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  1. #1
    Burrasca L'avatar di EnnioDiPrinzio
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    Predefinito Re: Clima mediterraneo: subtropicale o no?

    ora posto due immagini,salvate da google earth:
    la prima richiama decisamente i climi temperati(salvo la canna che spunta)avendo il bosco di latifoglie spoglianti,la seconda quelli del mediterraneo con pini e macchia mediterranea,le quote a livello strada sono di 56 m. per la prima e 98 m. la seconda(quelle che compaiono sulle immagini sono alterate dal fatto che si sposta il mouse in alto per salvare l'immagine).Come latitudine siamo a poco più del 42° parallelo.
    La prima è dalle mie parti (Lanciano)nel comune di Rocca San Giovanni,a ridosso della costa in Adriatico.
    La seconda è sull'Argentario nel Tirreno.
    Questo per significare che i microclimi sono assai diversi a seconda delle esposizioni sulle rive stesse del Mediterraneo,e non si può generalizzare neanche sul clima mediterraneo.

    -costa adriatica (prov. Chieti) 42°15 nord
    -
    rocca san giovanni.jpg


    -costa tirrenica (Argentario) 42° 23 nord
    -argentario.jpg

  2. #2
    Uragano
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    Predefinito Re: Clima mediterraneo: subtropicale o no?

    Quindi dire che Roma ha un clima subtropicale è giusto? Mi pare un poco una forzatura, mentre invece viene definito subtropicale il clima delle coste siciliane a volte

  3. #3
    Josh
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    Predefinito Re: Clima mediterraneo: subtropicale o no?

    Citazione Originariamente Scritto da Stefano De C. Visualizza Messaggio
    Quindi dire che Roma ha un clima subtropicale è giusto? Mi pare un poco una forzatura, mentre invece viene definito subtropicale il clima delle coste siciliane a volte
    Cmq Koppen non è il Vangelo,ci sono anche altre classificazioni eh!

  4. #4
    Burrasca L'avatar di EnnioDiPrinzio
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    Predefinito Re: Clima mediterraneo: subtropicale o no?

    Ho preso l'Argentario come esempio a parità di latitudine della mia zona,è comunque vegetazione mediterranea(incendiata o non incendiata);
    fino alla Liguria(che conosco molto bene,essendoci nato),sul Tirreno e sul mar Ligure,c'è sempre una fascia continua di vegetazione mediterranea:ad esempio sul mar Ligure ,che rappresenta il punto più a nord della costa tirrenico-ligure,nei pressi di Chiavari,sui costoni rocciosi prospicenti il mare che chiudono la città ad ovest(direzione Zoagli),c'è una macchia mediterranea completa di tutti i suoi elementi più canonici,con pini di aleppo,lecci,pini marittimi,macchia bassa di cespugli mediterranei nel sottobosco,ma con roverelle molto giovani in mezzo al sottobosco(come unico elemento meno mediterraneo),basta inoltrarsi nelle valli di pochissimi chilometri però,o salire di 300 m. su quel versante esposto a sud,o scendere sul versante opposto di quella costiera,che il bosco non è più mediterraneo ma pienamente caducifoglio anche a quote bassissime.
    Scendendo lungo il Tirreno,gli elementi mesofili restano sempre più all'interno,e la macchia mediterranea si arricchisce di nuovi elementi più termofili;il leccio nel sud non è più il primo livello che si incontra,ma si rifugia in quota,mentre le pendici più basse hanno una macchia più termofila.
    In ogni caso anche in pieno sud tirrenico,con esposizioni a nord,gli alberi a foglia caduca possono scendere a quote molto basse come ho notato sulla penisola sorrentina.
    Sull'Adriatico,è diverso:certo bisogna andare a vedere gli ultimi lembi spontanei di vegetazione,perchè il 90% del territorio è antropizzato e coltivato da secoli.
    In tal senso ci sono resti morfologici a "tavolato" composto di banchi di arenarie e ciotoli conglomerati dove il bosco originario si è conservato,, ad esempio sia dalle parti di San benedetto del Tronto,sia nella zona tra il Pescara ed il Sangro,che offrono parecchi spunti di indagine sulla vegetazione spontanea originaria della costa e delle basse colline(da 0 a 300 m):un esmpio nei pressi della costa di Lanciano;
    qui i fianchi dei valloni sono ripidi e perciò incoltivabili,mentre le superfici tabulari sono da tempo antropizzate e coltivate ad ulivi e viti(salvo rari boschetti di roverelle) i fianchi ripidi delle valli e le valli stesse(impraticabili) ospitano in successione dal basso:bosco igrofilo a pioppi e salici;bosco misto di quercie con ornielli,roverelle,carpinelle,cerri,aceri,sui pendii(con prevalenza di roverelle pure su quelli più sciutti) infine sui bordi strapiombanti di quei valloni si può trovare anche qualche leccio,perchè solo in quelle condizioni limite non è assediato dal bosco misto di quercie.
    In Adriatico esistono pure delle isole mediterranee,ma solo dove emergono rocce calcaree dalle argille:come ad esempio sul Conero dove c'è una vera e propria isola mediterranea completa circondata da colline argillose dove spadroneggiano le roveri in un contesto oramai mesofilo.
    La stessa cosa succede dalle mie parti dove emergono rocce calcaree a bassa quota nell'interno,(100-450 m.) esposte a sud,con millimetrica precisione rispetto al cambio di substrato,si passa dalle roverelle ai lecci,con quasi tutto il corredo di cespugli mediterranei.
    Scendendo verso sud,le prime vere organizzazioni mediterranee si trovano sulle dune costiere di Campomarino nei pressi di Termoli,lì inizia una fascia litoranea a cespugli bassi mediterranei con pini di aleppo e ginepri coccoloni all'inizio sottilissima poi via via più organizzata,e fa da preludio alla bella vegetazione mediterranea che si trova sulle coste garganiche.
    Tutto questo pistolotto,derivato dalle osservazioni dirette,era sintetizzato da quelle due immagini postate(con buona pace di chi dice che sull'Argentario la macchia è successiva agli incendi-e allora cosa cambia,il leccio è pianta mediterranea per eccellenza).
    Anche il paesaggio postato per l'adriatico,in un certo senso non è pienamente originario,visto che ci sono molte robinie pseudoacacia che si sono insediate al posto delle quercie(che in ogni caso su quelle zone sono molto diffuse e prevalenti nei boschi residui).
    Ultima modifica di EnnioDiPrinzio; 15/09/2013 alle 21:47

  5. #5
    Vento forte L'avatar di Daniele_Bianchino_rm
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    Predefinito Re: Clima mediterraneo: subtropicale o no?

    -la connessione clima-vegetazione è molto importante a mio avviso.
    Vi ricordo che nel bacino del Mediterraneo, su gran parte delle coste rocciose d' Italia (per lo meno in Sicilia, Sardegna, Calabria, Campania, Lazio, Toscana, Liguria e sulle coste di Tunisa, Algeria, Spagna ed alcune isole greche) è presente l'unica specie di palma autoctona del continente europeo, Chamaerops humilis, e questo non è un caso. Un altra speci dei palma, piu' grande, tipical del Mediterraneo Orientale (Creta, Turchia, Cipro) e' la Phoenix theophrasti. Ovviamente in gran parte del centro-sud e del sud abbiamo moltissimi giardini dove proliferano palme varie, yucche, ficus, cycas, banani, araucarie (come le bellissime Araucaria columnaris di Palermo tipiche di un' isola tropicaledel Pacifico), e pappagalli parrocchetti che volano in branchi in alcune ville d'Italia (adirittura riproducendosi). Questi ovviamente sono solo casi "alloctoni" di specie vegetali e animali che sono riusciti ad ambientarsi, ma anche il solo fatto che si sono riuscite ad ambientare la dice lunga sul nostro clima..
    Ultima modifica di Daniele_Bianchino_rm; 27/09/2013 alle 12:14
    .."Ma una parte di me ascoltava il silenzio di quel bosco,di tutti quegl'esseri nascosti,e pensavo..esiste anche questo intorno a noi,cio' che non verra' mai toccato,nè visto da tutti gli uomini comuni..solo da quelli che vivono davvero..

  6. #6
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    Predefinito Re: Clima mediterraneo: subtropicale o no?

    Citazione Originariamente Scritto da Daniele_roma Visualizza Messaggio
    -la connessione clima-vegetazione è molto importante a mio avviso.
    Vi ricordo che nel bacino del Mediterraneo, su gran parte delle coste rocciose d' Italia (per lo meno in Sicilia, Sardegna, Calabria, Campania, Lazio, Toscana, Liguria e sulle coste di Tunisa, Algeria, Spagna ed alcune isole greche) è presente l'unica specie di palma autoctona del continente europeo, Chamaerops humilis, e questo non è un caso. Un altra speci dei palma, piu' grande, tipical del Mediterraneo Orientale (Creta, Turchia, Cipro) e' la Phoenix theophrasti. Ovviamente in gran parte del centro-sud e del sud abbiamo moltissimi giardini dove proliferano palme varie, yucche, ficus, cycas, banani, araucarie (come le bellissime Araucaria columnaris di Palermo tipiche di un' isola tropicaledel Pacifico), e pappagalli parrocchetti che volano in branchi in alcune ville d'Italia (adirittura riproducendosi). Questi ovviamente sono solo casi "alloctoni" di specie vegetali e animali che sono riusciti ad ambientarsi, ma anche il solo fatto che si sono riuscite ad ambientare la dice lunga sul nostro clima..
    Mah, l'areale della Chamaerops humilis L. non comprende in realtà né le coste liguri né quelle toscane, ma risale a fatica il litorale tirrenico fino ai dintorni di Terracina, per poi smembrarsi in piccoli popolamenti che rientrano in una fascia di vegetazione quasi completamente extrazonale e che, divenendo sempre più isolati tra loro raggiungono, infine, la Toscana meridionale. Di queste popolazioni la più consistente è quella dell'Argentario, dove la cosiddetta "Palma di San Pietro" è localizzata ma relativamente abbondante sui versanti ovest e sud del promontorio mentre più a Nord abbiamo un paio di stazioni (costituite in tutto da una trentina di individui) nei pressi di Piombino e una micropopolazione ligure sul versante ovest del Monte di Portofino, segnalata nel 1986 da Francesco Orsino e da Silvia Oliveri (UniGE) e costituita, attualmente, da quattro-cinque esemplari, io francamente sulla naturalità di questa stazione ho qualche dubbio, visto che è una specie coltivatissima nei giardini ottocenteschi delle ville del Tigullio e del Golfo Paradiso e che a diffonderla, anche su distanze di parecchie centinaia di Km sono gli uccelli, che ne mangiano i frutti; sicuramente è più facile spiegare la presenza di questa specie come prodotto di una naturalizzazione da piante coltivate che come sopravvivenza di un antico popolamento naturale risalente al Grande optimum climatico post glaciale o addirittura come il relitto della flora tardo-terziaria... e poi c'è anche il rovescio della medaglia, ad esempio le coste liguri e in particolare le zone litoranee poste in prossimità delle foci dei torrenti nel tratto costiero tra Genova e Savona vedono la presenza, rara e localizzata a livello del mare, di specie tipiche della fascia delle faggete, come Aruncus dioicus (Walter) Fernald, Saxifraga rotundifolia L. Saxifraga cuneifolia L., Epilobium angustifolium L. o di relitti micotermi come Carex panicea L., mentre nelle zone collinari retrostanti, a 5-6 Km in linea d'aria dal mare troviamo specie boreali e montane come il mirtillo comune (Vaccinium myrtillus L.) o la betulla comune (Betula pendula L.) a soli 250-300 m di quota, ma questo non vuol dire che quelle zone abbiano un clima boreale o montano, ma solo che si tratta di stazioni extrazonali di specie relativamente più comuni sulle montagne vicine, magari al di sopra dei 700-900 m e che hanno alcune micropololazioni di rifugio anche in prossimità della fascia costiera, favorite ovviamente da particolari condizioni microclimatiche.

    L'argomento riguardante le specie esotiche naturalizzate ha senso fino a un certo punto, molte delle piante che citi sono state infatti acclimatate non solo lungo le coste italiane ma, nel caso delle yucche e di alcune specie sudamericane di Araucaria perfino in Centro Europa... poi sì, certo sono d'accordo, il clima mite di molte zone costiere italiane consente l'acclimatamento di specie tropicali dell'America, dell'Asia meridionale o dell'Oceania, peccato che molte di queste piante provengano ad esempio dalle cosiddette "tierras templadas" mesoamericane, ossia zone che, essendo poste in altitudine, hanno comunque selezionato specie relativamente resistenti al freddo e, in parecchi casi, anche a lievi gelate. Non è così difficile acclimatare un esemplare di Ficus magnolioides Desf. ex Pers a Palermo o a Messina visto che è diffuso allo stato naturale fino alle coste centro meridionali del Nuovo Galles del Sud il cui clima invernale non è molto diverso da quello del litorale tirrenico siciliano, magari potrà essere leggermente più complicato farlo cresce a Bordighera, ma anche lì può vivere indisturbato molti decenni, ma se si riesce a farlo vivere all'aperto a Portsmouth nell'Hampshire o in alcune località della Cornovaglia non vuol dire che quelle zone abbiano un clima subtropicale... ma solo che tra le specie sutropicali questo Ficus ha una discreta resistenza al freddo e lo stesso vale per il mango e per una o due specie del genere Bouganvillea, originarie della zona di confine tra Brasile, Paraguay e Argentina, dove d'inverno si possono registrate minime anche piuttosto basse per la latitudine. Di veri banani (Musa x paradisiaca L.) in Liguria o in Toscana non ne ho mai visti, se non coltivati in grandi vasi e riparati in inverno, so per certo che negli anni '90 un mio conoscente era riuscito a far trascorrere un paio di inverni consecutivi a un suo banano in pieno centro a Sanremo, ma la pianta era vissuta precariamente e infine era morta in seguito a una lieve gelata. Musa basjoo Siebold. & Zucch. invece è coltivata all'aperto anche in zone con inverni tutt'altro che miti e del resto essendo originaria del Giappone, dove è presente fino alle coste centro-settentrionali di Honshu non solo è bene adattata al freddo, ma pure al gelo e alla neve, per cui, lo ripeto, dipende da che si intende con acclimatamento di specie tropicali...

    Ciao
    Ultima modifica di galinsoga; 29/09/2013 alle 20:09

  7. #7
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    Predefinito Re: Clima mediterraneo: subtropicale o no?

    Citazione Originariamente Scritto da Daniele_roma Visualizza Messaggio
    -la connessione clima-vegetazione è molto importante a mio avviso.
    Non solo secondo il tuo avviso. La climatologia alle origini nasce proprio in seno a scienze ambientali tipo l'ecologia e la biologia vegetale. I primi climatologi furono geografi ed esploratori che studiavano la distribuzione in senso spaziale della vegetazione.
    [B]Lorenzo Smeraldi : [/B]le migliori idee sono sempre quelle che vengono realizzate

  8. #8
    Josh
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    Predefinito Re: Clima mediterraneo: subtropicale o no?

    Subtropicale o no,il clima mediterraneo in rapporto alla latitudine è un pò la croce dei freddofili.

  9. #9
    Uragano
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    Predefinito Re: Clima mediterraneo: subtropicale o no?

    Citazione Originariamente Scritto da John Visualizza Messaggio
    Subtropicale o no,il clima mediterraneo in rapporto alla latitudine è un pò la croce dei freddofili.
    Uhm, diciamo che se non si è freddofili estremisti, in certi posti non è così male, basta scegliere una quota collinare (adriatica più che tirrenica)

  10. #10
    Uragano L'avatar di Dream Designer
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    Predefinito Re: Clima mediterraneo: subtropicale o no?

    Citazione Originariamente Scritto da Stefano De C. Visualizza Messaggio
    Uhm, diciamo che se non si è freddofili estremisti, in certi posti non è così male, basta scegliere una quota collinare (adriatica più che tirrenica)
    ah, quindi il clima NORMALE Mittel Europeo è per temerari seguendo questo ragionamento ............... e poi il clima collinare Adriatico non c'entra nulla col clima Mediterraneo per antonomasia (parlo di città come Urbino, San Marino, Macerata, Chieti etc), è grazie al piffero che li le soddisfazioni le hai.

    e comunque non si sceglie dove si nasce, purtroppo


    NAPOLI, Febbraio 2018: IO C'ERO !!!
    Inizio rilevazioni Gennaio 2002, estremi: -3.6 (2014) +38.3 (2007)


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