MI "pregio" di citare un passo che remigio ben conosce.....
......il VPS è in potenziale rafforzamento/raffreddamento, che verrà interrotto/smorzato solo temporaneamente dal disturbo pacifico in grado di propagarsi alle alte quote (sintomo di un buon coupling)
Non appena il VPT cederà (fine mese-inizio dicembre) allora si aprirà la fase di totale decoupling e a questo punto, vista l’assenza totale di propoagazione verticale d’onda, nessuno potrà salvare il VPS dal decisivo/definitivo impulso da raffreddamento
ll VPS è in progressivo approfondimento, a fine Novembre avremo termiche a 10 hPa intorno ai -80°C con isoipse prefettamente concentriche.
La lieve flessione del NAM non deve trarre in inganno, da qui a fine mese riprenderà la salita fino a che si realizzerà un ESE intorno ai primi di dicembre.
Confermo che, upper, Canadian...ecc. warming o ESE cold, qualunque cosa essa sia, a livello troposferico dopo la prima fase dinamica di fine novembre-inizio dicembre, tiriamo dritti fino a fine gennaio (almeno terza decade)....."
Manco un mezzo minimo dubbio, certezze assolute.....mah....
La situazione mi puzza di " irruzione artico continentale " in terza decade
poi mat una domanda : in pratica potremmo assistere a un disaccoppiamento tra gli strati isobarici che compongono l'interna colonna del vps/vpt .. quindi se in media ed alta stratosfera il vps girerà più velocemente e andrà ad approfondirsi con temperatura a 10 hpa a circa -80 °, in bassa stratosfera e troposfera invece accadrà l'esatto opposto a causa dei disturbi legati alla wave 1 e soprattutto wave 2. Questo potrebbe generare i primi warming a causa degli attriti generati dalle masse fredde, e quindi l'idea di Guidi potrebbe trovare conferma.
Quanto detto, in maniera molto rozzapotrebbe avere una buona percentuale di riuscita ?
Domanda alla quale è assai difficile rispondere.
L'eventualità di disaccoppiamento strato/tropo alla quale ci siamo abituati non poco in questi ultimi inverni hanno spesso come presupposto quello di un'interposizione di strati antizonali che inibiscono il buon dialogo nella struttura del vortice a seguito di reiterati disturbi provenienti dalla tropo.
Non siamo attualmente in questo tipo di situazione quindi ritengo che, almeno al momento, si possa far affidamento su un buon coupling tropo/strato.
Rimango invece scettico su quanto da alcuni sostenuto come causa dell'attuale (temporanea) fase di ridimensionamento del NAM ovvero disturbi troposferici risalenti la strato evidenziati dalla riattivazione dei vettori dell'E-P flux.
Il calo del NAM è iniziato prima (anche se di poco) rispetto all'attivazione dei vettori di Eliassen - Palm (divergenti rispetto al polo) e i deboli disturbi hanno fatto non poca fatica a sfiorare da ultimo i 10 hpa peraltro fin grossomodo i 60/70°N.
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Questo è il motivo che mi fa dubitare circa la responsabilità degli attuali disturbi sulla discesa del NAM che, ripeto, attribuirei invece maggiormente alla risoluzione del moderato disturbo propagatesi come effetto di dinamiche precedenti.
Diverso discorso invece farei per il prosieguo ove i disturbi tropo si stanno sempre più evidenziando anche da una semplice analisi dei GM a medio-lungo termine e su questo c'è certamente maggiore convergenza circa i pericoli insiti in questo tipo di dinamica in presenza di un vps baricentrico rispetto il polo e cmq forte:
In tal senso mi sono peraltro espresso nella mia analisi stagionale dello scorso 17 ottobre:
"Eventi stratosferici di rilievo:possibile intenso raffreddamento stratosferico polare coinvolgente la troposfera a cominciare da dicembre per esito di ESE di tipo cold a ridosso della metà del mese di novembre. Possibile evento di tipo warm nel mese di febbraio con esiti più evidenti nella seconda metà del mese".
Anche se permane qualche dubbio nel merito della tipologia di disturbo o per dirla meglio nel tipo di sollecitazione che l'onda planetaria potrà subire a causa di una traiettoria al momento poco definibile in sede pacifica e ascrivibile allo scarso gradiente WPO/EPO non del tutto orientato verso un rischio CW.
Vedremo
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Matteo
Grazie matcomunque quest'anno il " ruolo " della QBO mi puzza parecchio ..
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anche in considerazione del recente risveglio del nostro astro, tutt'ora non sopito, con SSN elevato a fine ottobre e flusso medio-alto..se perdurasse per un pò potrebbe tornare utile ai fini di stemperare in qualche modo l'ESE cold in programma tra fine mese e i primi del prossimo..ma onestamente ignoro il lag temporale di un possibile forcing solare in questo frangente
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una domanda, l'ennesima....
Sto, da qualche giorno, tenendo d'cchio gli over 240 delle ENS di GEFS.
Lo sconquasso troposferico potrebbe essere tra il notevole e il "molto pesante".
Abbiamo parlato di decoupling, ma siamo sicuri che uno split troposferico non riesca a generare una dinamica di riscaldamento su tutta la colonna del VP???
Ribadisco non sono esperto, ma in dicembre uno split del VPT non è una robetta...proprio perchè avviene al top del raffreddamento invernale....![]()
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Roberto
Always looking at the sky....
CW con QBO west una rarità:
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Ultima modifica di Alessandro(Foiano); 15/11/2013 alle 11:05
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