Avrei davvero pochi dubbi ormai a proposito del consolidamento del disturbo strato/tropo risalente ad un'anomalìa termica manifestatasi in maniera molto evidente a 30 hpa ove, seppure per poco si era registrata una completa inversione dei venti zonali anche sotto i 65 N.
In questa fase stagionale non ha assolutamente più senso andare al di sopra (10 hpa) per la componente fotochimica ormai prevalente.
Quando si instaurano disturbi alle dinamiche zonali in questa fase della stagione, già deputata ad un rallentamento delle stesse, non mi sento proprio di escludere il fatto che i disturbi consolidati alle medie latitudini possano anche assumere caratteri di persistenza dai quali si potrebbe paradossalmente uscire attraverso una forte reazione di segno opposto, sempre a carattere meridiano.
Ma per ora c'è tempo
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Matteo
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