La BDC trasporta ozono , l'equilibrio energetico polo equatore viene regolato dalle rossby waves. A seconda della convezione equatoriale piu o meno intensa varia l'altezza delle tropopausa equatoriale e quindi si avrà una BDC piu o meno intensa, poi le onde planetarie fungono da nastro trasportatore.
P.S. Nella convezione equatoriale non scordiamoci anche della MJO.
Pure io devo studiare meglio. Ti dico , questo argomento mi interessa molto ma nn riesco a capirlo fino in fondo, e io finche nn capisco una cosa nn sono contento.ci sono molti paper in rete, ma sono tutti in inglese e nn è semplice capire, poi iniziano con formulone matematiche complesse e allora mi Inca di brutto e chiudo tutto.
![]()
![]()
Ad oggi - almeno credo - non esiste un parametro di misurazione della BDC.
Ci sono invece tutta una serie di dinamiche legate ad indici teleconnettivi che rendono bene l'idea della vitalità di questa importante dinamica di trasporto.
Solo per fare alcuni esempi, dal momento che stiamo parlando di un meccanismo di trasferimento tropico/equatoriale - poli, banalmente l'assenza di onde planetarie o di Rossby, un eccessivo waves number, una Madden Julian Oscillation con magnitudo molto debole o assente, un fattore Enso come in questo caso potenzialmente esplodentee che invece rimane a livello oceanico stemperandosi senza riuscire a realizzare il coupling oceano-atmosfera necessario alla sua realizzazione.... beh sono tutti segnali evidenti di una componente di trasferimento verticale / meridiano delle masse d'aria molto debole.
Del resto, nella fase in cui ci troviamo, dopo un evento come quello di metà aprile (sostanzialmente un FMW) che ha squassato la strato e poi la troposfera (con evidenti riflessi sulla stagione appena finita ) capitato nel momento in cui gli strascichi dello stesso hanno condizionato i mesi successivi, non appare strano che la Brewer Dobson Circulation possa essersi indebolita stante un fattore Qbo attuale che, pur nella graduale rinascita del vp, non incentiva ancora pienamente la rinascita di dinamiche verticali.
Concordo pienamente con Remigio quando parla della necessità di un'inversione di segno dell'indice per facilitare la ripartenza dell'attività delle onde planetarie.
Credo non manchi tuttavia moltissimo e nel contempo vivremo ancora in parte di.... rendita.![]()
Matteo
Ecco come se l'immagina Cloover:
"...la situazione attuale si sposa perfettamente con la correlazione
BDC strong --->POLAR VORTEX WEAK , anticipando quelle che sono le condizioni per un Inverno dinamico ,con waves pimpanti e soventemente stazionarie (Ondate di freddo e/o neve sull'Europa centro meridionale), rientrando nella casistica dibattuta poco sopra, con elevatissima correlazione (siamo probabilmente oltre il 90%)."
Ho riportato solo il riassunto finale scritto nel forum toscano.![]()
nulla di nuovo, casomai lo ricordiamo:
Analisi stratosfera 2013-2014
e ancora:
Analisi stratosfera 2013-2014
se osserviamo nel mese di ottobre (nell'intervallo 60/30 giorni dall'inizio dell'inverno) un heat flux sotto la media
allora è più probabile un VPS debole,ripeto è più probabile , quindi non vi fate "film",
non è detto che in un angolo del nord emisfero si risenta di un VPS debole, nè tantomeno quando il VPS è forte :
heat flux.png
Ultima modifica di Alessandro(Foiano); 08/09/2014 alle 11:33
Esatto "passaggio autunno -inverno" questo passo è da sottolineare con attenzione in quanto rappresenta i frequenti forcing dinamici novembrini che esordiscono i loro effetti in media strato verso i primi di dicembre e che, dopo un heat flux sottomedia nella fase precedente (mese di ottobre ed inizio novembre) normalmente sono predictors di un ESE cold.
vt45_75n_30_2013_merra (1).pdf
Matteo
Il pre-condizionamento di waugh e polvani 2004, però se non erro il lag (-60/-30gg) non corrisponde ad un mese preciso, ma al periodo antecedente ad un ESE(lag 0), che può verificarsi a dicembre, come febbraio marzo.
Quindi non credo corrisponda sempre ad ottobre il lag -60-30.
![]()
Segnalibri