Concordo sul valore didattico, e ne approfitto per ringraziare di nuovo Lorenzo, che ha anche spiegato che nel semestre freddo questo meccanismo è molto limitato. Aggiungo pure che il riscaldamento in oggetto è tutto sommato fittizio, in quanto in assenza di altri meccanismi (convezione, compressione adiabatica, o venti sinottici) non si ha nessun riscaldamento alla quota indicata se confrontiamo giorni consecutivi alla stessa ora. D'altra parte l'indizio di un meccanismo "fittizio" sta piuttosto che nel riscaldamento diurno nel raffreddamento notturno, in quanto l'aria è sostanzialmente esente da perdite di calore per effetto radiativo.
Consiglio di dare un'occhiata a questa pagina La pioggia segue l'aratro - Wikipedia
Parla di una teoria climatica oggi senza credito per cui se le Grandi Pianure fossero state coltivate la piovosità sarebbe aumentata.
In un certo senso si riallaccia ad alcune delle questioni di cui si parla in questo thread.
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Rete meteorologica Gargano
D'inverno e relativamente al riscaldamento è limitato, ma rispetto ad avvezioni fredde , in particolare quelle continentali /pellicolari, è estremamente importante il fattore "suolo"........suoli freddi e ghiacciati fino alle medie latitudini dell'europa orientale e balcanica, sicuramente favoriscono avvezioni fredde fin sulle medie latitudini, il contrario terreni non particolarmente freddi e ghiacciati....tant'è che il prof. CHOEN ci ha costruito la teoria del SAI legata allo snowcover euroasiatico e alla maggiore o minore forza del VP.
Si, e ripeto quanto detto prima. Urbanizzazione e vegetazione hanno un effetto locale sull incremento pluviometrico. Ad esempio un temporale trova il calore e l umido di una metropoli. Oppure in caso di hp se ha piovuto per giorni fa più umido che caldo. La questione del getto era semplice, viene rallentato e smorzato da aree molto calde.
http://golfodigaeta.altervista.org/
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Stazione meteo http://www.wunderground.com/weathers...p?ID=ILAZIOFO2
Marco non mi ricordo una cosa, ma sbaglio o la teoria del SAI è letteralmente andata a gambe all'aria l'anno scorso, quando gli araldi prevedevano sfracelli visto lo snowcover eccezionale euro-(ma soprattutto asiatico) in ottobre... che è poi risultato in uno degli inverni europei meno nevosi (alle basse quote) di sempre?
"You are not entitled to your opinion. You are entitled to your informed opinion. No one is entitled to be ignorant." (Harlan Ellison)
No, ricordi male vichingo: il SAI di ottobre fu molto contenuto anche se con uno snowcover discreto nel complesso..la teroia di Cohen però, prende in considerazione il SAI di ottobre ovvero lo lo Snowcover Advanced Index sotto il 50° N e non lo snowcover totale......la disquisizione lo scorso anno verteva sul fatto che invece in Settembre il SAI fu elevato, ma la correlazione di Cohen SAI/VP +/- forte riguarda il mese di Ottobre.
"L'umido di una metropoli" è un ossimoro pazzesco
Le metropoli sono delle isole aride allucinanti...non vedo perchè dovrebbe essere più umida un'accozzaglia di infrastrutture, asfalto, terra battuta, aree bonificate, edifici antropici e con 2 piante in croce, rispetto ad un'area naturale piena di vegetazione, boschi, corsi d'acqua, acquitrini, depressioni paludose ecc.
Ma roba da màt \fp\![]()
Bah...ma hai idea di quanto vapore acqueo sia emesso comunque da una metropoli? Il traffico veicolare ce l'hai presente? Fabbriche e industrie? Le aree urbane emettono calore e umidità oltre a varie porcherie utili a fungere da nuclei di condensazione. L'umidità non la avverti perchè il calore intenso fa subito evaporare tutto ciò che è emesso. La metropoli non è il deserto. Certo il bosco è più umido indiscutibilmente.
Un luogo per amplificare i temporali in zone temperate come le nostre perfetto secondo me è una metropoli che ha un golfo stretto marino a sudsudovest, e montagne verdi alle spalle...insomma tipo Napoli
Ultima modifica di Marco.Iannucci; 29/08/2014 alle 18:50
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Mah il fatto è che in una città come Milano, caratterizzata già di suo per una ventilazione relativamente scarsa, densamente popolata, ci sono moltissime stazioni pienamente urbane che mostrano tassi igrometrici costantemente più bassi delle aree circostanti..sulla cartina realtime del Centro Meteo Lombardo è evidentissimo in giornate estive soleggiate. Poi è da tempo discusso di come l'isola di calore possa "aiutare" fenomeni temporaleschi visto che già di suo potrebbe generare moti convettivi (le "bolle" surriscaldate dei bassi strati che aiuterebbero la formazione dei CB) ma qui mi sembra si stia parlando d'altro..
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