Continentale, per due motivi:

- quello continentale è un freddo sedimentato al suolo, pellicolare, e indubbiamente è molto più efficace di quello prettamente polare, che è freddo più che altro in quota, e viene rovesciato al suolo solo grazie alle precipitazioni
Ancora di più, ovviamente, se il gelo continentale arriva direttamente dal cuore dell'HP termico (il che è una circostanza rara, intendiamoci)

- spesso quando arriva qualcosa di "polare", è "contaminato" dalla presenza dell'oceano atlantico, che scalda notevolmente la massa d'aria fredda in arrivo.
O meglio, occorre fare una distinzione...se si tratta di freddo polare-continentale, ovvero una massa d'aria che parte dall'Artide e passa sul continente raffreddandosi anche al suolo, gli effetti possono risultare simili a quelli di una massa d'aria continentale pura, ma se si tratta di un'irruzione polare-marittima, difficilmente arriva il freddo serio...soprattutto se poi questa entra da nord, impattando sulle Alpi e scaldandosi ulteriormente per compressione adiabatica (favonizzazione)

La circostanza migliore per avere condizioni di gelo estremo in Pianura Padana?
- Orso forte
- Weijkoff alto, ossia congiunzione tra un HP dinamico atlantico e l'HP termico, con innesco di una feroce retrogressione continentale-siberiana
- presenza di neve al suolo che esalta le inversioni termiche (altro elemento fondamentale)


In estrema sintesi:
a parità di isoterme, fa molto più freddo se l'aria è continentalizzata e se il suolo è coperto di neve