Dio c'è ...
complessivamente gli Europei rimangono favorevoli ad una reiterazione del freddo con un nuovo nucleo in discesa da Nord, per ora al modello Americano non convince questa idea
GFS06 confermano grossomodo la dinamica a 0-144 ore con l ingresso occidentale del nucleo Artico, preannunciato da un momentaneo richiamo mite al Sud a metà settimana e successico, inevitabile raffreddamento con nevicate a quote basse sull Appennino
Non dimentichiamoci che comunque le successive 72-96 ore saranno caratterizzate da un contesto pienamente Invernale da Nord a Sud
Per GFS06 nel lungo hp a manetta...![]()
GFS h06 deriva ad ovest senza ritegno , ma strano che il deterministico sia sempre al limite della media ENS...
max +42°c 14/8/03 / min -13°c 7/2/91- T a n o G. -Castelferretti , frazione a circa 5 km a s/o di Falconara Marittima (AN)
Lo scenario post 144 ore che vedrebbe chiusura spagnola non lo condivido. Secondo me dopo comunque la discreta fase invernale fino a metà settimana prossima ( attenzione perchè si vedrebbe bella neve al Centronord a quote interessanti tra martedì e mercoledì se si indovina la giusta barica...) potrà avere inizio una discreta meridianità... Sto finale Spagnolo, addirittura con cut-off come vede GFS06, è del tutto sballato a mio avviso.. Le dinamiche vanno in tutt'altra direzione. Cestinerà questo run GFS, almeno per quel che vede dopo le 144 ore.
Poi va detto un'altra cosa. Da non sottovalutare le nevicate di stasera su Centronord Appennino a quote collinari.. Stiamo volgendo lo sguardo a 3-4 giorni quando le stesse dinamiche le abbiamo a poche ore.... Fase interessante per fioccate appenniniche non trascurabili e a quote collinari dalle prossime ore e spesso anche nei prossimi giorni, fino a martedì.. Poi vediamo il malloppo successivo chi premierà......
Dio c'è ...
Richiamo mite solo al sud?
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Curioso di vedere come va, evidentemente c'è una parte di nord che è meno nord rispetto a quella che vede bella neve...
Diffido sempre del freddo da ovest, non sono configurazioni produttive per Roma che ha bisogno invece di una corposa avvezione di aria gelida continentale. Il febbraio 2010 è una clamorosa eccezione dovuta ad una "palla" gelida che fece un giro largo prima d'investire il Lazio portando la neve a Roma con una temperatura di partenza di +6°.
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