Una mia constatazione circa il "cambio" di coltivazioni negli ultimi 100 anni.-
Da decenni vado in vacanza in Val di Fassa e frequento anche le altre valli attorno al Gruppo Sella.-
Mi son sempre chiesto del perchè sui declivi inferiori delle valli, i terreni sono disposti a piani paralleli al fondo valle.
Pianetti di una larghezza di poche decine di metri, ma lunghi due o trecento metri. Per il foraggio, che oggi è l'unica coltivazione esistente sopra gli 800/900 mt, non serve, e non serviva fare questi grandi "scaloni".-
Qualche lustro fa chiesi ad una persona molto anziana della Val di Fassa a Ronc di Pera, il motivo di tale terrazzamento "artificiale".
Lei mi disse che nei primi anni del 900 le coltivazioni fino ai 1600/1700 mt erano prevalentemente di cereali: segale,
orzo, ecc.... I terreni erano dissodati con aratri trainati dai cavalli con solchi paralleli alla valle. Con i secoli, l'iniziare sempre a monte con il primo solco, si sono formate queste lunghe terrazze.-
Dagli anni 20 e 30 del secolo scorso l'approvvigionamento dei cereali dalle pianure fu conveniente con il modernizzarsi dei mezzi di trasporto. Ora il foraggio per le mucche, o le pecore , è la coltivazione che rende di più.
Questo cambiamento di coltivazione non è dovuto assolutamente alla variazione del clima.-
Giorgio
![]()
Amante della Natura:Monti,meteo,mare,una piccola margherita.....
Non posso che dir grazie a tanto Artefice!
Esempio assolutamente calzante. Aggiungo solo che il costo, in termini di lavoro, per ottenere un quintale di orzo, in quelle condizioni, doveva essere veramente esorbitante se già 100 anni fa, agli albori dell'introduzione del motore a scoppio, era più conveniente importarlo dalle pianure. Non parliamo ora, con le strade che arrivano anche in cima alle montagne....
Maurizio
Rome, Italy
41:53:22N, 12:29:53E
ragazzi, io vorrei sapere una cosa:
siamo al 12 dicembre ma possiamo già anche dire al 15 e non c'è neve sulle Alpi fino a 3000 metri sulla stragrande maggioranza dei settori dalla Provenza alla Carinzia, rendendo la situazione del tutto simile a ciò che si avrebbe in agosto.
Ora, sapreste dirmi se è mai successa una cosa del genere? se ha dei precedenti storici? .. o siano in una fase inesplorata?
E' già successo eccome, e neanche troppo tempo fa.
Il trittico dell'orrore di fine anni Ottanta (inverni 1987/1988, 1988/1989 e 1989/1990) videro situazioni sostanzialmente analoghe: presenza di HP per tutto l'inverno e grande siccità.
Il 1989/1990, in particolare, fu probabilmente uno dei peggiori inverni a memoria d'uomo.
[Come i dati prendo per comodità la stazione Arpa di Acceglio (CN), nelle Cozie meridionali, ad un'altitudine di 1610m.]
Già l'autunno del 1989 fu secchissimo, con 38mm a settembre, appena 15mm ad ottobre con quota neve sicuramente oltre i 2000metri. A novembre, il giorno 4, un debole sistema portò 13mm con quota neve sui 2100/2300m, e poco dopo la metà del mese un impulso di aria più fresca fece scendere un po' le temperature portando, tra il 20 e il 26 del mese, deboli sfiocchettate (per 13mm) intorno ai 1500m. In seguito l'alta pressione si ancorò sull'Europa Centro-settentrionale, con massimi sempre tra Germania, Danimarca e Isole Britanniche, garantendo temperature relativamente fresche ma tempo secco. Intorno al 9-10 del mese una discesa fredda colpì il Centro-Sud, portando da noi solo un calo termico e poco dopo, dal 13 dicembre, si ebbe la grande beffa. Una Lp atlantica che si andò a piazzare nei pressi delle Isole Britanniche ci sparò addosso una libecciata bollente con la +10, che portò sì precipitazioni, ma con una quota neve iniziale grottesca. Il 15 dicembre c'erano +11° a 1600 metri, e nei giorni di maggiori precipitazioni (60mm tra il 17 e il 19) c'erano comunque +4° a 1600metri, con massime giornaliere che andavano tranquille sui +8°; all'inizio nevicò sui 2200-2500 metri, poi la quota neve scese. Passata la sfuriata calda, dicembre si concluse in modo inutile, con alta pressione e tempo stabile.
Al 1° gennaio, i pochi nivometri attivi all'epoca registravano le seguenti altezze di neve al suolo.
Limone Piemonte- Limonetto (1300m.): 0cm
Entracque-Lago Chiotas (1970m.): 0cm
Vinadio-Riofreddo (1200m.): 0cm
Pontechianale-Castello (1575m.): 0cm
Pragelato-Traverses (1500m.): 6cm
Bardonecchia-Rochemolles (1950m.): 20cm
Usseglio (1260m.): 0cm
Usseglio-Malciaussia (1815m.): 3cm
Locana-Lago Eugio (1900m.): 4cm
Locana-Lago Telessio (1940m.): 12cm
Locana-Lago Valsoera (2412m.): 22cm
Ceresole Reale-Lago Serrù (2283m.): 35cm
Alagna Valsesia (1180m.): 0cm
Antrona-Lago Camposecco (2325m.): 53cm
Formazza-Ponte (1300m.): 10cm
Formazza-Lago Vannino (2177m.): 87cm
Formazza-Toggia (2165m.): 82cm
Formazza-Sabbione (2470m.): 105cm
Come vediamo, solo l'Alto Piemonte era riuscito a fare "scorta" della libecciata di novembre e delle nevicate autunnali ad alta quota, mentre pressoché ovunque al di sotto dei 1800 metri non c'era nulla.
Tutto gennaio trascorse nell'anonimato dell'alta pressione, con un'unica blanda saccatura che portò circa 10cm di neve oltre i 1300-1400 metri.
Febbraio iniziò con una piallata zonale e l'ennesima rimonta altopressoria su di noi. Tra l'11 e il 13 il temporaneo abbassamento del flusso zonale consentì il passaggio di una veloce perturbazione, sparata da spinte correnti occidentali che portò modeste nevicate da sfondamento (20cm a 1500metri) con quota neve dapprima intorno ai 1000, poi in rapido aumento oltre i 2000metri con l'avanzare del flusso caldo. Come transitò il fronte arrivò lei: la gran sfonazzata. Si toccarono i +15° a 1600 metri e +25° a 600 metri. In seguito, ancora una volta, l'HP prendeva posizione su di noi.
La situazione si sbloccò a metà marzo, con il ritorno dell'Atlantico.
Riguardo la neve, Cuneo città registra 20cm totali in quell'inverno, anche se sinceramente non so quando sono caduti... se qualcuno avesse delle delucidazioni da darmi sarebbe ottimo..
Lou soulei nais per tuchi
L'inverno 1987-88 non fu particolarmente anticiclonico...ebbe diversi passaggi perturbati, ma sempre in un contesto mite. In particolare fu piovoso dicembre 1987 (e già lo era stato novembre)
In pianura arrivò poca neve perché, per una questione di sfiga configurativa, non entrava mai freddo (qui fece solo due spruzzatine il 25 gennaio e il 2 febbraio)
I veri inverni del non plus ultra dell'HP furono i due successivi, 1989 e 1990. Anticiclonici, estremamente secchi, ma in un contesto più freddo rispetto all'attuale, ovviamente
Lou soulei nais per tuchi
Il 1987-1988 fu quasi peggio del 2013-14 come assenza di freddo. Non so in giro ma qui da me ad esempio un totale di 6 minime negative in tutto l'inverno...di cui 4 concentrate nella seconda decade di Dicembre.Il tutto dopo che si veniva da un quadriennio di inverni freddi e nevosissimi per gran parte del centro-nord Italia. Mi sarebbe piaciuto vedere se c'erano i forum a fine anni '80 a che livello di isteria collettiva si arrivava, penso che un trittico come quello 1987-90 dopo i 4 inverni seguiti sia pure peggio di quello che stiamo vivendo ora come impatto
![]()
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
Come impatto sarebbe certamente stato devastante...io mi chiedo ora che inverni vivremmo se arrivasse un nuovo trittico di fine '80, ma con questi livelli di GW. Forse avremmo anomalie a +4/+5 dalla media per 3 inverni di fila
Anche se, c'è da dire che nel 2013-14 abbiamo vissuto un 1987-88 più piovoso e l'anno scorso un 1988-89 a livello di circolazione, ma con episodi perturbati sparsi ma molto intensi che hanno mantenuto alta la piovosità (molta più neve, anche)...quest'anno cosa dici che vivremo? Un 1989-90 ma con la differenza che....fai tu![]()
io li ho vissuti nel 1988 avevo 28 anni, 88/89 fu micidiale, in pianura gran nebbia come ora e qui in pedemontana primavera perenne, sole sole sole, ne una goccia ne un fiocco di neve, l' inverno 89/90 fu addirittura peggio, x 100 giorni non una precipitazione![]()
-16,1 il 6 e il 14/02/2012 +41,1 il 04/08/2017
www.meteosystem.com/stazioni/savignanosulpanaro/
Non ricordo di preciso, ma mi pare che in Emilia ci furono delle nevicate a novembre 1989, gennaio 1990 e marzo 1990...se non erro.
Diciamo che il mito dei "tre inverni senza neve" è nato solo nei paesi attorno all'isola di calore milanese dove effettivamente non nevicò o comunque, le poche volte che nevicava, non attaccava...ma altrove le nevicate, anche se molto sporadiche e modeste, ci furono un po' ovunque.
Milano è un po' un caso a parte, perché a volte, quando nevica bagnato, fa accumuli anche di 5-10 cm fuori dall'area metropolitana, mentre dentro non attacca.
Un inverno veramente senza neve sulla quasi totalità del territorio (salvo un paio di episodi minimi a gennaio e a marzo nel 10-15% del territorio) è stato il 2006-07![]()
Segnalibri