mi fai un esempio di rivendicazione? Penso che una previsione mostri la probabilità di descrivere in media una dinamica atmosferica. Inoltre credo che in media una dinamica atmosferica venga verificata con una reanalisi a fine stagione in questo caso.
Per esempio in meteorologia non esiste una definizione di "discreto inverno" e di "buon episodio".
1985-1986
1998-1999
2002-2003
2004-2005
2010-2011
2011-2012
Questi sono solo i primi che mi vengono in mente ma di inverni partiti male e poi svoltati nettamente a cavallo della metà stagione ce ne sono diversi, così come anche di inverni contrari, cioè partiti bene e poi peggiorati nettamente nella seconda metà stagionale, vedi 2010-11.
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
Ebbene sì: anche in questo scempio climatico, ci sta provando
Ecco a voi un piccolo orsacchiotto sulla Siberia orientale...fategli ciao ciao, perchè sarà sterminato da fine novembre con l'approfondimento del VP e le correnti occidentali forsennate
Ma al momento è un bel vedere.....tenero...povero
che pena che mi fa
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Alcuni aspetti contestuali portano a riflettere.
Sono circa 3 anni che, in avanzato periodo autunnale, assistiamo ad un'enorme facilità da parte delle fasce tropicali, nel portare valori di geopotenziale verso le medie latitudini davvero anomali.
L'anomalìa non sta tanto nel fatto che tali situazioni possano verificarsi ma nella loro ricorrenza anche in condizioni di pattern diversi come quello che sta contraddistinguendo il mese in corso rispetto a quelli dei 2 anni precedenti.
Sembra ormai quasi inevitabile dover notare come valori estivi come 590 dam tendano infatti a ripetersi non solo in presenza di importanti forcings dinamici, come ad esempio negli anni in cui le spinte meridiane erano di fatto costantemente impostate ma anche ora in cui hanno prevalso correnti zonali contestualmente ad un vortice polare in discreta forma.
E' chiaro che un Nino strong di questa portata, che non è lontano dal superare per intensità quello del 97/98, sia per le fasce tropicali un vero e proprio doping soprattutto laddove il fatto di aver ricreato un gradiente termico polo/tropici è alla base dell'indebolimento delle dinamiche di trasferimento sud/nord e viceversa delle masse d'aria.
E' ben visibile tutto questo dal consistente riscaldamento che dall'equatore ricade proprio sulle regioni subtropicali a motivo della debole verticalizzazione dei flussi di calore.
Tutto questo è collegabile al rischio di una resilienza difficile da rimuovere se non in presenza di una forte attività d'onda.
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Matteo
Stephen Belcher del metoffice ha recentemente detto, o forse dovrei dire ribadito visto che non e' l'unico da cui l'ho sentito, che il nino ha degli effetti climatici trascurabili in Europa e che interessa molto di piu' USA e (ovviamente) pacifico. Se dici che il rigonfiamento delle fasce tropicali e' in grado di influenzare il clima europeo al punto di adesso (tutta l'Europa continentale praticamente) allora quello che dice lui non e' vero?
Io ho concluso che l'interesse minore europeo fosse per lo piu' (ma non solo) una questione di latitudine elevata rispetto alle altre zone che ha preso come esempio.
Quanto di questo HP, che non e' una novita' assoluta in novembre, secondo te e' da attribuire al nino? D'accordo che ne e' una concausa, visto che l'atmosfera e' comunque un'entita' unica (battito d'ali...) ma in che misura?
"You are not entitled to your opinion. You are entitled to your informed opinion. No one is entitled to be ignorant." (Harlan Ellison)
La correlazione è effettivamente molto bassa.
Il mio discorso voleva andare oltre alla capacità teleconnettiva oltre oceano del fattore Enso nell'imporre forzanti locali quanto piuttosto nell'evidenziare quelle che non possono ormai non definirsi anomalìe ricorrenti.
La linea mediana, se così vogliamo definirla, di avanzamento della Cella di Hadley è difficilmente qualificabile e quantificabile quando, in un contesto quale quello atlantico ed Europeo, tendono a prevalere scambi meridiani.
Questi ultimi, decisamente ricorrenti negli anni recenti, sono stati a motivo di un progressivo indebolimento del delta di gradiente termico polo/equatore per cui la componente di trasferimento verticale delle masse d'aria è stata agevolata da un vortice polare mediamente debole e da una B&D intensa.
Il fattore Enso opera si, come impatto diretto laddove hai descritto, tuttavia a livello globale mette in gioco fattori molto complessi tra cui un repentino riscaldamento delle fasce tropicali del maggior contenitore di calore della Terra.
L'incremento pertanto repentino di gradiente (che verificheremo a breve nei grafici) non può non avere un impatto in termini sia di riscaldamento della troposfera sia della stratosfera tropico equatoriale (anche per a causa delle debole migrazione delle molecole di Ozono verso i poli)
Il verosimile primo impatto può essere riscontrato da una maggior chiusura e compattezza del vortice polare a ragione degli incrementi delle velocità zonali.
Vero il fatto che ad un evento di Nino, soprattutto se strong, viene collegato un incremento di intensità della corrente a getto subtropicale non solo in area pacifica ma anche atlantica in uscita dalle medie latitudini della E.coast:
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Per non farla troppo lunga, se la corrente a getto forte tende a spianare e quindi ad accumulare maggior calore verso l'Europa, rischi di avere a ridosso del continente un cospicuo incremento di geopotenziali senza peraltro sollecitare neppure troppo un riflesso d'onda.
I valori che, in questo contesto, stanno interessando le medie latitudini, sono davvero abnormi.
Indi, delle 2 l'una, o vogliamo ammettere che in tutti i casi la situazione è fuori controllo, oppure dobbiamo considerare questo, effetto benché non certamente esclusivo del fattore enso.
Tutto questo fermo restando che l'Enso è ben più di una forzante teleconnettiva ma un vero regolatore climatico come ben dimostrato dal precedente evento very strong del 97/98.
~
Matteo
Ogni anno la stessa storia...non riescono a fare un articolo decente...un conto è un affondo Siberiano,un conto è la media trimestrale...parlare di Inverno Siberiano è un abominio....cosi come dire Inverno mite...anche il 2011/2012 fu un inverno mite con un super episodio freddo...non si riesce ad uscire dalla logica urlata,in tutti i settori della società è cosi.
Internet e soprattutto i social hanno amplificato questa logica purtroppo;a questo punto inizio a sperare in una tempesta solare come si deve,che metta fuori gioco le telecomunicazioni![]()
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