Rispondo a Giasse59
Verissimo quanto dici sul levante, ma tutta la Liguria, è soggetta a macaia, assolutamente.
E' frequente su tutti i settori, il mio distinguo era sulle giornate numericamente più macaiose sul settore centrale (del medio ponente nella fattispecie), rispetto alle altre zone, che comunque sono soggette a questo tipo di fenomeni, che risulta ovunque frequente.
Il motivo in realtà è piuttosto semplice, il SE al suolo è più frequente del Sw, , mentre quest'ultimo è più frequente alle quote medie (fondamentale per far piovere sulla Liguria che ci sia un SW, od un SSW od un SE, mentre con il WSW od un SW un pò occidentalizzato piove solo dal promontorio di Portofino verso est, diciamo la classica "sbilencata", ma questo è un altro discorso)
Prendiamo ad esempio il classico minimo orografico sul Ligure, che si forma al suolo alla minima curvatura ciclonica, tende a portare il classico moto eolico antiorario rispetto al golfo, che va ad intensificarsi quando risale impattando su Genovesato e Savonese con il SE. E' vero anche che il flusso nella stessa situazione risale parzialmente il tirreno, prendendo anche lo spezino con un regime eolico da SW in rotazione a SE (seguendo l'arco Ligure) , mentre abbiamo un NE di ritorno su estremo ponente, che spezza la risalita umida nei primissimi livelli, ovviamente poi ci sono casi e casi.
Tuttavia nella fase di formazione del minimo prevale il SE, e la macaia si forma prima sul settore centrale, e solo a minimo centrato si manifesta sul levante.
A volte il minimo è puramente orografico, ed allora si ha più maccaia al centro piuttosto che nei lati, altre volte è più profondo e strutturato e la macaia è più diffusa. Infatti di fronte a minimi instabili la macaia è estesa, ma quando sono relativi, il settore centrale vede una nuvolosità più fitta. Anche il diradamento parziale della nuvolosità in giornata parte sempre dagli estremi regionali, mentre fatica di più sul settore centrale. Le situazioni poi sono molteplici e variano di volta in volta (ad esempio prima di una sbilencata, con WSW, la macaia si spinge solo sul levante)
Diciamo che sul settore centrale basta veramente poco, anche per una questione orografica, a far comparire la maccaia, ne consegue che in questo lembo regionale questo tipo di fenomeno si presenta nell'arco di un anno per un maggior numero di ore rispetto alle altre zone, dove comunque è frequente.
Appena riesco rispondo a Devil!
Grazie..attendo
P.s.
Dato che sei molto esperto posso chiederti se esiste un archivio pubblico (in cui ci sia il Febbraio 2012 possibilmente) delle temperature minime di tutta la zona costiere Ligure...un archivio serio, non come quello di alcuni siti Meteo che te le forniscono ma la stessa temperatura copre 40 km di costa...
Thanks again![]()
Dai uno sguardo alla rete Limet e i vari storici.
Sulla reperibilità degli archivi non ne so molto, ma Galinsoga forse può indirizzarti meglio sulla reperibilità.
Allora la zona centrale di Loano, Alassio e Laigueglia sono alla stregua di Bordighera e Ospedaletti..
Io percorro da anni l'Aurelia in inverno in quelle zone e posso garantire che vi è un microclima straordinario nulla a che vedere con la Riviera di Levante.. infatti anche se la zona delle Cinque Terre così come Nervi o pegli hanno minime abbastanza alte sono comunque molto più umide e piovose.. per intenderci 2 volte su 3 quando a Nervi è nuvoloso ad Alassio c'è il sole
Discorso complesso quella della convergenza, provo a sintetizzare qualcosa, ma il discorso è veramente complesso, è articolato, ne parlo da anni con i miei amici meteo appassionati Liguri, osservando ogni peggioramento ed ogni dinamica (vero mat69... :-) ), e restringere le situazioni o classificarle non è per nulla semplice.
Partiamo da un presupposto. Il territorio Ligure è si fragile, per via di un abuso edilizio creatosi negli anni., problema simile ad altri territori tra l'altro. Tuttavia c'è da rimarcare un fattore molto importante. Tutti gli alluvioni devastanti sono stati causati dall'esondazione dei fiumi. Secondo il mio parere, Genova (che conosco bene), ha una buona capacità di assorbimento dell acqua fine a se stessa, il problema sono i fiumi, unito alla loro canalizzazione, anche se non esondano tanto facilmente. Quando questi non fuoriescono, bene o male, a parte i soliti allagamenti, indotti dal cemento, il territorio regge.
Discorso un pò diverso per le frane, che in particolare colpiscono le vallate interne (fontanabuona, dietro lavagna, c'è sempre qualche strada chiusa, passo della forcella, nonchè quello della scoglina, sono soggette a frane e spesso ci sono tratti chiusi, o comunque a traffico alternato).
Quantitativi di acqua anche elevati, non causano giocoforza un alluvione, se no saremo costantemente sotto rischio idrologico. La soglia dei 100 mm, la città riesce a tenerli bene, a volte anche accumuli ben superiori, di 150/200 mm. sono piogge significative per una città, gli stessi quantitativi di acqua in altre zone molto abitate farebbero disastri immani. Non è infatti raro, anzi tutt'altro, veder valicare le soglie dei 100 / 150 mm non causare danni (intendo dire seri).
L'alluvione del 2011 portò in dote qualcosa come circa 600 mm 4 ore
L'alluvione di Sestri del 2010 500 e oltre millimetri in meno di 6 ore.
I dati dell'anno scorso anche furono molto elevati, 3000 millimetri annui in alcune zone del centro città, e localmente 4000 sui rilievi (cabanne e limitrofe), con oltre 1000 mm cumulati in poco più di 30 giorni in alcuni quartieri del capoluogo (ma dovrei controllare bene i dati che a memoria non conosco tutti). L'esondazione del bisagno e del fereggianno avvenne con 250 mm in due ore, arrivati dopo giorni di pioggia, c'è da dire che due giorni dopo replico con 200 mm e non Esondarono. Quanto sopra per aver un primo ampio (molto) impatto.
L'orografia Ligure con la giusta sinottica è in grado di produrre quantitativi veramente elevati di pioggia, anche i semplici temporali notturni di fine estate, a stampo marittimo, oppure a stampo misto terrestre/marittimo (come il temporale del Varenna), riescono a tirar giu in poco tempo 50-60-70 mm di pioggia in poco tempo come se nulla fosse.
Detto questo, ritornando alla convergenza, penso che la principale e più pericolosa per Genova è quella che vede interagire in nord in uscita dal settore centrale per scarto termico/barico, con il sud est in risalita sul golfo. Situazioni solitamente da prefrontale, (e quasi mai frontali, in quanto evolvono) con il blocco ad E e saccatura fissa a W. Masse d'aria diverse con convergenza al suolo, solitamente con shear verticale e quindi SSW in quota, accompagnato quindi da una risalita calda sciroccale nei bassi strati che porta su tutti i valori termodinamici (umidità cape ecc che interagiscono con l'energia del mare caldo, e si scontrano con la massa più fresca da nord). Solitamente in questi casi se la convergenza è statica, l'autorigenerante si forma davanti a Genova, e il suo cono bascula leggermente da W-E ma con la testa sempre più o meno fissa che registra il fondo scala nella riflettività dei radar. E' interessante vedere la basculata del cono precipitativo come si spinge ad ovest e torna indietro a seconda della spinta dello scirocco. L'orografia poi fa si che i flussi impattano maggiormente sulla Valbisagno e la valle del Fereggiano, ovvero dove tali valli amplificano i fenomeni.
Ho visto tale convergenza per ore e ore di seguito l'anno scorso, con genesi sempre nello stesso posto. Sono situazioni assolutamente esplosive, ed ovviamente ristrette nel periodo tra Settembre e Novembre. perché al di là della convergenza si deve aver il giusto potenziale (incipit di base). Poi viene a mancare un pò l'energia, sia come risalita calda, che valori energetici forniti dal mare, fattori fondamentali per aver esplosività.
Conta che a volte si ha uno scirocco più corto, con decentramento quindi a levante, ed interazione con i rilievi del Tigulio, e piogge intensi e persistenti sul medio levante.
Un altra convergenza pericolosa è quella del SE con il SW, anche se questa solitamente tende successivamente ad evolvere, quando il SW ha la meglio e spazza via il SE, con avanzamento frontale. SI hanno solitamente una prima fase di blocco che successivamente però evolve. Situazione molto frequente (anche tra oggi e domani ad esempio andrà così, anche senza particolare stazionarietà). Solitamente si hanno rovesci prima sul settore centrale, anche intensi, poi con l'ingresso del SW i groppi si spostano e vanno a prediligere in un secondo tempo il levante, colpendo Tigullio e Spezino.
Fondamentale, in tutte le situazioni, è la genesi. I temporali più violenti infatti si creano sul posto, si formano sul golfo, e quasi mai arrivano da ovest. Quelli che arrivano da ovest viaggiano e scorrono, a volte si indeboliscono (a dire il vero il più delle volte), o prendono vigore, possono esser violenti, ma non sono confrontabili con quelli che si formano sulla linea di costa (che poi possono esser anche stazionari). Motivo per la quale i problemi li causa una situazione prefrontale, e quasi mai frontale.
Per il levante la situazione cambia, Il promontorio (quello di Portofino), interagisce molto bene con il SW. Ci sono situazione che noi chiamiamo "sbilenche", ovvero quando il SW tende ad occidentalizzarsi (WSW). Solitamente in queste situazioni abbiamo pioggia ad W dell'Imperiese, asciutto ad E, con ombra pluviometrica sino a Genova (solitamente Sampierdarenna), sgocciolate da Genova sino a Nervi/Recco, piogge ad Est del promontorio. Se la "sbilencata" è molto occidentale, prende praticamente solo lo Spezino, bypassando anche parte del settore centro orientale. Questo per una questione prettamente orografica che interagisce con le correnti.
Tutte le situazioni sono comunque diverse, credo che a livello nazionale La Liguria sia una delle regioni più difficili da prevedere, ci sono troppe diversità, sia per la sua forma ad arco, sia per la presenza di rilievi alle spalle molto diversa, sia per l'interazione del mare! Ormai da anni osservo le situazioni, e ci sono tantissimi microclimi in zone molto ristrette che la rendono molto particolare sotto il profilo climatico, al di là di quanto pensa la gente comune.
Mi scuso per il lungo minestrone, ma classificare e standardizzare le situazioni non è purtroppo possibile.![]()
Questo perché, anche in presenza di minimo relativo, le zone del ponente Ligure, sono soggette a un nord est di ritorno che spezza il flusso umido. La zona imperiese e in parte il Savonese di levante, sono le più soleggiate, ed ovviamente secche e miti. Anche in presenza di SW non particolarmente depressionario si ha parziale protezione.
Ad esempio con fronte a fronti da nord ovest, o da ovest, con poca curvatura ciclonica, parte del ponente è riparato(ci sono le alpi marittime), e ci sono meno precipitazioni, e meno nuvolosità.
Il peggioramento tra oggi domani, vedrà acnh'esso un coinvolgimento minore di queste zone.
E' piuttosto una prassi, mentre va meglio con gli sconfinamento dei temporali terrestri estivi, avendo le Alpi marittime a due passi.
Che differenza di minime hai tra Pontedassio e zone costiere?
Tra Pontedassio e la costa ci sono 3/3,5 gradi di differenza nelle minime e molto dipende dalla ventilazione, se presente..è una zona di fondovalle a pochi km dal mare, logicamente più ci si allonatna e l'inversione aumenta.
un po' più alto lo scarto con la zona di Ospedaletti e Sanremo, mentre scende per il litorale tra Albenga e Savona
L'opinione che mi sono fatto da veneto (anche noi usi ad una storia di acqua ed alluvioni) a Genova, è sia positiva che negativa su questi punti.
Positiva nella parte in cui, come dici anche tu, Genova riesce comunque a gestire bene quantitativi importanti di pioggia. Il che non è affatto scontato, vedere anche il recente disastro in Costa Azzurra (con quegli accumuli, a Genova non sarebbe successo praticamente nulla).
Tuttavia, a mio parere esistono 3 punti di negatività, anche forte, e di questi si deve dare la colpa a generazioni di amministratori e costruttori genovesi (spesso pubblici!)
1) Gestione più legata alla fortuna che alla programmazione. Genova gestisce bene forti accumuli, ma ha anche l'immensa fortuna di poter scaricare direttamente tutto in mare. Non esistono grandi pianure dove l'acqua si accumula, né ci sono maree in grado di fermare il deflusso fluviale. I problemi dunque sono limitati anche per questa naturale fortuna: che però non è mai stata sfruttata pienamente.
2) Urbanistica schizofrenica. L'urbanistica genovese è un incubo di abuso del territorio - ma al contrario del sentire comune, è una storia vecchia che risale ai decenni tra fine '800 ed il secondo dopoguerra, ed in buona parte all'edilizia pubblica - che già nell'ormai lontano passato ha occupato aree golenali e letti dei torrenti (es. quasi tutta la zona lungo il Bisagno). La città paga una programmazione miope (tra fine '800 ed il fascismo, che è quella che ha "occupato" il letto del Bisagno) se non assente (secondo dopoguerra), con centinaia di migliaia di persone che abitano in zone di "dissesto idrogeologico" da decenni (alluvioni, smottamenti - negli anni '60 venne giù un palazzo causa frana sopra Sampierdarena, più i danni dell'alluvione del 1970, per dire come siano problemi da lunghissimo tempo presenti).
3) Assenza di grandi opere contro le alluvioni. Non sono mai stati intrapresi quei lavori necessari almeno a mettere in sicurezza le aree alluvionabili. Gli scolmatori sotterranei sono fermi al palo, e forse ora si sta muovendo qualcosa per quello del Fereggiano (affluente cittadino del Bisagno). Non mi risultano comunque bacini a monte, per regolare le portate delle piene storiche (casse di espansione): una città da 600mila abitanti, che ne toccò 900mila, mi sembra che si meriti opere così importanti, anche a costo di dover "spostare" qualche frazione o paese limitrofo. Si è invece preferito costruire ovunque lungo le valli ed i versanti delle colline, e creare grandi quartieri tombinando i corsi d'acqua esistenti senza considerare le portate alluvionali. Inoltre, quelli che a Genova vengono chiamati "argini", lungo Bisagno e Polcevera, a mio modo di vedere sono semplici muraglioni dovuti al fatto che il letto dei torrenti è più basso delle aree circostanti: non esiste un vero sistema di terrapieni rialzati, in grado di mettere in sicurezza le zone prospicenti ai due principali torrenti.
Parere che condivido coi miei colleghi genovesi, è che la città sia in parte ormai "perduta", nel senso che sia estremamente difficile intervenire e risolvere questi problemi. Il peccato originale fu sicuramente il voler concentrare qui tutto il possibile ed anche l'impossibile - porto, stabilimenti Ansaldo, acciaieria Italsider, porto petroli con depositi ecc. - senza considerare né gli spazi né l'impatto umano ed ambientale. La bonifica e la messa in sicurezza della città sarà un'operazione molto lunga e costosa, e non credo che sarà realmente possibile senza un ulteriore, forte calo demografico.
Segnalibri