Non è affatto chiaro che ci sia un diverso impatto degli split vs displacement del vortice polare sul nam/nao, le differenze che si osservano nel periodo storico possono essere semplicemente conseguenza del limitato numero di episodi e si ottengono risultati parecchio diversi anche in funzione della metodologia usata; secondo il lavoro sotto servirebbero un minimo di 50 episodi di split e 50 di displacement per poter rilevare in modo significativo una eventuale differenza.
https://agupubs.onlinelibrary.wiley....2/2015GL066754
Questa è l'unica grande verità che possiamo estrapolare da questo evento.
Mi pare che le classiche classificazione tra le varie tipologie di split sono importanti ma non dirimenti in quanto, in questo caso, lo split in stratosfera si è mantenuto per tanti giorni come mai avevamo osservato.
Ecco il grande problema delle TLC e le loro interazioni è la pochezza del database a noi disponibile.
Del resto la scienza ha bisogno di osservazione e noi l'osservazione dettagliata la abbiamo su di una campionatura miserrima…..
Io, come già detto, osservo e "alzo le mani"...…
P.s.: i GM sono nel pallone perché alternano visione antitetiche tra run e run….
Se i giovani sapessero, se i vecchi potessero!!!
sicuramente il campione, come tutti i campioni climatici, è ancora molto esiguo
tuttavia bisogna pur considerare che si parte da presupposti fisici diversi
è vero che la differenza sostanziale riguarda pur sempre le quote della medio alta stratosfera e si va via via stemperando andando a modularsi con fattori come il wr prevalente stagionale che deve impattare, le condizioni tlc a contorno sia esogene che endogene e la capacità di propagarsi
in linea molto generale comunque in caso di propagazioni efficaci e in riferimento specificatamente al settore altantico uno schiacciamento dell'onda madre che avviene giocoforza con un determinato asse porta una distensione dei flussi verso il settore atlantico mentre lo split non permette più una comunicazione di masse su questo settore complice il rafforzamento della seconda cresta
a febbraio abbiamo visto come questo abbia impattato in modo clamoroso sulla nao andando a scardinare un regime eccezionalmente solido, mai come in questi anni, per quanto in modo estemporaneo (ma questo paradossalmente rafforza il valore di tale modulazione)
nel caso si fosse trattato di un displacement dubito assai che sarebbe successa la stessa cosa
mia personale speculazione
viceversa a livello di NAM trattandosi in ambo i casi di eventi fortemente perturbativi a prescindere dalle caratteristiche specifiche la differenza è sicuramente meno evidente
(ma è anche vero che il diavolo sta nei dettagli)
Ultima modifica di Alessandro1985; 12/01/2019 alle 15:27
Infatti per quanto apprezzi l'intervento di Fabio (e di Tosti) non concordo affatto sul discorso "ibrido fra displacement e split".... Per me la dinamica che seguirà sarà proprio dello split inquadrabile in un DSW secondo il recente studio del fisico olandesw e che presuppone una propagazione fino agli 80 hpa (ci siamo quasi ormai) e una diluizione nei tempi degli effetti comunque da split.... Per me I gm cambieranno molto nei prox gg a 500 hpa
Ultima modifica di Marcoan; 12/01/2019 alle 16:13
Segnalibri