
Originariamente Scritto da
rafdimonte
Figurati, tutti sappiamo quanto siano complesse e delicate le dinamiche stratosferiche, io ammetto che ci capisco meno di zero, il punto però che arrivo a capire è il fatto che affinchè uno stratwarming possa portare gli effetti desiderati da noi, tanti ma proprio tanti tasselli si devono incastrare al punto giusto.
Non è un caso infatti che in 40 anni a fronte di numerosi strawarming solo 2 volte abbiamo raccolto i frutti , 1985 e 2018.
Proprio per questo però mi fanno rabbia coloro che a fine novembre si lanciano già in previsioni di un inverno stile 1963 solo perchè colgono i "segnali" di un ipotetico e possibile stratwarming dando per scontato e senza sapere se:
1) Prima di tutto se lo stratwarming effettivamente si realizzi.
2) Di che tipo sarà lo stratwarming (split o desplacement)
3) A carico di quante e quali onde sarà.
4) Che si propaghi ai piani bassi.
5) Una volta propagato ai piani bassi se sarà con asse a noi favorevole.
Ecco alcuni a fine novembre hanno dato già per scontato questi 5 punti, eh beh mica bruscolini.
Io spero che questo sia di insegnamento per l'anno prossimo, poichè sbagliare è umano e ci mancherebbe pure, perseverare però sarebbe diabolico...

Detto questo ancora pochissime speranze dai modelli in questo inverno ormai agonizzante, giusto reading ma non ci farei affidamento in quanto purtroppo in questo inverno anche lui ha sbarellato parecchio.

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