In un precedente commento ho parlato di mappe basate su stazioni riferendomi a altri dataset rispetto a quanto citato da elz che è altra roba dove non si usano stazioni.
Tornando a noi, effettivamente i dati sono sempre difficili da ottenere. Per il Canton Ticino esistono le rilevazioni orarie di alcune stazioni regionali e di MeteoSvizzera a partire dal 2000/2003 (OASI (DT) - Cantone Ticino). MeteoSvizzera fornisce invece i dati mensili dal 1864. Altri dati giornalieri nel dettaglio effetti sono sconosciuti, può essere utile consultare infoclimat.fr dove sono disponibili i dati giornalieri storici di varie stazioni mondiali.
Infoclimat praticamente si basa su due SYNOP giornalieri degli aeroporti (ovvero quelli delle 6 orario di Greenwich e delle 18 orario di Greenwich). Ne deriva che se la minima è fatta entro le 6 ora di Greenwich (che in Italia varia dalle 7 in inverno alle 8 nelle altre stagioni con l'ora legale), la minima è corretta, ma se la minima è fatta ad esempio nella seconda notte (dop il tramonto e prima della mezzanotte) questa non è rilevata. Idem per le massime: se queste sono fatte dopo le 19-20 di sera, non sono rilevate.
Inoltre per molte serie mancano dati, o non sono indicati gli estremi giornalieri. Non è affidabilissima come serie.
Il calcolo dei dati di Infoclimat così come di altre reti francesi (cui tralaltro è iscritta la mia stazione, link alla tabella di questo aprile per restare in tema: Climatologie mensuelle en avril 2019 a Preonzo | climatologie depuis 1900 - Infoclimat), segue delle prescrizioni OMM/Meteofrance, ed è abbastanza complesso (mi adatto anch'io quando devo verificare i dati).
La minima giornaliera è calcolata tra le ore 18 (UTC) di ieri e le 18 di oggi, la massima giornaliera e le precipitazioni sono calcolate dalle ore 6 UTC di oggi allenore 6 di domani, in questo modo si valorizza meglio la tabella giornaliera, (es. risolve il problema della notte divisa su due giornate che ad esempio per il conteggio delle notti tropicali è un problema). Non si perde nessun dato con questo sistema, semplicemente è diverso, e le minime rispetto al metodo delle 0-24h di orologio possono mediamente essere più elevate senza alterare in nessun modo i picchi.
So che MeteoSvizzera nel calcolo delle precipitazioni utilizza un metodo simile, in pratica il cumulo mensile di marzo è calcolato tra il 01/03 ore 6 e 01/04 ore 6. Certe volte può fare la differenza, a inizio settembre 2017 in quelle 6 ore del 01/09 ha piovuto ben 70 mm, che sono stati catalogati in agosto con questo metodo. E a differenza del metodo usato settembre poteva essere sia sopramedia che sottomedia pluviometrica. Corretti entrambi basta che si usi sempre lo stesso sistema. Ne avevo già parlato.
Spesso capita che i picchi non servano a nulla.
Se io ad esempio ho una forte sciroccata in atto dalla tarda serata, la minima tra le 18 e le 6 UTC è stata rilevata ancora nelle 24 h del giorno prima, perchè la sciroccata ha fatto innalzare le temperature dopo le 24 UTC. Se dopo le 24, e per le successive 24 h, la minima resta notevolmente più alta di quella rilevata in quell'arco di tempo, la minima è fortemente sballata.
Spesso succede invece che la massima sia fatta proprio prima delle 6 UTC, perchè poi sopraggiungono temporali (in estate) o fronti freddi che fanno crollare le temperature nel corso del resto della giornata. Però la massima riportata, come dici, è quella registrata tra le 6 UTC e le 18 UTC, con la conseguenza che ti ritrovi una massima anche diversi gradi più bassa.
Oppure in estate appunto capitano i temporali che fanno crollare le temperature ai valori minimi giornalieri in pieno pomeriggio, facendo scendere la minima rilevata anche di parecchi gradi a volte, ma la minima indicata resta quella rilevata entro le 6 UTC.
Si tratta di errori notevoli, che influenzano soprattutto le minime e che mi portano qui ad errori anche fino a un grado nel calcolo delle medie. Immagina ora per una stazione del Nord Europa, o dell'Artico Russo o Canadese dove sbalzi termici improvvisi e nettissimi sono frequenti, cosa ne potrebbe venire fuori in termini di anomalie assurde...
Comunque, bisogna fare due considerazioni: le stazioni meteorologiche italiane ufficiali utilizzano come riferimento giornaliero l'orario di Greenwich. Per cui tutti i dati aeroportuali conseguenti, come le medie, sono calcolati prendendo come riferimento il periodo 0-24 che però varia, essendo noi in Italia nel fuso orario +1 da Londra, dall'1 di notte all'1 del giorno dopo per quanto riguarda l'inverno e dalle 2 di notte alle 2 del giorno dopo per quanto riguarda le altre stagioni (con l'ora legale).
Brindisi ha sempre calcolato gli estremi in questo modo, e io mi attengo a questo metodo di rilevazione perchè altrimenti non potrei prendere in esame medie e altro con cui fare confronti.
Questo sistema credo sia adoperato in tutto il mondo, per cui arriviamo all'estremo per cui ad esempio a Hong Kong il giorno di riferimento meteorologico è basato sull'orario di Londra, e va dalle 8 di un mattino alle 8 del mattino successivo circa (essendo la Cina a +8).
Ultima modifica di burian br; 19/04/2019 alle 13:40
Ti posso portare il mio esempio di gennaio 2019 che a causa delle varie föhnate ha visto sbalzi di temperatura veramente particolari, anche allucinanti (guarda ad esempio il 2 gennaio).
Di seguito c'è il confronto tra gli estremi giornalieri della mia stazione calcolati secondo il metodo che considera il giorno dalle 00:00 alle 24:00 (sinistra) e quello elaborato OMM/Meteo France/Infoclimat (destra).
Con il metodo classico 0-24h notiamo cose un po'strane, come parecchie minime o massime (evidenziate) vicine alla mezzanotte, il che significa che la temperatura minima della notte non è sicuramente quella raffigurata lì perché è divisa su due giornate, e quindi ad esempio può portare a conteggiare due volte la stessa notte a distanza di pochi minuti e quindi non rappresentare tutti e 31 andamenti delle temperature giornaliere. Naturalmente non c'è un metodo giusto o sbagliato, io li uso entrambi. Nel mio caso applico il secondo solo per minime, massime e pluviometria così in quelle tabelle considero bene il giorno e la notte, mentre la temperatura media mensile che cito (non raffigurata in questa tabella) è sempre basata sul sistema 0-24 h ed è la media assoluta di tutta la serie di osservazioni mensili campionata a 1 min (quindi in un mese è la media di oltre 40'000 misure di temperatura).
In ogni caso con il secondo sistema non sparisce nessuna temperatura perché è basato su un lasso di tempo di 24 h esattamente come l'altro, solo che esso è spostato per considerare meglio la notte/giorno.
Immagine.png
PS: È invece un altro discorso quello di dati errati dovuti ai METAR, nel sistema METAR/SYNOP penso che si riesca a ricostruire il picco di temperatura anche se i dati si caricano solo 2 volte al giorno, le stazioni svizzere ufficiali su Infoclimat li riprendono (è lo stesso principio degli script che recuperano i dati dalle stazioni amatoriali, in molte reti il file di testo contiene anche gli estremi giornalieri che vengono poi codificati).
Ultima modifica di AbeteBianco; 19/04/2019 alle 19:31
Stazione Davis Vantage Pro 2 -> Osservazioni meteo-climatiche: https://linktr.ee/meteopreonzo
Dipende tutto da quale sistema si usa fin dal principio.
Ho scoperto che tutte le stazioni dell'aeronautica militare conteggiano secondo l'ora di Greenwich.
In teoria dovremmo adottare il sistema degli antichi romani di conteggiare le ore (facendo iniziare la giornata all'alba), cosicchè ogni giorno di 24 h disponga di un solo dì e di una sola notte.
Ma adottiamo quest'altro sistema, per cui ogni giorno di 24 h comprende un dì e due nottate, più o meno lunghe a seconda della stagione.
Io adopero il sistema dell'AM, che credo sia quello dell'OMM che così uniforma i dati rilevati in tutto il mondo secondo un medesimo schema di 24 h.
In questo modo capita sovente che due giornate condividano la stessa notte con la stessa minima, sebbene in realtà c'è stata una notte con una minima più alta.
Faccio un esempio: qui in inverno spesso si gioca su questo quando il vento soffia dal mare. Se io considerassi le medie di Infoclimat, calcolate secondo i SYNOP delle 6 UTC, risulterebbe ad esempio che il giorno 4 Dicembre, faccio per dire, ha avuto minima di 12°, mentre il 5/12 di 5°. In realtà, adottando il sistema dell'Aeronautica Militare, risulta che entrambi i giorni hanno avuto minima di 5°, perchè è stata fatta a cavallo della mezzanotte.
Forse i SYNOP servono a riequilibrare questa situazione, e a riportare le minime della notte, e non del giorno, minime che altrimenti sarebbero perse a volte.
La differenza tra le medie è notevole usando i due sistemi, come puoi constatare. Qui a Brindisi, dove risentiamo del gioco delle brezze di mare e di terra, la differenza sulle minime invernali può essere anche di 1° o più. Immagina nelle zone artiche: se viene conteggiata solo la prima notte, risulta una minima magari molto più alta di quella che viene eseguita nella seconda notte delle stesse 24 h per l'arrivo di una massa d'aria gelida che fa crollare la temperatura.
Le serie termometriche artiche che ho analizzato sono spesso affette da questi errori. Ci sono addirittura giornate consecutive (che dunque, a rigor di logica, dovrebbero condividere almeno uno stesso valore, perchè se è in atto una raffreddata ad esempio la minima del primo giorno deve corrispondere alla massima del giorno successivo) che differiscono in maniera inconcepibile. Del tipo un giorno ha estremi -5/-1 e il secondo -30/-10°. Non ha senso...o il primo giorno ha avuto minima di -10°, o in realtà la massima del secondo è di -1°. Un valore devono pur sempre condividerlo.
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