Aggiungo: volendo provare a fare una previsione è più semplice prevedere con gli spaghi, per due motivi.
Hai tutto l'orizzonte temporale, hai pure tutto il fuori sigma.
E poi c'è un fatto curioso: tutti noi postiamo gli spaghi a 850 hPa perchè sappiamo benissimo interpretare quelli.
Se vanno verso il basso sappiamo cosa spettarci dalle relative mappe.
Per lo spread vedi solo mappe a 500hPa...
Inoltre immagino che la sequenza di consultazione abituale per tutti sia ufficiale, spaghi, media.
E se c'è qualcosa che non piace qualcuno va a vedere lo spread.
Ma se lo spread è una istantanea che sintetizza, dopo che hai gia visto tutto, cosa può darti di più?
Avrebbe un senso se uno guardasse run ufficiale, media, spread e cominciasse a fare considerazioni.
Ma voglio proprio trovarlo quello che fa così...
In teoria le puoi calcolare per qualsiasi parametro con gli spaghi queste mappe, e in effetti ci sono quelle a 850 hPa di ECMWF... però quando possono interessare? ciò che conta prima sono altre cose da guardare...
Però anche dagli spaghi, oltre a leggere vare linee cosa ottengo? non ho informazioni su come sono disposte le dinamiche per poter trarre una previsione.
Stazione Davis Vantage Pro 2 -> Osservazioni meteo-climatiche: https://linktr.ee/meteopreonzo
In teoria le posso calcolare per qualsiasi parametro ma poi mi accorgo che meteociel e wetter vanno solo su 2 parametri mentre ecmwf arriva solo a 4, con tutto quello che ora ti mette a disposizione.
ECMWF Forecasts
Mi pare evidente che l'obiettivo sia quello di individuare solo le zone a maggior difficoltà deterministica, non di dare la possibilità di interpretare cosa vogliano dire in prospettiva. Però se uno ci trova gusto, facesse, per carità.
Per quanto riguarda lo spread a 850 hpa mi è capitato di usarlo per la classica "lisciata" adriatica con grosso che va in Grecia, per curiosità. A volte è notevole.
La mia spiegazione è che mentre a 216h vi sono diversi spaghi in area groenlandese con GPT molto bassi a causa del passaggio di un ramo del VP e altri in cui invece vi è un'apertura anticiclonica, a 240h la situazione si "livella" perchè 24h dopo tale ramo è passato oltre nella prima "famiglia" di spaghi, mentre nell'altra è comunque presente (magari in maniera meno forte "geopotenzialmente" parlando). Infatti nella seconda mappa vediamo la divisione in due aree distinte delle zone ad alto spread relativo.
Per quanto riguarda il significato dello spread (sigma) l'avete già esplicato bene voi, è un parametro statistico che si può attribuire a qualsiasi misurazione ripetuta. La sua utilità è quella di visualizzare su mappa "nodi" meteorologici in aree a istante t, che si possono tradurre in variazioni anche importanti a istante t+∆t in un'altra area. È chiaro che se parliamo di spread relativo ai GPT, è inutile andare a vedere se negli spaghi delle isoterme ci sono scossoni importanti, perchè può capitare che una importante variazione di un parametro non si traduca in un'altrettanta importante variazione dell'altro. A tal merito:
Un islandese potrebbe pensare: "Ah, guarda che spread in GPT alto che c'ho a 192h, magari oscillerò fra una -8 e una +4 anche in sigma termico!"
Eh no, caro mio isolano...
Caso opposto: a "scarso" spread GPT, corrisponde uno spread termico maggiore del caso precedente (Balcani, mar Nero, ma pure Islanda)
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Ovviamente sì, bisogna riferirsi alla media di quel run, ma su questo era già stato chiaro il buon @W.iscoming
Le Azzorre non subiscono effetto perchè dalle previsioni è chiaro che saranno sotto una cupola altopressoria stabile. I GM inquadrano comunque la dinamica (in questo caso una risalita in Atlantico e una discesa fredda in Europa), ma l'incertezza è alta nelle zone di confine tra queste due masse d'aria. Nelle zone nel mezzo della massa d'aria ciò non accade.
Ecco dunque che lo spread è elevato in Groenlandia e Islanda, e che al tempo stesso una modifica delle previsioni in quell'area può influenzare, in successivi run, le condizioni previste in altre aree di confine, tra cui l'Italia meridionale, che potrebbe trovarsi sotto richiamo caldo o sotto richiamo freddo. Lo spread non è alto in questo caso, è fisicamente impossibile perchè siamo a latitudini mediterranee, ma non è indifferente.
Bisognerebbe tra l'altro usare più mappe di spread: @W.iscoming ha postato quella dei gpt, e su quella l'incertezza nel Mediterraneo centrale non è ampia. Ma per le temperature a 850 hPa lo è abbastanza.
Lo spread in se è relativo alla corsa del run, gli spaghi non indicano tutte le soluzioni possibili, tentano di simulare una parte delle possibili alterazioni nelle condizioni base che avrebbero effetti lontani geograficamente, ma vediamo spesso degli episodi avvenuti realmente che in realtà a giorni di distanza non erano ipotizzati da nessun spago, e qui sta il limite della mappa spread in ambito predittivo.
Nell'esempio di stamattina secondo me l'elevato spread è dovuto al fatto che i modelli non sanno bene dove potrebbe passare il flusso, anche la media è confusa lì quindi è logico quello spread.
EEM1-168.gif
La domanda è, uno spostamento di 1000 km di quel flusso che effetti e modifiche avrebbe in Italia? Questo non lo possiamo necessariamente sapere dalla mappa spread anche se il run indica un'incertezza minore.
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Non possiamo sapere le modifiche, ma lo spread secondo me consente di rispondere a questa domanda:
"uno spostamento di 1000 km di quel flusso avrebbe effetti e modifiche in Italia?"
Ebbene, la risposta (visibile dallo stesso spread) è: potenzialmente sì.
Dipende poi, come ho detto, anche dal parametro considerato: ad esempio per le temperature a 850 hPa qui da me al Sud ieri lo spread era alto, mentre per i gpt la situazione era più o meno chiara.
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