Citazione Originariamente Scritto da burian br Visualizza Messaggio
Ovviamente sì, bisogna riferirsi alla media di quel run, ma su questo era già stato chiaro il buon @W.iscoming

Le Azzorre non subiscono effetto perchè dalle previsioni è chiaro che saranno sotto una cupola altopressoria stabile. I GM inquadrano comunque la dinamica (in questo caso una risalita in Atlantico e una discesa fredda in Europa), ma l'incertezza è alta nelle zone di confine tra queste due masse d'aria. Nelle zone nel mezzo della massa d'aria ciò non accade.
Ecco dunque che lo spread è elevato in Groenlandia e Islanda, e che al tempo stesso una modifica delle previsioni in quell'area può influenzare, in successivi run, le condizioni previste in altre aree di confine, tra cui l'Italia meridionale, che potrebbe trovarsi sotto richiamo caldo o sotto richiamo freddo. Lo spread non è alto in questo caso, è fisicamente impossibile perchè siamo a latitudini mediterranee, ma non è indifferente.
Bisognerebbe tra l'altro usare più mappe di spread: @W.iscoming ha postato quella dei gpt, e su quella l'incertezza nel Mediterraneo centrale non è ampia. Ma per le temperature a 850 hPa lo è abbastanza.
Lo spread in se è relativo alla corsa del run, gli spaghi non indicano tutte le soluzioni possibili, tentano di simulare una parte delle possibili alterazioni nelle condizioni base che avrebbero effetti lontani geograficamente, ma vediamo spesso degli episodi avvenuti realmente che in realtà a giorni di distanza non erano ipotizzati da nessun spago, e qui sta il limite della mappa spread in ambito predittivo.

Nell'esempio di stamattina secondo me l'elevato spread è dovuto al fatto che i modelli non sanno bene dove potrebbe passare il flusso, anche la media è confusa lì quindi è logico quello spread.

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La domanda è, uno spostamento di 1000 km di quel flusso che effetti e modifiche avrebbe in Italia? Questo non lo possiamo necessariamente sapere dalla mappa spread anche se il run indica un'incertezza minore.