Io continuo a vedere @snowaholic uno sbilanciamento AD in eurasia persistente![]()
Eh sì almeno in prima decade continua così, anche se Reading continua ad accennare un cambio di pattern a fine run. Devo dire che non mi dispiace affatto in prospettiva, se continuasse così potrebbe farsi interessante la situazione.
Comunque l'attendibilità resta bassa ad aprile, meglio fare un passo alla volta.
Perché se le vorticità artiche si mantengono sbilanciate in Eurasia si evitano affondi del getto in Atlantico e da noi restano correnti tendenzialmente settentrionali o occidentali. Quindi si va a favorire quel tipo di assetto che Ale evidenziava nel td della niña e sarebbe ottimo in chiave di inerzia estiva (ma questo dovremo valutarlo a metà maggio).
Giusto a titolo esemplificativo, guarda cosa succede nella coda di GFS12 quando si sbilancia dall'altro lato![]()
Ecco questa è una spiegazione molto interessante e didattica, ma ti voglio fare una domanda difficile che però è la domanda delle domande, in che modo potrebbero influire sulle varie vorticità e correnti l'aumento delle T dei mari, che non scordiamoci ricoprono il 70% del pianeta, perchè a me sembra sempre più che noi elaboriamo dati e di conseguenza emissioni, con dei valori generali che non rispecchiano l'attuale fase climatica.
Per esempio in questo questo inverno è stato dato pochissimo peso, anzi praticamente zero, alle anomalie in quota soprattutto sull'arco Alpino con zero T a valori estivi, che sia ben chiaro ci sono sempre stati ma non nella frequenza di quest'inverno come durata ed intensità che ha portato a sciogliere la neve in pieno inverno fino circa ai tremila metri di quota.
Speriamo che non sia un'ulteriore passo in avanti dei cambiamenti in atto, ma questo si verificherà negli anni a venire
Mi fai una domanda a cui è praticamente impossibile rispondere
Innanzitutto Il riscaldamento dei mari non è omogeneo, la distribuzione spaziale delle anomalie incide molto di più sull'andamento della circolazione spaziale rispetto all'aumento di temperatura medio.
Inoltre i mari si riscaldano più lentamente dell'atmosfera e anche questo contribuisce ad un cambiamento del gradiente termico tra varie zone. Infine il riscaldamento del mare aumenta la quantità di vapore rilasciato in atmosfera, potenzialmente favorendo la ciclogenesi sugli oceani.
Ma il sistema è talmente complesso e non lineare che prevedere gli effetti complessivi del riscaldamento globale è pressoché impossibile, anche i modelli climatici fanno molta fatica sugli effetti regionali.
In altri termini, è l'atmosfera che guida il GW (tramite i cambiamenti della sua composizione chimica) e quindi il cambiamento della temperatura del mare è innanzitutto una conseguenza dei cambiamenti che avvengono in atmosfera, gli effetti del riscaldamento del mare sono indistricabili dal complessivo riscaldamento globale.
Ultima modifica di snowaholic; 29/04/2022 alle 08:41
Se posso dire, quello che noto come tendenza generale è un aumento dei valori di vorticità e un abbassamento dei valori minimi di pressione al suolo. Quest'aumento della vorticità però non si traduce spesso in un trasporto efficace di masse d'aria perchè tendenzialmente c'è una riduzione della grandezza in senso orizzontale del vortice, quindi parte dell'energia viene maggiormente dissipata in loco. Mi riferisco soprattutto alle medie latitudini. Qualche articolo c'era in proposito, ma non saprei ora dove andarli a cercare.
Sicuramente è difficile, ma questo è il fascino dell'atmosfera terrestre e del clima che ne scaturisce, io leggo sempre con attenzione quello che scrivi tu , o @Alessandro1985 ed anche altri molto preparati, insomma si ritorna ai sistemi fisici non lineari su cui poggia l'effetto farfalla, si penso che la vera sfida sia capire i cambiamenti climatici in atto possano intaccare le conoscenze acquisite nel tempo, perchè credo sia indubbio che a fronte dell'enorme sviluppo tecnologico e di calcolo, non sia seguito di pari passo un'altrettanto sviluppo previsionale perlomeno nella distanza temporale, sicuramente c'è stata un crescita di previsione stagionale per macro aree, ma oltre i 4 giorni tutto ancora può succedere.
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