
Originariamente Scritto da
burian br
Vedo che si sono date risposte più personali, provvedo allora anch'io.
La mia passione affonda le sue radici nel Dicembre 2001, in quella nevicata che ricordo aver imbiancato tutta la città. Ho il ricordo della neve che cade mentre ero a scuola (seconda elementare) e imbianca gli oleandri che c'erano sul perimetro dell'edificio. Sempre dello stesso giorno ho memoria di me a casa di mia nonna vedere la neve posarsi sulla tettoia che sporgeva dalla cucina, sotto la luce del sole ombreggiata dalle nuvole, e ricordo fossero le 17.
Sono entrambi falsi ricordi, in realtà non imbiancò durante il giorno, così come non era possibile fossero le 17 perchè qui il sole tramonta alle 16 a Dicembre. Ma la mente di un bambino può registrare le cose in modo diverso, e in fondo mi piace ricordare questo, anche se falso, lo vedo un po' come "il mito fondante" la mia passione: così come i miti sono storie inventate per spiegare qualcosa ma celando un significato profondo o un evento realmente accaduto, così questi falsi ricordi per me rappresentano il modo con cui la mia mente da bambino di 7 anni ha voluto fissare il suo primo approccio alla neve.
Una cosa, però, la ricordo bene: era il 17 Dicembre, e mia madre parlava al telefono. Anni e anni dopo scoprii che la madre di un suo cugino era morta proprio quel giorno, e quindi probabilmente mia madre al telefono non è un falso ricordo.
Ho ancora una foto del 18 Dicembre 2001, la mattina dopo, di me vicino alla neve, sorridente, nel giardino di mia nonna. E' esposta nel salotto di casa. E' un po', per me, come vedere il momento preciso in cui è stato gettato il seme della mia passione meteo.
Il secondo contatto con la neve avvenne nell'Aprile 2003. Ricordo che alle 11 vidi nevicare, sotto lo stupore di mia madre perchè era Aprile. Serbai il ricordo della data (8 Aprile) finchè anni e anni dopo non scoprii essere stata proprio quella, quindi ricordavo benissimo.
Sempre nel periodo pre-passione ricordo che mi appassionai di geografia, e anche questo trova un suo inizio davvero peculiare: mi arrampicai sulla sedia per vedere cosa ci fosse sopra la libreria a casa di mia nonna, e scoprii così un vecchio atlante geografico degli anni 70 o 80. Lo scesi da sopra, e sebbene impolverato ne ero attratto dall'odore e dalla stampa. Lo sfogliai, e rimasi colpito da tutto ciò che vidi.
Nel corso dei due anni successivi ricordo mio padre che mi comprava alcune mappe geografiche, e io per diletto imparai a disegnarle. Mi piaceva indicare le città, le nazioni, scrivere i confini.
La passione per la geografia fu un apripista probabilmente per quella della meteo: nel 2005, era estate, scoprii Sky Meteo 24, e il suo magico bottone verde che consentiva di accedere alle previsioni a 3 giorni di tutto il mondo. Fu un modo per ripassare la geografia di ogni stato, mi incuriosiva il clima delle varie località. Mio padre alimentava questo senso di curiosità, e mi parlava di Ulanbaator, in Mongolia, una delle zone più fredde del pianeta come la Siberia.
Ultimo salto in avanti, ed ecco la data in cui divenni appassionato. Verso la fine della seconda decade di Dicembre 2005, avevo appena compiuto 11 anni, andai in gita a Grottaglie. Ricordo che faceva molto freddo, e vidi la neve cadere per via di ASE. Rimasi colpito profondamente dal tutto, e decisi tornato a casa di guardare Sky Meteo 24. Lì c'era a condurre Carlotta Mantovan, la trovavo così bella che non riuscivo a staccarmi dalla tv.
Il 20 Dicembre 2005 morì mio nonno. Fu tragico, il mio primo lutto.
Tutto questo mix di sensazioni, emozioni, stupore, segnano l'inizio della mia passione per la meteorologia, iniziata il 19 o 20 Dicembre 2005. Ricordo solo che le festività natalizie le trascorsi guardando costantemente Sky Meteo 24, imparai che su Televideo ci fosse la stazione di Brindisi, e divenne per me abituale guardare Televideo ogni mezz'ora dalle 8 alle 22.
Nei miei primi anni la mia primaria fonte di informazione fu Sky Meteo 24, oltre al mitico Caroselli nella rubrica pomeridiana, che sanciva la mia pausa studio e la merenda.
Devo a Sky Meteo molto dei miei primi anni di passione, come la conoscenza del clima del mondo, e ricordo che c'era persino una rubrica ogni ora nel primo pomeriggio che mostrava gli estremi di ogni stazione meteorologica italiana. Un pomeriggio, tornato a casa, erano le 13:42 credo, comparve una scheda informativa su Brindisi, e così venni a scoprire il suo record di minima (-6,4°) nel 1979. Non appena lessi -6° ricordo che festeggiai come se l'Italia avesse vinto il mondiale

, considerate che abitando al Sud non avevo nemmeno idea se fossi mai arrivato a -2°. Ero alle prime armi, e non usavo ancora Internet nel 2006.
La passione è poi evoluta ovviamente, e l'ho trasmessa anche a mio fratello (anche se non la coltiva come me, lui è appassionato ma non è una passione che lo travolge come nel mio caso, ma più un interesse misto a fascino). Data fondamentale, in proposito, fu il 24 Luglio 2007, la data dei 44°. Ma questa è un'altra storia, quella di quando probabilmente gettai il seme della passione in mio fratello.
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