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  1. #1
    Vento forte L'avatar di galinsog@
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    Predefinito Re: Passione Meteorologia: cos'è?

    Boh... non lo so cosa sia ma a me la meteorologia diverte...

  2. #2
    Vento forte L'avatar di Calibre
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    Predefinito Re: Passione Meteorologia: cos'è?

    Senza tanti giri di parole: la neve sotto casa
    Tradotto: la ricerca dell'impossibile

    Poi si è notevolmente complicata a causa dei miei studi e della mia curiosità, ma senza la passione viscerale per quel fenomeno son sicuro non sarebbe esistito nulla di tutto ciò!

  3. #3
    Vento forte L'avatar di frankie986
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    Predefinito Re: Passione Meteorologia: cos'è?

    Tutto nasce dai miei primi anni di vita non appena ho appreso la capacità di lettura. Mio padre (che ora non c'è più) mi faceva vedere il televideo RAI con i dati delle stazioni meteo AM che spesso presentavamo valori e situazioni diverse tra di loro. Non so come mai ma tale situazione riscuoteva in me grande fascino.

    Poi col trasferimento dalla Lombardia alla Sicilia in adolescenza mi chiedevo del perché c'erano differenze così sostanziali di clima nonostante le nozioni di geografia e i climi erano il mio forte a scuola. Anno dopo anno poi la curiosità è aumentata con la consultazione dei primi siti internet e vari forum meteo.

    Non sono mai stato esperto di previsioni a lungo termine o altro ma mi limito ad osservare il tempo e le sue sfaccettature, prediligo un dinamismo climatico con l' alternarsi di eventi atmosferici e non sopporto il clima statico e la monotonia in genere.

  4. #4
    Burrasca
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    Predefinito Re: Passione Meteorologia: cos'è?

    Se devo parlare della mia giovinezza mi ricordo di una nevicata ma senza accumulo in città a Catania negli anni 70, più o meno tra 1l 1970 e il 1975, cosa che non ho più rivisto, neve in periferia si ma mai in città.
    E mi son ricordato che uno dei miei primi libri è stato il "Che tempo che fa" di Bernacca in formato Oscar Mondadori che ho tutt'ora.

  5. #5
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    Predefinito Re: Passione Meteorologia: cos'è?

    Citazione Originariamente Scritto da zoomx Visualizza Messaggio
    Se devo parlare della mia giovinezza mi ricordo di una nevicata ma senza accumulo in città a Catania negli anni 70, più o meno tra 1l 1970 e il 1975, cosa che non ho più rivisto, neve in periferia si ma mai in città.
    E mi son ricordato che uno dei miei primi libri è stato il "Che tempo che fa" di Bernacca in formato Oscar Mondadori che ho tutt'ora.
    IMG_20221221_175532.jpg

    IMG_20221221_175449.jpg

    stampato nel 1971...

  6. #6
    Uragano L'avatar di burian br
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    Predefinito Re: Passione Meteorologia: cos'è?

    Vedo che si sono date risposte più personali, provvedo allora anch'io.

    La mia passione affonda le sue radici nel Dicembre 2001, in quella nevicata che ricordo aver imbiancato tutta la città. Ho il ricordo della neve che cade mentre ero a scuola (seconda elementare) e imbianca gli oleandri che c'erano sul perimetro dell'edificio. Sempre dello stesso giorno ho memoria di me a casa di mia nonna vedere la neve posarsi sulla tettoia che sporgeva dalla cucina, sotto la luce del sole ombreggiata dalle nuvole, e ricordo fossero le 17.
    Sono entrambi falsi ricordi, in realtà non imbiancò durante il giorno, così come non era possibile fossero le 17 perchè qui il sole tramonta alle 16 a Dicembre. Ma la mente di un bambino può registrare le cose in modo diverso, e in fondo mi piace ricordare questo, anche se falso, lo vedo un po' come "il mito fondante" la mia passione: così come i miti sono storie inventate per spiegare qualcosa ma celando un significato profondo o un evento realmente accaduto, così questi falsi ricordi per me rappresentano il modo con cui la mia mente da bambino di 7 anni ha voluto fissare il suo primo approccio alla neve.
    Una cosa, però, la ricordo bene: era il 17 Dicembre, e mia madre parlava al telefono. Anni e anni dopo scoprii che la madre di un suo cugino era morta proprio quel giorno, e quindi probabilmente mia madre al telefono non è un falso ricordo.
    Ho ancora una foto del 18 Dicembre 2001, la mattina dopo, di me vicino alla neve, sorridente, nel giardino di mia nonna. E' esposta nel salotto di casa. E' un po', per me, come vedere il momento preciso in cui è stato gettato il seme della mia passione meteo.

    Il secondo contatto con la neve avvenne nell'Aprile 2003. Ricordo che alle 11 vidi nevicare, sotto lo stupore di mia madre perchè era Aprile. Serbai il ricordo della data (8 Aprile) finchè anni e anni dopo non scoprii essere stata proprio quella, quindi ricordavo benissimo.


    Sempre nel periodo pre-passione ricordo che mi appassionai di geografia, e anche questo trova un suo inizio davvero peculiare: mi arrampicai sulla sedia per vedere cosa ci fosse sopra la libreria a casa di mia nonna, e scoprii così un vecchio atlante geografico degli anni 70 o 80. Lo scesi da sopra, e sebbene impolverato ne ero attratto dall'odore e dalla stampa. Lo sfogliai, e rimasi colpito da tutto ciò che vidi.
    Nel corso dei due anni successivi ricordo mio padre che mi comprava alcune mappe geografiche, e io per diletto imparai a disegnarle. Mi piaceva indicare le città, le nazioni, tracciarne i confini.
    La passione per la geografia fu un apripista probabilmente per quella della meteo: nel 2005, era estate, scoprii Sky Meteo 24, e il suo magico bottone verde che consentiva di accedere alle previsioni a 3 giorni di tutto il mondo. Fu un modo per ripassare la geografia di ogni stato, mi incuriosiva il clima delle varie località. Mio padre alimentava questo senso di curiosità, e mi parlava di Ulanbaator, in Mongolia, una delle zone più fredde del pianeta come la Siberia.


    Ultimo salto in avanti, ed ecco la data in cui divenni appassionato. Verso la fine della seconda decade di Dicembre 2005, avevo appena compiuto 11 anni, andai in gita a Grottaglie. Ricordo che faceva molto freddo, e vidi la neve cadere per via di ASE. Rimasi colpito profondamente dal tutto, e decisi tornato a casa di guardare Sky Meteo 24. Lì c'era a condurre Carlotta Mantovan, la trovavo così bella che non riuscivo a staccarmi dalla tv.
    Il 20 Dicembre 2005 morì mio nonno. Fu tragico, il mio primo lutto.
    Tutto questo mix di sensazioni, emozioni, stupore, segnano l'inizio della mia passione per la meteorologia, iniziata il 19 o 20 Dicembre 2005. Ricordo solo che le festività natalizie le trascorsi guardando costantemente Sky Meteo 24, imparai che su Televideo ci fosse la stazione di Brindisi, e divenne per me abituale guardare Televideo ogni mezz'ora dalle 8 alle 22.

    Nei miei primi anni la mia primaria fonte di informazione fu Sky Meteo 24, oltre al mitico Caroselli nella rubrica pomeridiana, che sanciva la mia pausa studio e la merenda.
    Devo a Sky Meteo molto dei miei primi anni di passione, come la conoscenza del clima del mondo, e ricordo che c'era persino una rubrica ogni ora nel primo pomeriggio che mostrava gli estremi di ogni stazione meteorologica italiana. Un pomeriggio, tornato a casa, erano le 13:42 credo, comparve una scheda informativa su Brindisi, e così venni a scoprire il suo record di minima (-6,4°) nel 1979. Non appena lessi -6° ricordo che festeggiai come se l'Italia avesse vinto il mondiale , considerate che abitando al Sud non avevo nemmeno idea se fossi mai arrivato a -2°. Ero alle prime armi, e non usavo ancora Internet nel 2006.


    La passione è poi evoluta ovviamente, e l'ho trasmessa anche a mio fratello (anche se non la coltiva come me, lui è appassionato ma non è una passione che lo travolge come nel mio caso, ma più un interesse misto a fascino). Data fondamentale, in proposito, fu il 24 Luglio 2007, la data dei 44°. Ma questa è un'altra storia, quella di quando probabilmente gettai il seme della passione in mio fratello.

  7. #7
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    Predefinito Re: Passione Meteorologia: cos'è?

    Citazione Originariamente Scritto da burian br Visualizza Messaggio
    Vedo che si sono date risposte più personali, provvedo allora anch'io.

    La mia passione affonda le sue radici nel Dicembre 2001, in quella nevicata che ricordo aver imbiancato tutta la città. Ho il ricordo della neve che cade mentre ero a scuola (seconda elementare) e imbianca gli oleandri che c'erano sul perimetro dell'edificio. Sempre dello stesso giorno ho memoria di me a casa di mia nonna vedere la neve posarsi sulla tettoia che sporgeva dalla cucina, sotto la luce del sole ombreggiata dalle nuvole, e ricordo fossero le 17.
    Sono entrambi falsi ricordi, in realtà non imbiancò durante il giorno, così come non era possibile fossero le 17 perchè qui il sole tramonta alle 16 a Dicembre. Ma la mente di un bambino può registrare le cose in modo diverso, e in fondo mi piace ricordare questo, anche se falso, lo vedo un po' come "il mito fondante" la mia passione: così come i miti sono storie inventate per spiegare qualcosa ma celando un significato profondo o un evento realmente accaduto, così questi falsi ricordi per me rappresentano il modo con cui la mia mente da bambino di 7 anni ha voluto fissare il suo primo approccio alla neve.
    Una cosa, però, la ricordo bene: era il 17 Dicembre, e mia madre parlava al telefono. Anni e anni dopo scoprii che la madre di un suo cugino era morta proprio quel giorno, e quindi probabilmente mia madre al telefono non è un falso ricordo.
    Ho ancora una foto del 18 Dicembre 2001, la mattina dopo, di me vicino alla neve, sorridente, nel giardino di mia nonna. E' esposta nel salotto di casa. E' un po', per me, come vedere il momento preciso in cui è stato gettato il seme della mia passione meteo.

    Il secondo contatto con la neve avvenne nell'Aprile 2003. Ricordo che alle 11 vidi nevicare, sotto lo stupore di mia madre perchè era Aprile. Serbai il ricordo della data (8 Aprile) finchè anni e anni dopo non scoprii essere stata proprio quella, quindi ricordavo benissimo.


    Sempre nel periodo pre-passione ricordo che mi appassionai di geografia, e anche questo trova un suo inizio davvero peculiare: mi arrampicai sulla sedia per vedere cosa ci fosse sopra la libreria a casa di mia nonna, e scoprii così un vecchio atlante geografico degli anni 70 o 80. Lo scesi da sopra, e sebbene impolverato ne ero attratto dall'odore e dalla stampa. Lo sfogliai, e rimasi colpito da tutto ciò che vidi.
    Nel corso dei due anni successivi ricordo mio padre che mi comprava alcune mappe geografiche, e io per diletto imparai a disegnarle. Mi piaceva indicare le città, le nazioni, scrivere i confini.
    La passione per la geografia fu un apripista probabilmente per quella della meteo: nel 2005, era estate, scoprii Sky Meteo 24, e il suo magico bottone verde che consentiva di accedere alle previsioni a 3 giorni di tutto il mondo. Fu un modo per ripassare la geografia di ogni stato, mi incuriosiva il clima delle varie località. Mio padre alimentava questo senso di curiosità, e mi parlava di Ulanbaator, in Mongolia, una delle zone più fredde del pianeta come la Siberia.


    Ultimo salto in avanti, ed ecco la data in cui divenni appassionato. Verso la fine della seconda decade di Dicembre 2005, avevo appena compiuto 11 anni, andai in gita a Grottaglie. Ricordo che faceva molto freddo, e vidi la neve cadere per via di ASE. Rimasi colpito profondamente dal tutto, e decisi tornato a casa di guardare Sky Meteo 24. Lì c'era a condurre Carlotta Mantovan, la trovavo così bella che non riuscivo a staccarmi dalla tv.
    Il 20 Dicembre 2005 morì mio nonno. Fu tragico, il mio primo lutto.
    Tutto questo mix di sensazioni, emozioni, stupore, segnano l'inizio della mia passione per la meteorologia, iniziata il 19 o 20 Dicembre 2005. Ricordo solo che le festività natalizie le trascorsi guardando costantemente Sky Meteo 24, imparai che su Televideo ci fosse la stazione di Brindisi, e divenne per me abituale guardare Televideo ogni mezz'ora dalle 8 alle 22.

    Nei miei primi anni la mia primaria fonte di informazione fu Sky Meteo 24, oltre al mitico Caroselli nella rubrica pomeridiana, che sanciva la mia pausa studio e la merenda.
    Devo a Sky Meteo molto dei miei primi anni di passione, come la conoscenza del clima del mondo, e ricordo che c'era persino una rubrica ogni ora nel primo pomeriggio che mostrava gli estremi di ogni stazione meteorologica italiana. Un pomeriggio, tornato a casa, erano le 13:42 credo, comparve una scheda informativa su Brindisi, e così venni a scoprire il suo record di minima (-6,4°) nel 1979. Non appena lessi -6° ricordo che festeggiai come se l'Italia avesse vinto il mondiale , considerate che abitando al Sud non avevo nemmeno idea se fossi mai arrivato a -2°. Ero alle prime armi, e non usavo ancora Internet nel 2006.


    La passione è poi evoluta ovviamente, e l'ho trasmessa anche a mio fratello (anche se non la coltiva come me, lui è appassionato ma non è una passione che lo travolge come nel mio caso, ma più un interesse misto a fascino). Data fondamentale, in proposito, fu il 24 Luglio 2007, la data dei 44°. Ma questa è un'altra storia, quella di quando probabilmente gettai il seme della passione in mio fratello.
    Ma se giovanissimo Burian, be penso che per la maggior parte dei meteo appassionati la scintilla sia scoccata in un'occasione di un'evento vissuto da bambini, personalmente l'evento che mi colpi logicamente positivamente, fu quello del lontano Marzo 71, le conseguenze di quell'evento sono state che ho passato anni ed anni alla finestra di casa logicamente in Inverno a scrutare il cielo e seguire le previsioni del tempo del Colonnello Bernacca ed ho dovuto aspettare ben 14 anni per rivedere una nevicata del genere, Gennaio 85

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  8. #8
    Burrasca forte L'avatar di Ivan 72
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    Predefinito Re: Passione Meteorologia: cos'è?

    Citazione Originariamente Scritto da glozzi Visualizza Messaggio
    Ma se giovanissimo Burian, be penso che per la maggior parte dei meteo appassionati la scintilla sia scoccata in un'occasione di un'evento vissuto da bambini, personalmente l'evento che mi colpi logicamente positivamente, fu quello del lontano Marzo 71, le conseguenze di quell'evento sono state che ho passato anni ed anni alla finestra di casa logicamente in Inverno a scrutare il cielo e seguire le previsioni del tempo del Colonnello Bernacca ed ho dovuto aspettare ben 14 anni per rivedere una nevicata del genere, Gennaio 85

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    Marzo 1971 infatti fu rinviato il derby a Roma per neve, era un anno e mezzo prima che io nascessi.
    Nato a Roma, trasferito da Roma zona Garbatella a L'Aquila Roio Piano il 17/12/2011. Min assoluta L'Aquila Roio Piano-Piana di Roio 770 metri slm -24,2° il 15/02/2012 e Roma Ciampino -11° il 12/01/1985.

  9. #9
    Burrasca L'avatar di Corry
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    Predefinito Re: Passione Meteorologia: cos'è?

    Ovviamente questo forum è stato fondamentale. Più che altro per farmi capire che non ne sapevo un cazzo quando invece pensavo di essere un esperto .
    Ricordo, credo nel 2001/2, dopo aver installato il velocissimo modem isdn , trovai questo “coso” dove dei ragazzini, quasi tutti molto più intelligenti della media, parlavano quasi solo di meteorologia . Probabilmente avevano qualche problema
    Allora, per sicurezza, li seguii per due o tre anni prima di decidere di iscrivermi…
    Progetto fantasioso…

  10. #10
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    Predefinito Re: Passione Meteorologia: cos'è?

    Un po' di amarcord, per quelli che hanno una certa età.

    Ok "che tempo fa" dopo l'almanacco del giorno dopo e prima del telegiornale la sera, ma qualcuno ricorda l'appuntamento mattutino con le varie presentatrici rai?

    Lo guardavo solo quando non si andava a scuola, in particolare quando le scuole erano chiuse per neve.

    Aveva quella sigletta inconfondibile.
    Niente di particolare nella spiegazione, leggevano un bollettino
    Ma dopo le minime in Italia ti cantavano le MINIME ALL'ESTERO!
    Impazzivo quando vedevo certe cifre, -10, -12- 15- -18 e poi Mosca, -25!



    Ricordo una grafica diversa, a due colonne. Se qualcuno trova qualche puntata la postasse.

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