Il punto è che non credo sia meglio, perchè nemmeno l'osservatorio cittadino è un ambiente sempre rimasto uguale a sè stesso. Ci sono studi che mostrano come l'effetto isola di calore sia maggiore all'aumentare della distanza dalle campagne, e se una stazione nel 1800 era posta a 1 km dalle campagne se non meno mentre oggi si trova a 5 km questo cambia significativamente. Un aeroporto risente meno, a mio parere, di tale effetto perchè l'ambiente pseudo-naturale in cui si colloca (posto che comunque la maggioranza degli aeroporti si ritrova già di suo con un lato che guarda ieri come oggi le campagne) stempera l'effetto isola di calore se non lo annulla.
Poi, ovviamente, la mia non vuole essere un rigetto di qualunque stazione cittadina storica, anzi, però invito a non fare l'errore di pensare "è da sempre in città = nessuna modifica nel corso dei decenni".
Le regole WMO, poi, so benissimo non essere così stringenti, ma resta comunque che le condizioni ideali siano quelle, non credo sia contestabile. L'aeroporto è dunque l'ambiente migliore. Il fatto che i dati meteorologici vengano dunque maltrattati non è colpa dell'aeroporto, ma degli uomini che lo gestiscono.
Paradossalmente, sotto questo punto di vista, preferivo la gestione AM dei dati meteorologici nazionali, su un lato ideale, perchè nelle sue regole costituive l'AM ha la misurazione dei dati meteorologici non per fini aeronautici ma fine a sè stessa, a scopo scientifico. Nessun altro ente civile, ad oggi, ha questo fine.
Che poi l'AM stessa abbia maltrattato i dati meteorologici è un altro conto, ma era ed è ad oggi l'unico ente, al di fuori di associazioni di appassionati quali Meteonetwork, che raccoglie i dati meteorologici per fini puramente scientifici.
La mia affermazione era chiaramente riferita al nostro ambiente, la tua obiezione ha senso e ne ero perfettamente consapevole, ma pensando all'Europa direi che non ci sono problemi di alcun tipo a trovare condizioni naturali che rispecchino gli standard ideali WMO.
Laddove non sia possibile, ovviamente, non ha senso installare un prato erboso: è chiaro che il luogo deve rispecchiare le caratteristiche dell'ambiente ove si colloca, e in un deserto il suolo è sabbioso come in Antartide è ghiacciato, quindi si misurerà lì sopra.
Evidenzio, a proposito delle misurazioni urbane, questo paragrafo di quello che hai linkato:
E qui rientriamo in quel che dicevo: le misurazioni urbane, anche storiche, saranno sempre inevitabilmente affette da un grado di "finzione" nei dati, e il motivo è questo, perchè misurano condizioni che si trovano sul tetto degli edifici, non al suolo.Temperature observations on the top of buildings are of doubtful significance and use because of the variable vertical temperature gradient and the effect of the building itself on the temperature distribution.
Ma quello nessuno lo mette in dubbio, però quel che dico è che misuravano le condizioni sul tetto degli edifici pure nel 1800 quindi avranno pure una "finzione" nei dati ma quella rimane uguale a se stessa, certo a patto siano rimaste sempre lì eh, che abbiamo pure casi in cui ad un certo punto hanno avuto la brillante idea di spostare i sensori dalla torretta al giardino al suolo mandando in malora la continuità, tipo al Collegio Alberoni a Piacenza.
A volte comunque io mi domando se abbia senso cercare di eliminare gli effetti dell'urbanizzazione dai dati, dopotutto la stragrande maggioranza delle persone vive in città, non su suolo erboso in capagna e le temperature che "subisce" son quelle misurate in città, e specie di notte le differenze son notevoli e le minime misurate in aperta campagna diventano più una curiosità statistica che un dato utile alla comunità.
A latere, sul maltrattamento dei dati aeroportuali la colpa comunque è quasi sempre dell'ENAV anche se molti la danno all'AM visto che certe porcate che si vedono son spesso in stazioni gestite da loro, al massimo l'AM è "colpevole" di aver via via ceduto in gestione sempre più stazioni a loro.
Database dei record in Toscana: http://climaintoscana.altervista.org/
Record assoluti: +43,1°C ad Antella il 06/08/2003; -26,0°C a Firenzuola l'08/01/1985.
Ovviamente, ciò non toglie tuttavia che a mio parere le misurazioni in aeroporto sono qualitativamente superiori a quelle in città.
Eliminare gli effetti serve ad omogeneizzare i dati al fine di usarli a fini scientifici, non si può altrimenti dedurre il reale trend di fondo del GW. Le misurazioni in aeroporto e in terreno erboso, secondo gli standard OMM, permette alla radice di prevenire quest'operazione di aggiustamento che comunque resta sempre un'ulteriore interpolazione dei dati che presenta una percentuale di errore. Evitarlo significherebbe avere un fattore in meno da correggere per l'utilizzo scientifico.A volte comunque io mi domando se abbia senso cercare di eliminare gli effetti dell'urbanizzazione dai dati, dopotutto la stragrande maggioranza delle persone vive in città, non su suolo erboso in capagna e le temperature che "subisce" son quelle misurate in città, e specie di notte le differenze son notevoli e le minime misurate in aperta campagna diventano più una curiosità statistica che un dato utile alla comunità.
Purtroppo non è colpa di AM del tutto di quanto successo, la gestione degli aeroporti passa sempre più (giustamente) in mano civile e quindi lo stesso fanno le misurazioni meteorologiche che servono anche a fini aeronautici.A latere, sul maltrattamento dei dati aeroportuali la colpa comunque è quasi sempre dell'ENAV anche se molti la danno all'AM visto che certe porcate che si vedono son spesso in stazioni gestite da loro, al massimo l'AM è "colpevole" di aver via via ceduto in gestione sempre più stazioni a loro.
Concordo che spesso è comunque l'ENAV la causa di molti maltrattamenti, sebbene l'AM non sia scevra di grossolani errori.
A mio parere servirebbe un ente in Italia che verifichi e controlli i dati meteorologici, perchè questi non servono soltanto a fini aeronautici ma scientifici, ed è necessario che gli aeroporti mantengano quanto più omogenea possibile la loro serie visto che in principio furono scelti come punti di misurazione ideali per l'OMM. Alla fin fine basterebbe installare più stazini meteorologiche in aeroporto: una nella sede d'origine, le altre in altri punti strategici. Viene già fatto per controllare il windshear con gli anemometri, non sarebbe un costo eccessivo farlo anche per le temperature se proprio...
Non credo proprio che essere su terreno erboso in aeroporto permetta di evitare qualsiasi omogeneizzazione per eliminare "rumori" dalle serie se si vuol vedere solo il reale trend di fondo scevro da ogni influenza dell'urbanizzazione, specie nei casi che citavo all'inizio degli aeroporti che in origine erano praticamente in aperta campagna e sono stati via via inglobati nel tessuto cittadino immagino serva un lavoro assai massiccio in questo senso.
Tra l'altro cercando un po' vedo che ci sono studi che dimostrano che la costruzione stessa di un aeroporto e il suo utilizzo va a modificare il clima dell'area e pure nei dintorni, vedi per esempio questo sull'aeroporto di Daxing di recente costruzione in Cina su aree precedentemente non antropizzate in cui si parla di una fascia di inquinamento termico di ben 7,5 km dall'aeroporto con effetti minori fino a 9,5: Spatial and temporal analysis of the increasing effects of large-scale infrastructure construction on the surface urban heat island - ScienceDirect
Database dei record in Toscana: http://climaintoscana.altervista.org/
Record assoluti: +43,1°C ad Antella il 06/08/2003; -26,0°C a Firenzuola l'08/01/1985.
è l'aeroporto di pechino occupa 47Km2... è proprio l'aeroporto che è grosso e sono cambiate anche altre cose intorno; nel 2014 mostrano che non ci sono sostanziali differenze in un raggio di 5 e di 9.5Km dopo la costruzione l'aumento dell'uhi che stimano è di circa 0.2 in un raggio di 5km(praticamente entro l'aeroporto in molti punti) e decresce spostandosi verso l'esterno (dove sono anche cambiate le costruzioni però) di 0.05 da 5 a 7.5km e di 0.015 da 7.5km a 9.5km, poca cosa.
le stime sono temperature di skin non a 2m.
Ultima modifica di elz; 05/08/2023 alle 20:10
Gli effetti dell'urbanizzazione, come già detto, sono nettamente minori in aeroporto perchè è un ambiente pseudonaturale. Il fatto stesso di essere un vasto spazio privo di urbanizzazione attutisce l'effetto isola di calore. Ne risentirà in parte, ma come avviene in un parco in mezzo alla città a maggior ragione in uno spazio molto più vasto rispetto ad un parco l'effetto sarà fortemente stemperato.
Ogni atto umano sull'ambiente modifica il clima dell'area. Probabilmente la nostra intera Italia aveva un tempo foreste invece di sterminate campagne coltivate, e ciò determinava massime più basse e minime più alte.Tra l'altro cercando un po' vedo che ci sono studi che dimostrano che la costruzione stessa di un aeroporto e il suo utilizzo va a modificare il clima dell'area e pure nei dintorni, vedi per esempio questo sull'aeroporto di Daxing di recente costruzione in Cina su aree precedentemente non antropizzate in cui si parla di una fascia di inquinamento termico di ben 7,5 km dall'aeroporto con effetti minori fino a 9,5: Spatial and temporal analysis of the increasing effects of large-scale infrastructure construction on the surface urban heat island - ScienceDirect
Potremmo ribattezzarlo "principio di indeterminazione del clima", mutuandolo da quello di Heisenberg della fisica quantistica: così come non è possibile conoscere lo stato di una particella subatomica perchè lo stesso atto di osservazione sperimentale lo modifica, allo stesso identico modo non è possibile conoscere lo stato reale del clima di un'area perchè lo stesso atto di osservazione umana modifica il clima.
Forse solo nei deserti, o su praterie, o su distese di ghiaccio, che sono così da prima dell'arrivo umano, le cose sono differenti.
Ad ogni modo, se ho ben capito lo studio (lo sottolineo), le temperature medie sono aumentate di circa +0,2° nel raggio dell'aeroporto e +0,15° dopo i 2,5 km dall'aeroporto:
Considerando che l'aeroporto di Pechino è un ecomostro con un piazzale asfaltato pari a 5,6 km quadrati circa di area (e non è nemmeno l'intero aeroporto), direi che sia un caso particolare ed estremo.
Tanto per fare un esempio, Milano Malpensa ha un piazzale di solo asfalto di 1,9 km2 ma è uno dei più grandi e trafficati aeroporti al mondo; un piccolo aeroporto come quello di Brindisi ha un piazzale di 0,1 km2.
E infatti io ho iniziato proprio per questo, conoscere il meteo e specialmente le temperature a casa mia, in mezzo ai palazzi, con confronto con le altre stazioni.
Fontanarossa del resto non è rappresentativa delle temperature cittadine, specialmente le minime che sono sistematicamente inferiori a quelle della città.
Per il passato però trovo solo quelle.
Ribadisco comunque che secondo una direttiva europea, recepita nella legislazione italiana (ne avevo scritto prima proprio qui), tutti i dati raccolti con soldi pubblici sono pubblici per cui non dovremmo pagare per avere i dati delle stazioni gestite dalle amministrazioni pubbliche.
Questo perché quei dati sono già stati pagati con le nostre tasse.
Per i dati del passato prova a guardare sugli annali, sinceramente per la Sicilia non ho mai guardato ma immagino che una città grande come Catania avesse almeno una stazione cittadina dell'Idrografico.
Database dei record in Toscana: http://climaintoscana.altervista.org/
Record assoluti: +43,1°C ad Antella il 06/08/2003; -26,0°C a Firenzuola l'08/01/1985.
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