Pluviometria- Ottobre 2023 ha chiuso con 58,2 mm (-20,8% dalla 81/10), dei quali però ben 45 (il 77%) sono caduti nella sola giornata del 21 Ottobre, 40 mm (il 69%) in meno di un paio d'ore per un ennesimo temporale autorigenerante estremamente violento.
Solo 4 giorni con precipitazioni segnalate, 3 dei quali con accumulo. 0,2 mm di condensa la notte del 27.
La questione dell'autorigenerante merita un proprio approfondimento: si è trattato del quarto autorigenerante dell'anno dopo quelli della notte di Pasquetta, di domenica 16 Aprile e del 15 Giugno. Di questi, i più intensi son stati quelli del 16/4, 15/6 e 21/10, che hanno cumulato assieme un totale di ben 200 mm in meno di 6 h (2 h e mezza per i temporali del 16/4 e 15/6, 1 h e mezza per il 21/10), 108 dei quali nell'evento del 15/6. Alla data del 31 Ottobre, quasi il 40% della pioggia annuale era ascrivibile a quei solo eventi durati nel complesso 6 h circa.
Dall'analisi degli archivi risulta che mai prima del 2023 era successo che 3 giorni nei primi 10 mesi dell'anno totalizzassero oltre 200 mm: è record per il maggior quantitativo di pioggia caduta su 3 gg da Gennaio ad Ottobre dal 1951, superando il precedente primato di oltre +40 mm!
Qui la cronaca dell'autorigenerante subito dopo la sua conclusione:
https://forum.meteonetwork.it/nowcas...post1061745851
La pioggia del 16 Ottobre mette fine ad un lungo periodo siccitoso durato nel complesso 4 mesi esatti, da quel 17 Giugno che vide 8 mm il giorno successivo all'autorigenerante più estremo dell'ultimo secolo con 109 mm precipitati all'aeroporto.
Stride fortemente la dissonanza tra quell'accumulo senza precedenti in appena 2 h e mezza e quello invece molto scarso dei successivi 4 mesi: ciò che il 16 Giugno era precipitato in meno di 20 minuti ha richiesto infatti un tempo oltre 8500 volte superiore (!!!) per cadere nei mesi successivi. Dal 18 Giugno al 15 Ottobre, infatti, il totale precipitato è stato meno di 13 mm, dei quali 11 mm nel temporale della mezzanotte del 24 Settembre. Escludendo quell'episodio, nei restanti 117 giorni sono caduti appena 1,6 mm, tutti peraltro il 5 Agosto.
In sintesi, nei 118 gg tra 18 Giugno e 15 Ottobre ha piovuto solo due giorni (il 2% del totale), con il 90% della pioggia in 1 h circa a cavallo tra 23 e 24 Settembre.
13 mm è appena superiore al quantitativo medio di Luglio (11 mm circa), mese che peraltro nel 2023 non ha visto cadere che sparute gocce di pioggia portate dal vento alle 2 di notte del 26.
Nonostante sia notevole aver misurato appena 13 mm in 4 mesi, non è l'unico caso:
- dal 21/5 al 3/10/1961 (136 gg) caddero appena 11,5 mm di pioggia
- dal 6/5 al 12/10/1962 (159 gg) caddero solo 14,3 mm di pioggia
- dall'8/5 al 5/9/1965 (120 gg) caddero 13 mm di pioggia, e furono 19 mm fino al 12/10 (157 gg)!
- dal 13/5 al 1/9/1971 (119 gg) caddero appena 14,2 mm
- dal 31/5 al 15/10/1985 (138 gg) caddero 14 mm, 15.4 mm dal 10/5 (159 gg)
- dal 15/5 al 4/9/1993 (112 gg) caddero solo 4,9 mm (!!!)
- dall'11/5 al 18/9/1994 (130 gg) caddero 14 mm
- dal 16/5 al 5/10/2021 (142 gg) caddero 15 mm
La lunga fase siccitosa di questi 4 mesi non è dunque senza precedente in 70 anni, l'ultima risale a soli due anni fa. In elenco tutti gli episodi con meno di 15 mm su almeno 4 mesi dal 1951.
Ad ogni modo, è una magra consolazione: rientra pur sempre tra i 10 più duraturi episodi siccitosi intensi degli ultimi decenni, e rispetto ad essi esalta ancor di più perchè va a collocarsi in un anno che terminerà pluviometricamente sopra la media a causa dei vari autorigeneranti avuti, e di tutti quelli sopra solo il 1993 ebbe un epilogo analogo.
In nessun caso tra quelli però suona più forte il contrasto tra abbondanza e miseria che nel 2023, perchè paradossalmente ad inaugurare i 4 mesi "senza piogge" di quest'anno è stato niente meno che l'evento pluviometrico più estremo dell'ultimo secolo!
E così il 2023, anno che sul lato pluviometrico sembrerà a prima vista, dalla sola lettura dell'accumulo annuale, aver goduto di buona salute, passerà alla storia come l'anno più estremo della serie storica dal 1951, nel quale hanno convissuto contrasti pazzeschi tra sovrabbondanza (Aprile e Giugno record dal 1951) e penuria idrica, tra singoli istanti dove di acqua si è stati affogati e lunghissimi periodi in cui di acqua si è stati assetati.
Confronti e conclusioni
E' stato un Ottobre sensazionale, che ha infranto per l'ennesima volta quella sfera di vetro in cui sicuro avevo riposto le mie credenze climatologiche.
Da quando pronunciai queste parole, nel Dicembre 2022 (il primo della serie di mesi eccezionali dell'ultimo anno), sono praticamente caduti ben due mesi:
In verità, nè Luglio nè Ottobre hanno chiuso sopra i +4° dalla 81/10 a 850 hPa, però è un dato mancato di poco: Luglio chiuse a +3,8° mentre Ottobre è stato a +3,7°. Considerando che hanno superato i precedenti record di svariati decimi, e nel caso di Ottobre di +1°, poco cambia che la soglia dei +4° non sia stata raggiunta: probabilisticamente, queste anomalie sono infatti paragonabili se confrontati alla scarsa varianza dimostrata da questi mesi anche in quest'epoca.L'assenza di mesi con anomalie positive oltre i +4° dalla 81/10 da Maggio a Novembre colpisce in ogni caso, specialmente considerando il riscaldamento estivo.
Trovare una spiegazione è complesso: nel caso di Maggio si può ipotizzare che c'entri l'inversione di tendenza negli anni 2010; nel caso dell'estate il fatto che il riscaldamento fosse già iniziato negli anni 90, quindi che la media 1981-2010 parta già da una baseline elevata, inoltre è difficile avere isoterme a +4° dalla media per periodi di tempo molto lunghi perchè queste di solito giungono a seguito di affondi perturbati sull'ovest del Continente che non sono frequenti e soprattutto duraturi; nel caso di Settembre il fatto di essere ancora oggi molto variabile in ultima decade, che non si è scaldata nel corso dei decenni; nel caso di Ottobre per via della sua apparente resistenza al warming; nel caso di Novembre per la sua variabilità che impedisce prolungate fasi in folle sopra media (è accaduto comunque nel 2015, poi compensata decisamente dall'ultima decade).
Ai già citati si dovrebbe aggiungere Giugno 2022, che terminò a +3,9°.
La seconda certezza che è crollata riguarda la resistenza al GW di Ottobre stesso. L'anno scorso commentavo il successo del mese al suolo formulando queste spiegazioni:
Ebbene, molti di questi fattori che avevo citato come motivo di buona resa al suolo nel 2022 nonostante temperature in atmosfera vicine ai record (di allora) si sono verificati anche nel 2023, ma ciò non ha impedito di annientare la barriera del record anche al suolo.
In verità, due fattori sono stati disattesi:
- l'intera terza decade è trascorsa sotto ripetute ed intense (da riscrivere record decadali e persino mensili a tutte le quote come si è già analizzato) risalite d'aria calda da sud; l'anno scorso ci fu una sola risalita d'aria da meridione ma solo per un paio di giorni sempre in terza decade
- le masse d'aria sopraggiunte nelle prime due decadi, lo scorso anno, presentavano blande anomalie positive (a tratti nulle o persino negative) in bassa troposfera; quest'anno ciò non è stato affatto vero, con una colonna omogeneamente calda e non spezzata in strati ad andamento differente
E' proprio in questi due fattori che si consuma l'apparente smentita dell'intero apparato di spiegazioni che avevo formulato: in effetti, se si confrontano le medie a 850 hPa e al suolo tra 2022 e 2023, si scopre che entrambe differiscono quasi della stessa quantità.
OTTOBRE
2022
2023
Differenza
Suolo
19,1 20,7 +1,6 850 hPa
12,4 13,7 +1,3
Nel 2022 tra suolo e 850 hPa la differenza è stata di 6,7°. Nel 2023 è stata 7°.
Ad una media a 850 hPa nel 2023 pari a +1,3° quella del 2022 è corrisposto al suolo un incremento di +1,6°.
In altre parole, le spiegazioni che avevo già individuato e addotto nell'Ottobre 2019 e che avevo raffinato l'anno scorso sono state valide anche nell'Ottobre 2023: per quanto incredibile, anche se è stato stabilito l'Ottobre più caldo degli ultimi 70 anni, l'anomalia ottenuta è stata nettamente inferiore alle potenzialità deducibili dai valori in quota!
A dimostrazione di quanto ciò sia vero, basta confrontare i primi 20 giorni delle due decadi di Ottobre 2022 e 2023:
1-20 OTTOBRE Suolo 850 hPa 2022 18,95 11,2 2023 20,1 13,8 Differenza +1,15 +2,6
Si nota bene come a fronte di una media a 850 hPa nelle prime tre settimane di Ottobre nel 2023 quasi a +3° dal 2022, al suolo il 2023 è stato però solo +1.15° più caldo. Questo proprio perchè ha prevalso l'anticiclone, con regime di brezza o al massimo venti settentrionali che hanno inibito le risalite d'aria dai quadranti meridionali consentendo in questo modo al mare di esprimere in piena forza il suo effetto mitigatore, pur essendo molto più caldo del normale (a livelli record).
Questo disaccoppiamento tra quota e suolo si è completamente perso in ultima decade. Ripetendo lo stesso studio, si ottengono i seguenti risultati:
21-31 OTTOBRE Suolo 850 hPa 2022 19,4 14,5 2023 20,3 14,1 Differenza +0,9 -0,4
A 850 hPa la terza decade di Ottobre 2022 fu addirittura più calda (!!) della già estrema terza decade di quest'anno. Al suolo invece non c'è stato paragone: la terza decade del 2023 è stata 1° più calda.
Questo proprio perchè, diversamente dal 2022, quest'anno hanno predominato correnti da S/SSW, che non solo non risentono di effetto mitigatore del mare (se non quello indiretto dello Ionio), ma sono anche favonizzate esaltando le temperature già elevate per antonomasia vista la provenienza della massa d'aria.
In conclusione, tutti i fattori che hanno aiutato Brindisi nel 2019 e nel 2022 ad evitare che isoterme eccezionali in atmosfera si traducessero al suolo in altrettanti valori eccezionali hanno funzionato e lavorato a pieno regime anche quest'anno. Non è stato sufficiente però, semplicemente perchè l'entità delle anomalie è stata tale che era praticamente impossibile stemperarle ulteriormente.
A dimostrazione di ciò, ipotizzando che al suolo anche la terza decade si fosse comportata analogamente alle prime due e come la rispettiva del 2022 (regime di brezza prevalente, anzichè costante flusso caldo da SSW) visto che a 850 hPa l'andamento è stato simile (anzi è stata anche più calda), il mese di Ottobre avrebbe comunque chiuso con una media di 20.3°, appena -0.4° dalla media effettivamente registrata nel 2023. Il record, dunque, sarebbe stato comunque agguantato (ricordo che spettava all'Ottobre 2004, con 20.4° di media), ed eppure si sarebbe forse riusciti a restare un pelo al di sotto, a ulteriore dimostrazione di quanto quei fattori funzionino egregiamente nello smorzare la portata della massa d'aria in quota.
Resta da chiedersi cosa sarebbe potuto essere del mese se anzichè un regime anticiclonico nella prima metà si fosse avuto lo stesso pattern dell'ultima decade. La risposta è davvero spaventosa, perchè azzardando qualche calcolo ne uscirebbe un Ottobre stimato a +3,2° dalla 81/10, vale a dire con una media grezza di 21,9° ovvero +1,2° dal 2023. Praticamente un normale Giugno o Settembre della seconda metà del Novecento.
Con Ottobre crolla anche l'ultimo mese mito, l'ultimo baluardo di resistenza al GW che sembrava riuscire ancora a reggere dopo la rovinosa disfatta di Dicembre dal 2019, disfatta il cui apice è arrivato nel 2022.
A seguito di questi due mesi nulla è più come prima: era da 20 anni esatti che non si verificavano a Brindisi due mensilità record di caldo in meno di un anno, dalla famosa estate 2003 quando tutti i mesi risultarono da record.
E' la prima volta dunque da due decenni che la classica bilancia tra mesi caldi e mesi freschi a Brindisi inizia a perdere il suo già precario equilibrio, un segnale minaccioso che il quadriennio 2000-2003, che vide le annate più calde dal 1951 per eccezionali configurazioni penalizzanti in un'epoca climatica globale assolutamente immatura, inizia a veder scricchiolare il suo primato. 20 anni di GW, in effetti, sono fin troppi, ed è un vero e proprio miracolo che anche il 2023 vedrà sopravvivere come anni più caldi il 2001 e il 1994 al suolo.
Con un mondo sempre più caldo che fissa la baseline anche a livello locale su valori più elevati rispetto ai decenni scorsi, persino nelle località più resistenti al trend non si potrà sfuggire ancora a lungo: è solo questione di tempo. Ed il tempo, lo si sa, è galantuomo.
Ultima modifica di burian br; 30/11/2023 alle 04:32
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