Influenza dell'urbanizzazione sul riscaldamento globale

[simo89]

Non so se è la sezione giusta oppure no, ad ogni modo la posto qua in stanza principale.

Esistono studi che provano a quantificare l'influenza che l'espansione dei centri abitati ha avuto sulla rilevazione delle temperature, a livello globale?

Perchè soprattutto per le stazioni in città, grosse città, è evidente persino dal satellite l'influenza dell'isola di calore sulle temperature, quindi istintivamente si sarebbe portati a pensare che l'espansione dei centri cittadini e delle metropoli abbia un ruolo importante nell'aumento delle temperature registrate.
Quello che però spesso, secondo me, non viene tenuto in considerazione è il fatto che fino all'800-inizio 900 i principali centri di rilevazione delle temperature erano situati nei centri delle città, non in campagna, quindi il confronto corretto da fare sarebbe: stazione di campagna dell'800 con stazione di campagna attuale, o stazione di città dell'800 con stazione di città attuale.

Anche perchè, a livello globale, la superficie occupata dalle città sul totale della superficie terrestre penso non superi il 3-4% a star larghi, quindi non credo che l'aumento della superficie cementata e/o asfaltata, globalmente, dia un contributo significativo all'aumento di temperatura. Potrà darlo localmente, dove stazioni di campagna sono state inglobate dalle città, ma non in generale.

Cosa ne sapete/pensate? Avete qualche studio da citare?

[elz]

circa 0 nei dataset globali che sono fatti apposta, ci sono ricostruzioni in cui si usano solo le stazioni sicuramente rurali(quelle che sono sotto la soglia di rilevazione delle luci notturne da satellite) ed hanno lo stesso trend, il riscaldamento delle aree di terra è compatibile con quello dell'oceano amplificato di un fattore 1.6/1.7, l'influenza è grossa se si passa da rurale a urbano ma questo porta ad un salto in su che avviene in tempi diversi nelle diverse stazioni e quindi viene corretto. Il calore rilasciato dalle atività umane è un forcing non irrilevante a livello regionale ma è piccolo su scala globale.

[Dagur]

L`influenza sul GW non saprei, di certo pero`influisce in maniera drastica la vita quotidiana.

Nelle zone urbanizzate delle grandi citta` il clima e`totalmente differente da quello dei sobborghi con piu`verde, e completamente imparagonabile e quello delle zone rurali. Sopratutto nella fase piu`importante della giornata per l`essere umano-la notte con il riposo psicofisico. Le temperature minime tra zone urbane/rurali possono arrivare fino ai 9 gradi di differenza, sperimentato l`estate scorsa a Budapest. In centro citta`alle 2:00 del mattino +29 gradi, in mezzo ai campi periferici SW del Felsotag invece +20. Sono cca. 8km di distanza ma climaticamente sembrava di andare su 800m di quota tale fu`la differenza.

In estate spesso notavo simili cose nel Milanese: Brera con valori assurdi, mentre 8-10km piu`a sud valori di 6-8 gradi in meno.

Lubiana idem quando vado. Centrocitta` Bezigrad dove c`e` la stazione spesso 5-7 gradi in piu`di minima dalla periferia in mezzo al verde.

Per questo sta diventando veramente interessante seguire le dinamiche della temperatura nelle grandi citta`, sopratutto le minime. Perche`ci sono 2 persone che in tutti gli effetti vivono nella stessa citta`, in case simili, su altitudine simile, morfologia simile....insomma, tutto uguale praticamente. Solamente che uno vive in una zona urbana piena di asfalto ed un altro in mezzo ai campi. Poi vedi le minime se sembra che uno stia a Catania e l`altro a Trento

Insomma...w il verde, la natura e le minime vivibili.

[giorgio1940]

E' dal 1.1.1955 che registro su quaderni le temperature.
Fino ai primi anni 70' qui a casa era campagna, la città(Rimini) era a due km.
Da una trentina d'anni l'urbanizzazione i ha fagocitato con cemento e catrame.
Oltre al GW anche l'urbanizzazione ha detto la sua.
ricordo le "galaverne" a casa mia, e nulla nei parchi cittadini. Così come il gelo nelle pozzanghere.

[burian br]

Non so se è la sezione giusta oppure no, ad ogni modo la posto qua in stanza principale.

Esistono studi che provano a quantificare l'influenza che l'espansione dei centri abitati ha avuto sulla rilevazione delle temperature, a livello globale?

Perchè soprattutto per le stazioni in città, grosse città, è evidente persino dal satellite l'influenza dell'isola di calore sulle temperature, quindi istintivamente si sarebbe portati a pensare che l'espansione dei centri cittadini e delle metropoli abbia un ruolo importante nell'aumento delle temperature registrate.
Quello che però spesso, secondo me, non viene tenuto in considerazione è il fatto che fino all'800-inizio 900 i principali centri di rilevazione delle temperature erano situati nei centri delle città, non in campagna, quindi il confronto corretto da fare sarebbe: stazione di campagna dell'800 con stazione di campagna attuale, o stazione di città dell'800 con stazione di città attuale.

Anche perchè, a livello globale, la superficie occupata dalle città sul totale della superficie terrestre penso non superi il 3-4% a star larghi, quindi non credo che l'aumento della superficie cementata e/o asfaltata, globalmente, dia un contributo significativo all'aumento di temperatura. Potrà darlo localmente, dove stazioni di campagna sono state inglobate dalle città, ma non in generale.

Cosa ne sapete/pensate? Avete qualche studio da citare?

Direi quasi zero. Molti dati meteorologici vengono raccolti negli aeroporti da inizio 900, e l'aeroporto, anche se poi è stato inglobato dalla città, è comunque un ambiente pseudo-naturale pur essendo antropizzato, tale e quale ad un parco: non è natura, ma è creato dall'uomo. Date le sue dimensioni va da sè che l'effetto isola di calore urbano si stempera decisamente, specialmente quando ci sono inversioni termiche notturne. Un effetto potrebbe esserci nel caso di venti provenienti dalla città, tuttavia nel complesso non noto andamenti così differenti tra stazioni aeroportuali vicine alla città ed altre stazioni in campagna o in luoghi da sempre ben poco urbanizzati.
Quanto all'effetto di un aeroporto sul clima circostante, lessi uno studio sull'effetto che aveva provocato un aeroporto di Pechino nuovo di zecca col suo piazzale di 5 km x 2, un ecomostro: solo +0,2° nei dintorni dell'aeroporto a meno di 1 km dal piazzale, anche meno oltre il kilometro. Per aeroporti normali, dunque, la presenza di piazzali e piste asfaltate ha un effetto praticamente nullo sulla rilevazione delle temperature.

Dagli anni 70 abbiamo infine i satelliti, che stimano le temperature a 2 m con dei software basati su alcuni meccanismi fisici, e si nota pienamente il riscaldamento avvenuto negli ultimi 50 anni.

[DaniWes]

L'espansione urbana ha un impatto notevole sulle temperature locali, noto come "isola di calore urbana". Tuttavia, questo effetto è principalmente locale e non ha un grande impatto sul riscaldamento globale. Quando si analizzano le tendenze climatiche globali, è importante distinguere tra l'effetto locale dell'urbanizzazione e il riscaldamento globale causato principalmente dall'aumento dei gas serra nell'atmosfera.

[paolo zamparutti]

screenshot.jpg

per curiosità questa è la stazione meteo che ha subito il riscaldamento maggiore in friuli dal 1950

[gianni56]

in un territorio orograficamente chiuso coma la Pianura Padana è molto più rilevante che in altre aree, influisce sull'attività convettiva a mesoscala e influisce pure sulle inversioni invernali a livello del suolo, le nebbie tendono ad aderire meno al terreno e a formare bassi strati compatti tra i 100 e fino ai 400 mt in casi di prolungata stagnazione. In aumento la caratteristica piovigginosa ( anche con "neve chimica" in casi sempre meno frequenti) e la visibilità media al suolo migliora leggermente. Bisogna beccare la prima fase di avvezione nebbiosa, nella stretta fascia oraria in cui il cielo sereno riesce ad agire ancora sull'irraggiamento notturno, per avere il classico nebbione 3-5 mt, poi con l'aumentare dello spessore si va sui 20/30 mt orizzontali, per poi avere nebbia alta nei giorni successivi