Pagina 12 di 13 PrimaPrima ... 210111213 UltimaUltima
Risultati da 111 a 120 di 121
  1. #111
    Vento forte L'avatar di Andrea92
    Data Registrazione
    13/02/10
    Località
    Falcone (ME)
    Età
    33
    Messaggi
    3,484
    Menzionato
    58 Post(s)

    Predefinito Re: Dicembre 2023: anomalie termiche e pluviometriche

    Il resoconto del SIAS sulle piogge di Dicembre:


    "DICEMBRE 2023 COMPLETA IN SICILIA UN SECONDO SEMESTRE DELL'ANNO ECCEZIONALMENTE POVERO DI PIOGGE: DAL 1921 MAI COSÌ SCARSE NEL PERIODO LUGLIO-DICEMBRE"

    "Il mese di dicembre ha fatto registrare per il quarto mese consecutivo pesanti deficit negli accumuli pluviometrici, determinando una situazione per alcuni versi del tutto inedita, anche a confronto con i gravi periodi di siccità degli anni '70 e '80 e con quello del 2002.
    Secondo l'analisi delle serie degli Annali idrologici, mai infatti in Sicilia dal 1921 le precipitazioni erano state così scarse nel secondo semestre dell'anno, risultando, come media regionale, inferiori anche a quelle della grave siccità del 1977.
    Se attualmente il deficit non risulta così grave nei bilanci pluviometrici a medio termine, è solo grazie alle anomale piogge dei mesi di maggio e giugno, i cui eccessi tuttavia più che apportare benefici determinarono danni significativi a diverse colture.
    Sulla rete SIAS il mese di dicembre ha fatto registrare un accumulo medio regionale stimato in 30 mm, per effetto di sole tre perturbazioni degne di nota, oltre ad una serie numerosa di eventi poco significativi, legati per lo più al transito di masse d'aria blandamente instabili.
    Il numero medio di giorni piovosi è stato pari a 5, ampiamente variabili tra gli zero eventi registrati dalla stazione SIAS Agira (EN), raggiunta in qualche caso da piogge che non hanno raggiunto 1 mm giornaliero, e gli 11 giorni di Pantelleria, interessata tra l'altro dalla promettente depressione che il giorno 18 si è sviluppata soprattutto sullo Stretto di Sicilia, interessando poi solo marginalmente la terraferma.
    La fascia tirrenica ha goduto di un numero di giorni piovosi più elevato della media, in genere tra 6 e 9 giorni, mentre risultano penalizzate dagli eventi, in genere con soli 2-4 giorni piovosi, soprattutto le province di Agrigento, Enna e Caltanissetta.
    Tra le stazioni SIAS, il massimo accumulo mensile è stato registrato dalla stazione Naso (ME) con 130 mm in 8 giorni piovosi, mentre il massimo accumulo giornaliero è stato registrato il giorno 15 a Termini Imerese (PA) con 33 mm.
    Tutte le stazioni della rete SIAS, con la sola eccezione di Pantelleria, hanno registrato accumuli inferiori alla norma del periodo, con lo scarto percentuale più accentuato, -96%, presso la stazione Agira".

    413007875_863346835799491_5038463350678721520_n.jpg 413017572_863347172466124_3640856768777699970_n.jpg


    Davis Vantage Pro 2 - Installazione urbana su tetto

    ESTREMI ASSOLUTI
    (inizio raccolta dati 01-01-2010):

    Massima più alta: 46.1°C il 25-07-2023
    Minima più alta: 30.4°C il 25-07-2023
    Massima più bassa: 6.3°C il 07-01-2017
    Minima più bassa: 1.3°C il 07-01-2017
    Heat Index più alto: 49.5°C il 24-07-2023
    Windchill più basso: -5.3°C ​il 07-01-2017
    Dew Point più alto: 27.8°C il 22-07-2023
    Dew Point più basso: -8.8°C il 25-04-2013
    Accumulo maggiore in 24h: 91.2 mm il 13-10-2021
    Rain rate più alto: 225 mm/hr il 17-01-2025
    Livello pressione più alto: 1036.8 hPa il 17-03-2010
    Livello pressione più basso: 984.6 hPa il 23-03-2016
    Raffica di vento più forte: 119 km/h il 06-03-2013

  2. #112
    Burrasca L'avatar di basso_piave
    Data Registrazione
    08/05/09
    Località
    Silea/Roncade
    Età
    43
    Messaggi
    7,087
    Menzionato
    0 Post(s)

    Predefinito Re: Dicembre 2023: anomalie termiche e pluviometriche

    Dicembre per Roncade Arpav, confronto con la media 92/22

    T media 4,9°C +1,2°C salvati dall'inversione termica visto che la stazione è in aperta campagna

    T min media: 0,8°C +1°C, si viaggiava qualche decimo sotto zero fino a Natale, gli ultimi giorni sono stati deleteri.
    estremi -3/+7,1: come estremo inferiore sono dicembre 2022 ha fatto peggio...

    T max media: 10,7°C +2,1: è record per le massime. la quinta volta assieme a 2019,2013,2006 e 2004 che si registra la media delle massime superiore a 10°C
    estremi +4,3°C/15,5°C: niente record particolari o podi tra i record ma siamo appena fuori...

    pluviometria: 57 mm -20 mm dalla media

    dopo una buona partenza si è perso letteralmente per strada finendo dominato dal caldo..
    Credi alla neve solo sotto le 48 ore!!

  3. #113
    Vento teso
    Data Registrazione
    30/10/03
    Località
    Parma
    Messaggi
    1,638
    Menzionato
    10 Post(s)

    Predefinito Re: Dicembre 2023: anomalie termiche e pluviometriche

    Report di Dicembre, a cura di P.Fantini e S.Monica

    Prima decade del mese con temperature insolitamente più basse della norma, tanto che se ne contano, di decadi negative, solamente cinque in tutto l'anno, a fronte di trentuno più calde. Da metà mese le condizioni meteo sono radicalmente mutate causa l'ingombrante presenza dell'anticiclone atlantico che ha determinato tempo stabile e soleggiato quasi fino al termine dell'anno quando, proprio il 31, è arrivata finalmente un po' di pioggia.
    Il foehn dei giorni 22 e 23 ha regalato nuovi record di temperatura per dicembre, soprattutto sulla massima del giorno 23 che, con 23,4°, ha battuto i 21,0 del dicembre 1989; ma anche sulla minima (15,1) e sulla media (19,25) dello stesso giorno, che fanno del 23 dicembre il giorno più caldo in assoluto a livello invernale.
    Il valore della massima di 23,4 è anche il terzo più alto invernale stagionale dopo i 24,6 del 19 gennaio 2007 e i 23,7 del 23 febbraio 1918.
    1° dec: 4,9° (-0,8°)
    2° dec: 6,2° (+1,9°)
    3° dec: 10,5° (+6,6°) RECORD

    L'incredibile terza decade ha trascinato il mese al primo posto fra i più miti (media 7,3°) superando il dicembre 2019 (7,0°): la media giornaliera della temperatura massima con un valore di 10,4 si è attestata oltre la norma stagionale di +3,1° stabilendo il nuovo record assoluto avendo ritoccato i 9,8° del 2019; la media delle minime di 4,3° è stata "solamente" quarta a +2.3 (estrema minima di 0.2° il giorno 17).
    Da segnalare che in tutto in tutto il mese in città non abbiamo avuto un solo giorno di gelo: evento che ha un unico precedente nel dicembre 1868 quando però le misure erano effettuate in torre.

    Ancora una volta scarsissima la pioggia che, con i suoi 18 mm, ha accusato un deficit del 73%.


    Meteo Parma Provincia di Parma

  4. #114
    Vento forte L'avatar di appassionato_meteo
    Data Registrazione
    01/09/14
    Località
    Artegna (UD) 191 mslm
    Messaggi
    4,995
    Menzionato
    0 Post(s)

    Predefinito Re: Dicembre 2023: anomalie termiche e pluviometriche

    Ecco la parte finale di dicembre per la stazione Osmer di Udine S.Osvaldo:

    • Media minime 3.6°C, +3.8°C dalla media 1991/2020, estremi 0°C/7.1°C, quarto posto su 33 tra le più calde, quattro valori sopra i cinque gradi.
    • Media medie 7.3°C, +3.5°C dalla media, estremi 5.1°C/8.4°C, terzo posto fra le più calde.
    • Media massime 11.5°C, +3.3°C dalla media, estremi 9.5°C/13.5°C, secondo posto tra le più calde, nove valori sopra i dieci gradi.
    • Escursione termica giornaliera 7.8°C, -0.6°C dalla media, estremi 2.5°C/12.6°C, tredicesimo posto tra le più basse insieme al 1993.
    • Radiazione solare media 3269 KJ\mq, -655 dalla media, estremi 935/5993 KJ\mq, decimo posto tra le meno soleggiate.
    • Caduti 14.4 mm in un giorno.
    • Pressione media 1004.8 hPa, -1.5 hPa dalla media 1993/2020, estremi 989.6/1015 hPa, quattordicesimo posto su 31 tra le più basse.
    • Media ad 850 hPa 3.3°C, +3.2°C dalla media 1991/2020, estremi -1.7°C/11°C, sesto posto su 43 tra le più calde, tre valori negativi e sei sopra i cinque gradi (di cui due oltre i dieci).
    • Quota media ZT 2657 metri, +1031 dalla media, estremi 1802/3635 metri, quarto posto tra le più alte, cinque valori sotto i duemila metri e tredici sopra i 2500 (di cui sette oltre i tremila e tre oltre i 3500).

    Finale mensile sulla falsariga di quello del 2022.
    Alta pressione incontrastata sin quasi alla fine, con gran mitezza a tutte le quote ed una cappa di nubi e foschia su pianura e sulla costa; tempo quindi osceno ed indegno dell’inverno (mi riferisco alla mitezza e non all’inversione termica in sé).
    Rispetto all’anno scorso, le minime sono state più basse di 2.2°C, le medie più basse di un grado e le massime più alte di un grado; l’escursione termica è stata di tre gradi più elevata, il soleggiamento è stato di 1141 KJ\mq più alto e la pressione atmosferica è stata più bassa di 6.9 hPa.
    In quota la temperatura è stata di un grado più elevata e lo ZT è stato più alto di 62 metri.
    Oltre alla gran mitezza, la cappa di nubi ha portato inevitabilmente ad una bassa escursione termica e soleggiamento complessivi.
    Proprio il giorno di S.Silvestro è passata una perturbazione, ovviamente essa ha portato pioggia in pianura e sulla costa con gran mitezza.
    Ecco il riassunto mensile:

    • Media minime 1.8°C, +1.4°C dalla media 1991/2020, estremi -2.6°C/7.1°C, ottavo posto su 33 tra i più caldi insieme al 1997, dieci valori pari o inferiori allo zero e sei sopra i cinque.
    • Media medie 6.1°C, +1.5°C dalla media, estremi 1.7°C/10.9°C, quinto posto tra i più caldi insieme al 2014, dieci valori sotto i cinque gradi ed uno sopra i dieci.
    • Media massime 11.3°C, +2.2°C dalla media, estremi 4.9°C/15.6°C, secondo posto tra i più caldi insieme al 2004, un valore sotto i cinque gradi e venti sopra i dieci (di cui tre oltre i quindici).
    • Escursione termica giornaliera 9.5°C, +0.8°C dalla media, estremi 2.5°C/16.7°C, dodicesimo posto tra le più alte.
    • Radiazione solare media 4056 KJ\mq, +62 dalla media, estremi 301/7326 KJ\mq, dodicesimo posto tra i più soleggiati.
    • Caduti 99.7 mm, -16.1 mm (-13.9%) dalla media, sedicesimo posto tra i più secchi; cinque giorni piovosi, -2 dalla media, ottavo valore più basso insieme al 1994, 2007 e 2021.
    • Pressione media 1005.5 hPa, -1.2 hPa dalla media 1993/2020, estremi 986/1027 hPa, quindicesimo posto tra le più basse insieme al 2003.
    • Media ad 850 hPa 2.7°C, +2.3°C dalla media 1991/2020, estremi -5.1°C/11.2°C, sesto posto su 43 tra i più caldi, diciotto valori negativi (di cui appena uno sotto i -5°C) e quattordici sopra i cinque gradi (di cui quattro sopra i dieci).
    • Quota media ZT 2169 metri, +472 dalla media, estremi 475/3635 metri, quinto posto tra le più alte, sedici valori sotto i 1500 metri (di cui sei inferiori a mille ed uno sotto i 500) e 34 sopra i duemila (di cui dodici sopra i tremila e tre oltre i 3500).

    Dicembre è stato complessivamente piuttosto caldo a tutte le quote e con ZT elevato.
    Esso ha portato le cose più interessanti all’inizio, ossia qualche giorno di freddo moderato ed un po' di nevischio sparso in pianura; la prima decade è stata un po' sottomedia e con ZT discretamente basso, in quota abbiamo avuto vari valori negativi e lo ZT è stato spesso inferiore ai 1500 metri.
    Per il resto dicembre è stato davvero pessimo: inizialmente c’è stata una libecciata con quota neve elevatissima (2500 metri!), la seconda decade è stata caldissima in quota (eguagliata la media record del 2015) con ZT molto elevato ed alcune temperature massime perfino superiori ai 15 gradi, la terza è stata molto calda a tutte le quote ma con una cappa di nubi e foschia che ha avvolto la pianura e la costa per vari giorni.
    Anche il 2022 era stato piuttosto mite: rispetto all’anno scorso, le minime sono state di due gradi più basse, le medie di sette decimi mentre le massime più elevate di 1.7°C, la temperatura in quota è stata di 1.7°C più elevata e lo zero termico di 165 metri più alto.
    Questo dicembre ha superato la media di 6 gradi; gli altri dicembri che hanno raggiunto o superato tale soglia sono il 2022, 2006, 2019, 2000, 2014 e 2002.
    I mesi invernali che hanno raggiunto o superato tale limite sono 19 su 97 totali: sette dicembri, tre gennai (2014, 2007 e 2023) e nove febbrai (2014, 2007, 2020, 2016, 2021, 1998, 2017, 2022 e 2019) con il febbraio 2014 primatista assoluto (7.7°C), questo dicembre è quindicesimo assoluto tra tutti i mesi invernali.
    La media delle temperature massime è stata superiore ai dieci gradi; i dicembri che hanno raggiunto o superato questo limite sono otto (2016, 2023, 2004, 2013, 2006, 2019, 2015 e 2003).
    Questo dicembre è all’ottavo posto assoluto tra tutti i mesi invernali, in compagnia anche del febbraio 2021; i mesi invernali che hanno avuto la media delle massime in doppia cifra sono 31, di cui otto dicembri, cinque gennai (2020, 2018, 2015, 2014 e 2007) e ben 18 febbrai (1998, 2019, 2007, 2020, 2022, 2014, 2021, 2001, 2023, 2011, 2015, 2000, 2017, 2016, 1997, 1993 e 2008) con il 1998 primatista assoluto (13.6°C)
    La temperatura media ad 850 hPa ha avvicinato i tre gradi, i dicembri che hanno avvicinato o superato questo limite sono pochi (2015, 2016, 2013, 1985, 2006, 2023 e 1987).
    I mesi invernali che hanno raggiunto o superato tale limite sono al momento nove: cinque dicembri (2015, 2016, 2013, 1985 e 2006), il gennaio 1983 e tre febbrai (1998, 2019 e 1990) con il dicembre 2015 primatista assoluto (ben 4.7°C di media).
    Al momento dicembre si colloca al decimo posto su 128 mesi invernali.
    Riguardo lo zero termico, dicembre ha superato la media di duemila metri: è la nona volta che accade per questo mese, i precedenti sono il 2015, 2006, 2016, 1985, 2013, 1987, 2022 e 2019.
    I mesi invernali che hanno superato tale limite sono al momento 19, a quelli elencati vanno aggiunti cinque gennai (2020, 1983, 2007, 1989 e 1993) e febbrai (1998, 1990, 2020, 2021 e 2019) con il dicembre 2015 primatista assoluto (ben 2827 metri); questo dicembre al momento è nono tra tutti i mesi invernali.
    Come vedremo fra poco, un dicembre così pessimo non è affatto isolato.
    A partire dal 2013 questo mese è decisamente peggiorato, i mesi freddi sono quasi scomparsi come pure le ondate fredde decise, ora il freddo è quasi sempre debole/moderato e di passaggio.
    Basti pensare che le giornate con temperatura minima inferiore a -5°C e media negativa sono quasi sparite, che le massime in doppia cifra sono vistosamente aumentate di numero, che ad 850 hPa si fa una gran fatica a scendere sotto i -5°C/-6°C anche a fine mese e che lo ZT non raggiunge più il suolo in dicembre da fine 2014 (e quella è stata l’ultima volta in cui la temperatura ad 850 hPa ha raggiunto valori decisamente bassi durante dicembre, quasi -10°C).
    Ogni tanto ci sono ancora delle nevicate in pianura, ma esse sono quasi sempre deboli anche perché si parte quasi sempre da condizioni al limite (proprio perché mancano ondate fredde decise).

    Ora metto il grafico delle temperature minime:

    Distribuzione_TMin.jpg Decenni_TMin.png

    Le temperature minime sono rimaste praticamente stabili, passando da 0.4°C a 0.3°C ed ora sono a 0.5°C; anche gennaio è cambiato pochissimo (0.4°C, 0.3°C e 0.5°C), invece febbraio è salito di 1.7°C (-0.8°C, 0.0°C ed ora è a 0.9°C).
    Il numero di temperature minime nel corso dei decenni è rimasto praticamente stabile, ma quelle inferiori a -5°C si sono ridotte di parecchio durante gli anni Dieci (appena tredici valori, contro i trentuno degli altri due decenni).
    Dicembre è stato il mese più freddo del trimestre invernale per otto volte contro le dodici di gennaio e le undici di febbraio; ha prevalso nel 1991/92, 2001/02, 2006/07, 2007/08, 2010/11, 2012/13, 2013/14 e 2017/18.
    È stato il più caldo in tredici occasioni, contro le nove di gennaio e le undici di febbraio; è stato il peggiore nel 1992/93, 1994/95, 1995/96, 1997/98, 2000/01, 2002/03, 2003/04, 2004/05, 2008/09, 2011/12, 2014/15, 2019/20 e 2022/23.
    È praticamente scontato avere almeno una minima negativa, quasi tutti i mesi invernali ci sono riusciti (a parte il febbraio 2014, fermatosi a zero gradi spaccati); dall’altro lato nessun mese è riuscito ad avere tutte le minime sottozero, nel caso di dicembre il 1991 ed il 2001 sono arrivati a 29, nel caso di gennaio il 2000 ed il 2017 sono arrivati a trenta ed infine nel caso di febbraio il 2003 ed il 2005 sono arrivati a 26.
    Tornando a dicembre, mediamente poco più di una minima su due è sottozero (16-17), mentre quelle sotto i -5°C sono quasi sempre poche a parte il 1991 (ben dodici) ed il 2001 (otto); non abbiamo avuto minime inferiori ai -5°C nel 1993, 1994, 1995, 1997, 2006, 2013, 2015, 2019, 2020, 2021, 2022 e 2023.
    Notiamo che questo fatto si era verificato alcune volte durante gli anni Novanta, poi esso era quasi sparito tra la fine di essi e la prima metà degli anni Dieci ed infine è diventato quasi un appuntamento fisso.
    I dicembri che hanno avuto poche minime negative sono il 2022 (cinque), 2000 e 2002 (otto), il 1994, 2009, 2014, 2020 e 2023 (dieci).
    Fra i valori molto bassi si segnalano in particolar modo quelli del 1991, 1996, 2005, 2009 e 2010: quello del 1991 è stato davvero molto precoce (giorni dieci ed undici), nel caso del 1996 abbiamo avuto quattro valori consecutivi (dal 27 al trenta) fra -7.7°C e -8.9°C, il valore del 2005 è all’undicesimo posto fra i più bassi, per il 2009 abbiamo i tre valori più rigidi della serie storica (-11.2°C, -11.8°C e -11.4°C fra i giorni 19 e 21) ed infine per il 2010 abbiamo il quarto valore più basso della serie storica.
    Dall’altro lato è quasi scontato avere almeno una minima superiore ai cinque gradi: questo non è accaduto solamente nel 1991, 1998, 2001 e 2016.
    In un paio di mesi (2006 e 2019) abbiamo avuto perfino valori superiori ai dieci gradi (tre per ciascuno); il valore del 2006, registrato il giorno sette, è il record invernale.

    Ora il grafico delle temperature medie:

    Distribuzione_TMed.jpg Decenni_TMed.png

    Il mese si è scaldato di otto decimi, passando da 4.2°C a 4.6°C e poi a cinque gradi; l’incremento è molto superiore a quello di gennaio che è salito di tre decimi (da 3.7°C a quattro gradi) e molto simile a quello di febbraio (quest’ultimo si è scaldato di un grado, passando da 4.5°C a 4.7°C e poi a 5.5°C).
    Nel corso dei decenni abbiamo perso una-due giornate con media inferiore a cinque gradi.
    Dicembre è stato il migliore in otto occasioni contro le 18 di gennaio e le sette di febbraio: ha prevalso nel 1991/92, 1996/97, 1998/99, 2001/02, 2007/08, 2010/11, 2012/13 e 2013/14.
    È stato il peggiore per dieci volte, contro le cinque di gennaio e le diciassette di febbraio; questo fatto di è verificato nel 1992/93, 1995/96, 2000/01, 2003/04, 2004/05, 2008/09, 2011/12, 2014/15 e 2022/23.
    Notiamo che i mesi aventi almeno una giornata con media negativa sono parecchi; quelli che non ne hanno avuta nemmeno una sono il 1993, 1994, 1997, 2006, 2007, 2013, 2015, 2016, 2019, 2020, 2021, 2022 e 2023.
    Analogamente alle temperature minime inferiori ai -5°C, notiamo come la frequenza di questo fatto sia aumentata decisamente durante lo scorso decennio fino a diventare una costante degli ultimi cinque anni.
    Fra i valori molto bassi spiccano quello del 1991, 1996, 2005, 2009 e 2010: nel caso del 1991 il valore è stato molto precoce (giorno dieci), nel caso del 1996 abbiamo avuto quattro giornate freddissime (medie di -4.3°C, -5.8°C, -6.4°C e -5.3°C che sono al decimo, quarto, secondo e quinto posto fra le più rigide di tutta la serie) e senza l’aiuto della neve al suolo (che arrivò a S.Silvestro), per il 2005 il valore è arrivato dopo tre giorni di nevicate intermittenti (ed abbondanti) sul Friuli centro orientale, nel caso del 2009 è il record assoluto di tutta la serie (arrivato dopo una nevicata memorabile sulla media-bassa pianura accompagnata da Bora e temperatura ampiamente sottozero) ed infine nel 2010 tale giornata ha preceduto un’altra nevicata importante ed accompagnata da temperature molto basse.
    Dall’altro lato è perfino possibile avere giornate con media in doppia cifra: è successo nel 1992, 2000, 2002, 2003, 2004, 2006, 2008, 2009, 2010, 2013, 2017, 2019, 2020 e 2023.
    Notiamo che questo fatto era quasi assente durante gli anni Novanta.

    Ora le massime:

    Distribuzione_TMax.jpg Decenni_TMax.png

    Le temperature massime sono aumentate fortemente, passando da 8.2°C a 9°C e poi a 10°C (ben 1.8°C); gennaio è salito di sette decimi (8°C/7.9°C e 8.7°C) mentre febbraio ha aumentato le proprie medie di mezzo grado (9.8°C/9.6°C/10.3°C).
    Osserviamo come ora le temperature massime di dicembre siano molto simili a quelle di febbraio, nonostante le giornate ben più brevi ed il sole ben più basso all’orizzonte; a mio parere questo è un altro segno della mancanza di irruzioni fredde decise.
    L’aumento delle temperature massime è stato così alto che anche le medie sono salite in maniera tangibile, nonostante la brevità delle giornate; nel corso dei decenni le massime in doppia cifra per mese sono passate mediamente da otto a tredici e poi a sedici.
    In questo caso dicembre ha avuto la media più bassa in nove occasioni contro le 21 di gennaio e le sole quattro di febbraio: è accaduto nel 1996/97, 1998/99, 2001/02, 2007/08, 2012/13, 2014/15, 2019/20 (alla pari con gennaio) e 2022/23.
    Ha avuto la media più alta per sei volte, contro le tre di gennaio e le 23 di febbraio; è accaduto nel 1995/96, 2003/04, 2004/05, 2011/12, 2015/16 e 2016/17.
    Tutti i mesi hanno avuto almeno una massima inferiore a dieci gradi e molti anche almeno una sotto i cinque; quest’ultimo fatto non è accaduto solo nel 1994, 2003, 2004, 2006, 2011, 2016 e 2019.
    I mesi che hanno avuto il numero maggiore di massime inferiori a cinque gradi sono il 1996, 2001, 2005, 2009 e 2010 (tutti con sette valori).
    In alcuni casi abbiamo avuto anche massime negative, come nel 1996 e nel 2009 (nel 2010 a zero gradi esatti): nel caso del 1996 abbiamo avuto tre massime negative (-3.2°C, -2.8°C e -0.6°C fra il giorno ventotto ed il trenta), esse sono al secondo, terzo e quinto posto fra i valori più bassi di tutta la serie e sono state ottenute con il cielo sereno e senza neve al suolo (il che la dice lunga sulla potenza di quell’ondata di gelo).
    Dall’altro lato è praticamente scontato avere almeno una massima superiore ai dieci gradi e questo vale anche per gennaio e febbraio; in alcuni casi abbiamo perfino toccato o superato i quindici gradi come nel 1992, 2002, 2003, 2004, 2006, 2013, 2015, 2016, 2019, 2020 e 2023.
    Il caso del 2016 è particolarmente importante perché il picco massimo è stato registrato nel periodo natalizio (quindi quello con le giornate più corte); inoltre, il 2016 è al sesto posto fra le medie più elevate tra tutti i mesi invernali ed è uno dei 31 aventi media mensile in doppia cifra (nove dicembri, cinque gennai e diciassette febbrai).
    I mesi che hanno avuto poche massime superiori ai dieci gradi sono il 1999 (tre), 1996 (cinque), 1991, 1993, 1994, 1998, 2001, 2005 e 2010 (sei); dall’altro lato i mesi che ne hanno avute tante sono il 2013 (24), 2016 (22), 2015 (21), 2004, 2006 e 2023 (venti) ed il 2019 (18).
    Nel complesso vediamo come le minime sotto i -5°C e le medie negative siano vistosamente diminuite, mentre le massime sopra i dieci gradi siano molto aumentate.
    Penso che questo non sia un caso, ma che tutte queste cose indichino la mancanza di irruzione fredde decise (e questo è confermato anche dal fatto che ora è diventato molto difficile scendere sotto i -5°C/-6°C ad 850 hPa).

    Ora passo al grafico delle temperature ad 850 hPa:

    Distribuzione_T850.jpg Decenni_T850.png

    Dicembre è il primo mese dell’inverno, durante esso le isoterme negative sono praticamente scontate (perfino per i mesi più caldi) ed a volte possono arrivare anche le prime botte gelide.
    Esso è stato il più freddo del trimestre invernale per dieci volte, contro le dodici di gennaio e le venti di febbraio; è successo nel 1988/89, 1989/90, 1991/92, 1996/97, 1997/98, 1999/00, 2001/02, 2005/06, 2007/08 e 2010/11, notiamo che questo evento non si verifica ormai da dodici anni.
    È stato il più caldo della stagione per 23 volte, contro le dodici di gennaio e le otto di febbraio; l’ultima volta è accaduto nel 2022/23.
    Dicembre è il primo mese dell’inverno, durante esso le isoterme negative sono praticamente scontate (perfino per i mesi più caldi) ed a volte possono arrivare anche le prime botte gelide.
    Come dicevo, durante dicembre le temperature negative sono praticamente scontate ed è frequente anche avere valori inferiori a -5°C; questo non è accaduto solamente nel 2006, 2013, 2015, 2016, 2019 e 2021, notiamo che quasi tutti si concentrano dal 2013 in poi.
    A volte sono arrivate perfino isoterme in doppia cifra negativa, come nel 1986, 1996, 2001, 2002, 2009 e 2010 e c’era mancato pochissimo anche nel 1981 e 2014; le più precoci sono quelle del 2002 (giorno dieci), 2001 (giorno 14), 2010 (giorni sedici e diciassette) e 2009 (dal diciotto al ventuno, serie iniziata e finita alle ore 12 per entrambe le giornate).
    è molto difficile avere botte gelide già durante la prima metà mensile, gli unici esempi sono proprio il 2001 ed il 2002 a cui va aggiunto il valore di -10.3°C del 22 novembre 1998; tra l’altro notiamo che valori così bassi in dicembre sono quasi spariti da vari anni.
    Nessun mese invernale è riuscito ad avere solo temperature negative; i mesi che hanno avuto molte giornate con temperatura sottozero sono il 2001 (24.5), 1981 (venti), 1990 e 2005 (24), 2010 (22), 1998 (19.5) e 2012 (18.5), quelli che ne hanno avuti pochi sono il 2015 (2.5), 2006 (4.5), 2016 (cinque), 2013 (5.5), 1985 e 2014 (otto), 2019 (8.5) e 2023 (nove).
    Dall’altro lato è pressoché scontato avere temperature sopra i cinque gradi, non è successo solo nel 1981, 1996, 1997 e 2005; a volte è possibile perfino superare i dieci gradi come nel 1983, 1984, 1985, 1987, 1992, 1994 (toccando addirittura i 15!), 2006, 2012, 2014, 2015, 2016, 2021 e 2023.
    I mesi che hanno avuto molte giornate con temperatura sopra i cinque gradi sono il 2015 (14.5), 2016 (10.5), 1985, 1987 e 2013 (9.5).
    Dal secondo grafico vediamo che dicembre si era mediamente raffreddato di un grado passando dagli anni ’80 ai Duemila; in seguito è sensibilmente peggiorato, in particolare dal 2013 in poi.
    Fra i mesi più freddi abbiamo il 2001, 2005, 2010, 1990, 1981, 1999, 2009, 1998, 1996, 2012, 1995 e 2017 ai primi dodici posti e con media negativa; in più di qualche caso abbiamo avuto ondate fredde rilevanti ed anche nevicate importanti fino in pianura (come nel 1996, 2001, 2005, 2009, 2010 e 2012), notiamo che fra questi c’è solo uno recente ossia il 2017.
    Come scritto poc’anzi, a partire dal 2013 dicembre è peggiorato in maniera visibile: solo il 2017 è stato discretamente freddo, abbiamo avuto il 2018, 2020 e 2022 circa a metà classifica e per il resto mesi decisamente caldi come il 2023, il 2014 che si è salvato parzialmente grazie all’ondata fredda finale e con il biennio 2015-2016 bollente (ed il 2015 è il mese invernale più caldo in assoluto, sarebbe sopramedia anche per i riferimenti di aprile e novembre).
    Infatti abbiamo il biennio 2015-16 ai primi due posti, il 2013 completa il podio (insieme al 1985), il 2023 è sesto, il 2019 è ottavo, il 2021 nono ed il 2014 undicesimo insieme a 1998 e 2004.
    Si nota anche che ora le irruzioni fredde sono meno incisive, si fa fatica a scendere sotto i -5/-6°C (2014 a parte), mentre in precedenza ondate con la -8/-9°C erano ben più frequenti; vediamo quindi che ultimamente l’inverno fa molta fatica ad ingranare bene a dicembre.

    Adesso metto lo ZT:

    Distribuzione_ZT.jpg Decenni_ZT.png

    Dicembre ha avuto la media più bassa del trimestre per dieci volte, contro le tredici di gennaio e le 19 di febbraio; è accaduto nel 1981/82, 1988/89, 1989/90, 1991/92, 1996/97, 1997/98, 2001/02, 2007/08, 2010/11 e 2019/20.
    È stato il peggiore per venti volte, contro le quattordici di gennaio e le otto di febbraio; l’ultima volta in cui ciò è accaduto è stato nell’inverno 2022/23.
    Durante dicembre è quasi scontato avere almeno un valore sotto i 1500 metri, solamente il 2015 non c’è riuscito (unico fra i mesi invernali); anche l’avere almeno un valore sotto i mille è molto frequente (solamente il 2006, 2013 ed il 2015 non ci sono riusciti) e lo ZT ha raggiunto il suolo in quindici mesi (l’ultima volta il 31 dicembre 2014).
    Lo ZT al suolo è possibile durante tutto l’arco del mese, ma si è verificato durante la prima decade solamente nel 1991 e 2002.
    I mesi che hanno avuto molte giornate con ZT inferiore a 1500 metri sono la coppia 1990 e 2005 (24), 2001 (23.5), 2010 (22) 1981 (21.5) e la coppia 1998-2012 (17.5); i mesi che ne hanno avute poche sono il 2015 (nessuna), 2016 (3.5), 2006 e 2013 (4.5), 1985 e 2019 (sette), 2023 (otto), 1992 (nove) e 1996 (9.5).
    Dall’altro lato è possibile avere valori superiori ai tremila metri e perfino sopra i 3500 (praticamente estivi): lo ZT non è mai salito sopra i tremila metri nel 1981, 1995, 1999, 2001, 2004, 2005, 2007, 2008, 2009, 2010 e 2018, lo ZT è salito sopra i 3500 metri nel 1983, 1984, 1985, 1986, 1993, 1994, 2000, 2015, 2016, 2022 e 2023.
    I mesi che hanno avuto molte giornate con ZT superiore ai 2500 metri sono il 2015 (addirittura 24.5, di cui 10.5 sopra i tremila metri!), il 2023 (12.5), la coppia 1987-2006 (11.5), la coppia 1985-2016 (10.5), il 2022 (dieci) e la coppia 1986-2013 (9.5).
    Anche in questo caso vediamo che dicembre, dopo aver diminuito la propria media di circa duecento metri in trent’anni, è peggiorato durante lo scorso decennio (salendo di quasi 400); pure nel caso dello ZT il punto di svolta è il 2013, a partire da quell’anno i valori sotto i mille metri sono diminuiti in maniera visibile e questa è un’altra conferma della mancanza di irruzioni fredde decise.
    Abbiamo anche avuto mesi con medie veramente molto alte come il 2015 (che ha avuto una media quasi da ottobre, un risultato davvero incredibile ed anche in questo caso è il mese invernale con la media più elevata in assoluto), il 2016 (terzo), il 2023 (quinto), il 2013 (sesto), il 2022 (ottavo), il 2019 (nono) ed un po' anche il 2014 (quattordicesimo); per il resto il 2018 ed il 2020 si sono piazzati circa a metà classifica, mentre il 2017 è al tredicesimo posto fra le più medie più basse ed il 2021 al diciassettesimo fra le più alte.
    Dall’altro lato i mesi con le medie più basse sono il 2001, 2010, 1981, 1990, 2005, 2009, 1995, 2012, 1999, 1998 e 2008, i quali sono ai primi undici posti della graduatoria ed hanno avuto media inferiore a 1500 metri.

    Ora la pioggia:

    Piog.jpg

    Le medie decennali sono 100.6, 155.7 e 104.3 mm; i giorni piovosi sono sette, nove e sei.
    Dicembre ha aumentato la sua piovosità media dell’3.7% contro il 37.7% di gennaio (86.5 – 96 mm) ed il 287.9% di febbraio (32.1 – 124.5 mm).
    È stato il mese più secco del trimestre per dieci volte: 1991/92, 1994/95, 1998/99, 2001/02, 2007/08, 2012/13, 2013/14, 2015/16, 2016/17 e 2018/19.
    È stato il mese più piovoso in ben 17 occasioni: 1992/93, 1995/96, 1997/98, 1999/00, 2003/04, 2004/05, 2005/06, 2006/07, 2008/09, 2009/10, 2010/11, 2011/12, 2014/15, 2017/18, 2019/20, 2020/21 e 2022/23.
    Discussione che raccoglie medie e statistiche sulle grandezze in quota (principalmente medie ad 850 hPa, quota ZT, geopotenziali a 500 hPa) di Udine:
    http://forum.meteotriveneto.it/showt...tiche-in-quota

  5. #115
    Uragano
    Data Registrazione
    06/01/16
    Località
    pa
    Messaggi
    24,664
    Menzionato
    159 Post(s)

    Predefinito Re: Dicembre 2023: anomalie termiche e pluviometriche


  6. #116
    Vento forte L'avatar di DuffMc92
    Data Registrazione
    18/02/17
    Località
    Conegliano (TV)
    Età
    32
    Messaggi
    3,541
    Menzionato
    19 Post(s)

    Predefinito Re: Dicembre 2023: anomalie termiche e pluviometriche

    Na schifezza di mese, che comunque con la sua media di 4.7° è terminato fuori dal podio dei dicembri che ho in archivio, composto dai seguenti mesi:

    Dic 2020: 5.2°
    Dic 2022: 5.1°
    Dic 2019: 4.9°

    Probabilmente però è quinto o addirittura sesto considerando che nella mia fetta di pianura il 2000 e il 2002 hanno fatto da come il 2020 a peggio.

  7. #117
    Vento forte L'avatar di DuffMc92
    Data Registrazione
    18/02/17
    Località
    Conegliano (TV)
    Età
    32
    Messaggi
    3,541
    Menzionato
    19 Post(s)

    Predefinito Re: Dicembre 2023: anomalie termiche e pluviometriche

    Citazione Originariamente Scritto da DuffMc92 Visualizza Messaggio
    Na schifezza di mese, che comunque con la sua media di 4.7° è terminato fuori dal podio dei dicembri che ho in archivio, composto dai seguenti mesi:

    Dic 2020: 5.2°
    Dic 2022: 5.1°
    Dic 2019: 4.9°

    Probabilmente però è quinto o addirittura sesto considerando che nella mia fetta di pianura il 2000 e il 2002 hanno fatto da come il 2020 a peggio.
    Metto qualche altro dato, anche se il tutto è raccapricciante:
    media min 0.8° (più o meno +1.3° dalla media ricavata)
    media max 10.9° (quasi +2° dalla media ricavata)
    pioggia tot 58.6 mm (-25/30 mm da un mix di medie 61-90 idrografico e 94-22 arpav)
    estremi termici -2.7°/14.9°

    Voto 4 circa

  8. #118
    Uragano L'avatar di burian br
    Data Registrazione
    06/01/17
    Località
    Brindisi
    Età
    30
    Messaggi
    26,149
    Menzionato
    1008 Post(s)

    Predefinito Re: Dicembre 2023: anomalie termiche e pluviometriche

    Negli ultimi anni uno dei cambiamenti più radicali sullo scenario meteorologico europeo è senza dubbio l'aumento in frequenza di invadenti anticicloni che si spandono sull'Europa e sul Mediterraneo, permanendo peraltro per lunghi periodi di tempo, anche settimane.
    Tali anticicloni, lungi dall'essere semplicemente gonfi di alti gpt, stanno anche divenendo sempre più caldi al loro interno, pompati e animati da un cuore di aria molto calda in atmosfera che, ormai in tutte le stagioni senza concedere eccezioni (esplicativi in proposito gli episodi degli ultimi due anni - tra l'altro quelli con la maggiore frequenza del pattern EUH dal 1800 secondo le reanalisi - tra Ottobre 2022, Dicembre 2022, Gennaio 2023 o ancora Settembre e Ottobre 2023!), determinano folli anomalie sull'intero Continente, dal livello del mare alle alte quote di montagna, causando un totale sfasamento del normale ritmo climatologico tale per cui in pieno autunno è ancora possibile rilevare temperature non solo estive ma canicolari (Settembre e Ottobre 2023 sono stati mostruosi in tale senso) mentre in pieno inverno valori che sarebbero tardivi persino per la primavera.


    L'aumento nella frequenza e durata di queste configurazioni sinottiche ha avuto l'effetto collaterale di approfondire e "familiarizzare", volenti o nolenti, con l'impatto che esse hanno sulle temperature e sul clima, al suolo quanto in quota, a livello continentale quanto a livello locale.

    Con il passare degli anni e degli anticicloni, ho così appreso che le fasi di alta pressione di stanza sull'Europa centro-occidentale sono in Puglia ma soprattutto in Salento tra le configurazioni a minore impatto sulle anomalie tra tutte quelle esistenti.
    Per un mix di fattori che nel tempo ho individuato risiedere fondamentalmente nella particolare posizione geografica sullo scacchiere euro-mediterraneo, ai margini delle grandi manovre sinottiche e delle anomalie termiche in atto su macroscala, ieri come oggi, ma non esauribile solo a questo tratto distintivo, durante periodi di stasi anticiclonica si viene a stabilire un formidabile disaccoppiamento tra suolo e atmosfera tale che sarebbe pressochè impossibile, se si volesse ricostruire la colonna d'aria tenendo conto esclusivamente dei dati termici rilevati dalle stazioni meteorologiche salentine, immaginare che in quota siano presenti le anomalie che effettivamente si registrano!


    Ovviamente questa mia affermazione (impossibilità di ricostruire lo stato della colonna d'aria a partire dai dati al suolo) è da cogliere come una provocazione, in quanto permane sempre un collegamento tra suolo e vari strati della colonna: studiando come esse si relazionino si scopre ad esempio come sia possibile in realtà stimare grossolaneamente le temperature e le anomalie in troposfera semplicemente considerando le massime registrate al suolo e, molto secondariamente, le SST dei mari circostanti.
    E' pur vero, d'altro canto, che i risultati che si ottengono sono per niente intuitivi, perchè a fronte di determinate anomalie nelle massime al suolo (+3/+4°) ne corrispondono di ben più esorbitanti in troposfera (anche oltre i +6/+7/+8°!).

    Notare come nel mio discorso non abbia citato mai le temperature minime, e a buona ragione: queste ultime, infatti, tendono sempre per le forti inversioni notturne a scendere persino sotto la media del periodo, e questo indipendentemente dai valori in quota. E' possibile dunque che di notte si riescano a rilevare nei primissimi metri da terra temperature che si ritrovano soltanto 2000-3000 m al di sopra, laddove invece è tutt'altra stagione!




    Ebbene, la terza decade di Dicembre 2023 offre una delle più eclatanti dimostrazioni degli ultimi anni su quanto, in periodi di stabilità anticiclonica totale (tale per cui prevalgano regimi di brezza, non tese correnti settentrionali che sono invece indice di anticicloni ancora immaturi e troppo occidentali con il loro fulcro), si verifichi un incredibile disallineamento tra suolo e atmosfera in Salento, ulteriormente esaltato a Brindisi dalla presenza delle brezze di mare che in tutti i mesi, pure in quelli a bassa insolazione, aiutano (in misura variabile a seconda del periodo dell'anno) a frenare le temperature massime.


    E' stata una terza decade di Dicembre dominata da un anticiclone a cuore caldo in atmosfera, estremo per isoterme ma stavolta non per gpt, come invece accadde esattamente un anno fa: la terza decade di Dicembre 2022, infatti, aveva visto le stesse identiche condizioni prendere possesso del Mediterraneo e dell'Europa proprio con lo stesso tempismo, a partire dalla metà di Dicembre, finendo per infestare l'intero periodo delle feste con apice tra Natale e Capodanno.

    Che perfettamente un anno dopo potesse ripetersi il medesimo copione fatto di tempo stabile e hp era già, francamente, impensabile: è vero che l'ultima decade di Dicembre non è affatto nuova, negli ultimi anni, a vedere affermarsi delle fasi anticicloniche, ma che questa potesse essere totalizzante quanto lo fu appena l'anno prima supera qualsiasi azzardo previsionale.
    Tuttavia l'anticiclone di Natale 2023 non è stato solo della stessa durata del predecessore del Natale 2022: è stato infatti animato da isoterme simili e persino superiori (!!), così alte che i record e i podi che il 2022 aveva da poco conquistato gli sono stati strappati, in taluni casi in maniera imbarazzante, dal 2023!!

    E' un copione, questo, che in realtà non rappresenta di per sè una novità negli ultimi tempi: era già successo, per esempio, alla terza decade di Ottobre 2023, così come in generale al mese intero di Ottobre 2023, che ha visto pesantemente rinnovare record e podi fatti appena un anno prima.
    Senza andare troppo indietro nel tempo, già la seconda decade di Dicembre (che avevo definito aver anticipato la terza di Dicembre non a caso) aveva ritoccato varie classifiche da top 5 su cui aveva messo mano già il 2022 (e pure il 2019 appena qualche anno prima).


    Rispetto alla fase anticiclonica dello scorso anno, tuttavia, questa è stata caratterizzata da pressioni e altezze gpt ben più contenuti, nonchè da condizioni di umidità relativa meno nette per quanto sempre estreme (l'ur media è stata infatti pur sempre superiore all'80%, pari all'84%, ma nulla a che vedere con il quasi 90% dell'ultima decade di Dicembre 2022!). E' probabile che le due cose siano legate, ovvero che una minore pressione abbia consentito condizioni di ur meno accentuate.
    Non si sono avute nebbie, salvo un paio, diversamente dallo scorso anno in cui fu da segnalare una costanza record con ben 6 giorni in cui fu segnalata; è stato molto umido nelle notti dopo Natale (7 notti in totale con ur media sopra il 95%), tanto che le superfici erano bagnate già poco dopo il tramonto e faticavano ad asciugare fino al tardo mattino.

    Il vento è stato molto scarso, proprio come un anno fa, con medie paragonabili: la velocità media è stata infatti 9 km/h, nel 2022 fu 8.7 km/h; in ambo i casi si tratta di medie ben sotto quella di riferimento, che per il periodo dovrebbe aggirarsi attorno ai 21 km/h.
    L'ultima decade di Dicembre 2023 batte quella del 2022 per il numero di giornate con velocità media del vento sotto 7 e sotto 6 km/h, in quest'ultimo caso: 1 sola nel 2022 (il giorno della vigilia di Natale, con 5.9 km/h), 2 nel 2023 (il 26 e il 30, con 5.7 e 5.8 km/h rispettivamente).
    Benchè, dunque, l'ultima decade di Dicembre 2022 abbia avuto una media leggermente inferiore, in realtà è stata l'ultima di Dicembre 2023 a sperimentare il maggior numero di giornate con vento debole, compensate però da 4 giornate con vento medio oltre i 12 km/h, mentre nel 2022 non se ne ebbe nessuna con appena 2 su 11 sopra i 10 km/h.

    In particolare, secondo i dati WeatherSpark che forniscono delle medie e delle deviazioni standard per il periodo 1980-2016, solo il 10% delle giornate dell'ultima decade di Dicembre hanno visto medie inferiori a 8/8,5 km/h:

    Screenshot 2023-01-01 at 16-22-08 Condizioni meteo temperatura media Brindisi dicembre (Italia) .png

    Già l'anno scorso ne ebbe 3-5, quest'anno se ne aggiungono altre 6. In due anni, dunque, si è stabilito quasi 1/4 del totale di giornate con media del vento sotto gli 8,5 km/h che si ebbero nei 37 anni tra 1980 e 2016 in ultima decade di Dicembre: un'ulteriore riprova dell'anomalia statistica delle due terze decadi di Dicembre degli ultimi due anni, e di quanto fosse improbabile che si ripetesse la stessa anomalia dello scorso anno ad appena 365 giorni di distanza.

    Come scrissi l'anno scorso, è probabile che si sia trattato di:

    • uno dei più lunghi periodi con poco vento a Brindisi nel mese di Dicembre dal 1951
    • uno dei più lunghi periodi con poco vento a Brindisi in inverno dal 1951
    • uno dei più lunghi e continuativi periodi con poco vento a Brindisi IN ASSOLUTO dal 1951







    L'ampia introduzione è servita per fornire i criteri di massima per giudicare la decade appena trascorsa, prima di addentrarsi nell'analisi tecnica.
    Di seguito, pertanto, le medie termiche della terza decade di Dicembre 2023 a Brindisi Casale:

    media min: 6,4° (-0,9° dalla decadale 71/00)
    media max: 16° (+2,4° dalla decadale 71/00)
    media tot: 11,2° (+0,7° dalla decadale 71/00)

    L'anomalia calcolata rispetto alla 71/00 è identica per tutte le altre medie più recenti, ad evidenziare come la terza decade di Dicembre sia tra le ultime sopravvissute al trend di warming dominante. Anche nelle ultime annate, post 2019, è tra quelle che meglio resiste pur iniziando ad avvertirsi un aumento delle medie.


    Chiude quasi mezzo grado più fredda della terza decade di Dicembre 2022, un fatto davvero interessante perchè in quota l'ultima decade di Dicembre 2023 è stata decisamente più calda. Appare dunque paradossale star a commentare una decade che pur avendo avuto in atmosfera anomalie ancor più pronunciate di quelle già estreme di un anno fa al suolo invece è risultata essere incredibilmente più fresca!

    Un'analisi delle medie massime e minime fornisce la risposta:

    • la media max è stata sostanzialmente identica (16° nel 2023 VS 16,1° nel 2022)
    • la media minime, invece, è stata sensibilmente più bassa (6,4° nel 2023 VS 7,1° nel 2022)

    La media max, in particolare, è stata estremamente alta, tanto da rappresentare la quarta più alta media max della terza decade di Dicembre dal 1951, dietro al 2022 appunto, al 1995 (16,8°) e al 2009 (16,6°).
    Come scrissi già l'anno scorso, "nel 1995 e nel 2009 però la media massime molto alta fu frutto di correnti prevalenti di libeccio ad opera di un flusso atlantico basso in transito sul limite del Mediterraneo settentrionale, quest'anno invece sono massime puro frutto di un anticiclone stabile, il che rende queste massime ulteriormente più anomale rispetto a quanto già lo siano."
    E' una differenza critica, in quanto in passato le uniche medie max sopra i 16° in terza decade erano state rilevate in presenza delle configurazioni sinottiche più sfavorevoli! Aver ripetuto dunque la stessa impresa senza precedenti ad un solo anno di distanza è ulteriore ragione di straordinarietà.




    E' interessante studiare le cause che hanno portato ad una media max così elevata, praticamente identica a quella del 2022, e viceversa una media minime così bassa, il tutto in presenza di masse d'aria in atmosfera ben più calde come detto.


    Nel 2022 evidenziai fin dal principio come la causa primigenia di una media max superiore ai 16° fosse stata l'incredibile persistenza di venti da SW durante la maggior parte delle giornate, e la scarsità di giornate invece con brezza di mare, un mare su valori record per il periodo; spiegai invece le minime semplicemente facendo riferimento alle inversioni esasperate che sono un tratto caratteristico delle fasi di completo dominio anticiclonico:

    Citazione Originariamente Scritto da burian br Visualizza Messaggio
    Al suolo, come sempre capita nei mesi a bassa insolazione, le inversioni termiche hanno fortemente stemperato l'anomalia positiva la quale tuttavia è stata anche maggiore rispetto a quella che sarebbe potuta essere per via di blande correnti da SW che sono state una presenza costante in pieno giorno, tanto che su 11 giornate soltanto in 5 di queste (21, 22, 25, 28, 31) si è attivata la brezza di mare, in due casi molto tardivamente (dopo le 13).
    Nel 2023 non c'è stata la stessa frequenza di giornate con venti da SW (soltanto i tre giorni attorno a Natale, 23, 24 e 25, hanno infatti visto venti favonici, più secchi, dal terzo quadrante, per quanto venti da sud ci siano stati anche il 30 e il 31 ma umidi e in presenza di copertura nuvolosa), quindi diviene lecito domandarsi come si possa spiegare una media massime praticamente identica. Anche le SST adriatiche erano più basse, sebbene di appena 1° e sempre su valori da record storico pre-2022, e questo ulteriormente avrebbe dovuto scoraggiare un tale risultato.

    In realtà, se si va a ordinare le massime, si scopre come sia vero che il numero di massime oltre i 16,5° sia stato ben superiore nel 2022 rispetto al 2023 (6 contro 3), ma nel 2023 ben due massime delle 3 son state addirittura superiori ai 19° (il 23 e il 24) mentre nel 2022 nessuna max decadale superò i 17,3°.
    Quelle due sole massime del 2023, pertanto, vanno ampiamente a compensare le restanti max più basse della decade, aumentando la media max decadale, che escluse esse sarebbe stata pari a 15.3°, di +0.7°! Per porre un confronto equo col 2022, se si rimuovessero le due max più alte dell'ultima decade di Dicembre dello scorso anno la media max sarebbe pari a 15.9°, ovvero +0,6° dal 2023.
    E' dunque evidente, da questa rapida analisi, come le due sole max oltre i 19° dell'antivigilia e della vigilia di Natale 2023 abbiano avvicinato notevolmente una media max che altrimenti sarebbe stata oltre mezzo grado inferiore al 2022 anzichè di appena un decimo.

    E' altresì da sottolineare un altro aspetto fondamentale: anche se l'anticiclone ha esaltato il disaccoppiamento tra suolo e quota, questi permane per un minimo grado nel caso delle massime (come ho avuto modo di descrivere), per cui nonostante la presenza di un mare leggermente più fresco dello scorso anno la presenza in quota di una massa d'aria più calda ha avuto un suo effetto, alzando di alcuni decimi le massime, le quali pur con SST più basse di 1° non sono mai riuscite a scendere sotto i 14,4°. Tale massima, paradossalmente, è stata persino più alta di un decimo della più bassa massima dell'ultima decade del 2022 (!), cui strappa pertanto il record assoluto per la più alta max più bassa in terza decade di Dicembre dal 1951.
    C'è da restare attoniti in proposito, perchè mai prima del 2022 una terza decade di Dicembre aveva avuto tutte le massime sopra i 14°, ed improvvisamente due annate consecutive riescono in questa impresa!



    Data l'equivalenza tra 2022 e 2023 per la media max, la totalità della differenza nelle medie grezze è stata determinata dalla più bassa media minime, risultata 1° inferiore (!!!) alla media termica a 850 hPa, 1500 m più in alto! E' stato proprio per merito delle minime se la terza decade di Dicembre 2023, diversamente da quella del 2022, non ha mai stabilito nè dati significativi per la minima più bassa la più alta (l'anno scorso la min più fredda fu 5.8°, mentre quest'anno è stata 4.7° con ben 5 minime su 11 sotto i 5,8°) nè per la media grezza più bassa la più alta (l'anno scorso nessuna giornata ebbe una media grezza sotto i 10°, mentre quest'anno 2 giornate son riuscite, per qualche decimo, ad avere una media grezza inferiore ai 10°).

    Premesso, nuovamente, che in condizioni di stasi anticiclonica vera si instaura un regime di brezza che favorisce le inversioni notturne, quest'anno esse sono state ancor più esaltate dal fatto che negli ultimi giorni della seconda decade si fosse verificato un modesto rientro freddo che probabilmente ha sedimentato nei bassi strati aria fredda che, rimasta "incastrata" in loco dall'immobilità delle correnti durante la fase anticiclonica, ha consentito di sfruttarne il potenziale per l'intera durata della decade garantendo minime più basse dello scorso anno, quando invece a precedere l'anticiclone non si ebbe nessun episodio freddo ma anzi una fase mite.


    L'estrema costanza nel rilevare minime basse è stata così martellante da conquistare quello che è il dato più contraddittorio da quando conduco le mie analisi, il parossismo dei paradossi: nella terza decade più calda da inizio rilevazioni (1953) in quota, trova la nascita un dato di freddo poichè viene stabilito il quarto posto per la più bassa minima più elevata in terza decade di Dicembre dal 1951!
    Tutte le minime della terza decade sono state, infatti, inferiori agli 8.4° che ho stimato il 22/12 (e che potrebbero essere stati in realtà leggermente meno!), e soltanto 3 volte in passato (nel 1986, nel 1991 e nel 2014) era accaduto. Le date che ho citato sono incredibilmente significative, perchè l'ultima decade di Dicembre 1986 è tuttora la più fredda della storia di Dicembre, Dicembre 1991 è stato il mese più freddo di Dicembre dal 1951, infine la terza decade di Dicembre 2014 vide un acuirsi del freddo sfociato infine nella celebre ondata di fine anno: tre annate storiche per gli episodi in essa contenuti o per la fama della mensilità, tutte comunque caratterizzate da masse d'aria gelida o moderatamente fredda, inclusa la terza decade di Dicembre 1966 con la quale il 2023 potrebbe aver pareggiato (la terza del 1966 vide come minima decadale più alta appunto 8.4°). Nulla di più meteorologicamente lontano da quest'anno, nel quale non soltanto si è avuta la minima traccia di freddo ma nemmeno di temperature vagamente nella media, con il perserverare in atmosfera di masse d'aria tipiche di Aprile e a tratti addirittura di Maggio!






    Atmosfera-
    Come già l'anno scorso, è stato in libera atmosfera che la terza decade di Dicembre si è trasfigurata, divenendo a tutti gli effetti una decade tardo aprilina sotto tutti gli aspetti.
    Superando le già straordinarie prestazioni del 2022, inevitabile è stata la valanga di record e podi.

    Le medie sono state le seguenti (anomalie rispetto alla mensile):
    • 850 hPa: 7,5° (+5,2° dalla 81/10)
    • 700 hPa: -0,5° (+5,2° dalla 81/10)
    • 500 hPa: -17,3° (+5° dalla 81/10)
    • ZT: 3032 m (+1032 m dalla 81/10)

    Si è trattato lungo l'intera colonna della più calda terza decade di Dicembre dal 1974, con il solo caso della media termica a 700 hPa in cui si riscontra l'esistenza di un precedente, la terza decade di Dicembre 2015, che chiuse comunque con una media identica e non superiore.

    Eccezionale è stato il rendimento della decade anche rispetto al mese: a tutte le quote è stata infatti la seconda più calda decade di Dicembre dal 1974, dovendo accodarsi soltanto alla prima decade di Dicembre 1985 per quanto riguarda la medio-alta troposfera (700 hPa, 500 hPa, ZT) e alla prima decade di Dicembre 2004 per la bassa troposfera (850 hPa).
    Devo dunque correggere quanto scrivevo lo scorso anno, in cui parlavo persino di record assoluto non avendo riconosciuto quei precedenti dall'esame degli archivi.


    Avendo sistemato parzialmente i dati dei radiosondaggi dal 1953, completamente a 850 hPa, ho dato allargato l'orizzonte temporale anche ai 20 anni tra 1953 e 1974.
    Con mia grande sorpresa ho scoperto che la terza decade di Dicembre 2023, per quanto estrema, potrebbe NON essere stata la più calda da inizio rilevazioni: la terza decade di Dicembre 1963 infatti, di cui ero già a conoscenza l'anno scorso, potrebbe aver chiuso con medie leggermente superiori. L'utilizzo del condizionale è d'obbligo: mancano circa 7 radiosondaggi sui 22 che avrebbero dovuto esserci (2 al giorno per 11 gg totali), dunque le medie le ho calcolate sulla base dei 15 sondaggi disponibili.
    Nel complesso, la terza decade di Dicembre 2023 potrebbe essere stata in realtà la seconda più calda lungo la colonna troposferica almeno dal 1953, dietro di qualche decimo al massimo alla terza decade di Dicembre di, esattamente, 60 anni fa.

    Da quanto appena illustrato se ne deduce un fatto a dir poco sconcertante: se infatti il 1963, anno molto indietro rispetto al livello raggiunto dal GW oggi, vide medie termiche per tutta l'ultima decade di Dicembre analoghe se non persino superiori a quelle sperimentate quest'anno (e questo è un dato di fatto, anche integrando con le reanalisi i radiosondaggi mancanti), è lecito ipotizzare che quanto accaduto nel 2023 non sia affatto all'estremo delle possibilità per quest'epoca. Si può solo fantasticare su quali possano essere gli effettivi livelli che una terza decade di Dicembre che fosse estrema per l'attuale epoca climatica potrebbe presentare!



    Mantenendo per tutta la sua durata valori ampiamente sopra la norma, vengono riscritti i record stabiliti appena un anno fa per i picchi minimi decadali:

    • da primo a quarto posto per la più bassa temperatura a 850 hPa (circa 2°) la più alta in terza decade di Dicembre dal 1953; l'ampia incertezza dipende da due fattori cruciali che impediscono di definire una posizione certa nelle classifiche storiche per tale parametro:


    1. in primo luogo la già citata terza decade di Dicembre 1963, uno dei possibili candidati al record, manca di due radiosondaggi chiave, 12Z del 30 e 12 Z del 31/12, quando secondo le reanalisi il Salento fu lambito dalle estremità più occidentali di un'ondata di freddo/gelo sul mar Nero/Turchia, che avrebbe apportato qui isoterme financo sotto di qualche decimo alla +1; tuttavia dal confronto con i dati dei veri radiosondaggi delle mezzanotti di 30/12, 31/12 e anche 1/1/1964 le reanalisi potrebbero aver sopravvalutato l'entità del rientro freddo sul canale d'Otranto anche di -2°; in sintesi non è possibile stimare con sicurezza o anche solo buona approssimazione quale sia stata la più bassa T850 raggiunta in quella decade, cosa che lascia le porte aperte alla possibilità che il record appartenga proprio alla terza decade di Dicembre di 60 anni fa la quale potrebbe non essere mai scesa sotto i 2°, valore che ha rappresenta tra 1964 e 2022 il record per il parametro in esame, stabilito dal 1983 e pareggiato dallo scorso anno; considerando infatti i 15 radiosondaggi disponibili per il 1963 la T850 minima di quella decade fu 3°
    2. in secondo luogo, il picco minimo raggiunto nel 2023 è stato stabilito alle 12Z del 29/12, ed è stato estremamente complesso da stimare in quanto non frutto di uno sbuffo di aria fredda (come nel 1963) ma di uno spessissimo strato di inversione che coincidenza e sfortuna hanno voluto terminasse proprio attorno a quella quota: in appena 40 m di colonna, secondo i radiosondaggi ufficiali lanciati di Galatina, si passava da isoterme persino inferiori ai 2° (1,1° a 1520 m, 848 hPa!) a isoterme sopra i 6° (ad appena 1560 m, 853 hPa) [2]! Era impossibile elaborare una stima esatta con differenze di svariati gradi centrigradi in uno strato spesso quanto la lama di un coltello se confrontato all'immenso spessore della colonna troposferica, necessariamente si è così dovuto considerare un intervallo di valori, tra l'altro piuttosto ampio, che io ho ritenuto essere stato probabilmente tra 1° e 3°: qualora l'effettivo valore fosse stato < 2° allora si tratterebbe di un terzo se non di un quarto posto (a seconda del 1963, vedi punto 1 sopra); qualora l'effettivo valore fosse stato ≥ 2° si tratterebbe del record assoluto dal 1953, eventualmente secondo posto dietro al solito 1963, e nel caso limite a pari merito con 1983 e 2022 che rilevarono 2° come picco minimo a 850 hPa nelle rispettive terze decadi di Dicembre


    • record per la più bassa temperatura a 700 hPa (-5°) la più alta in terza decade di Dicembre dal 1953, piazzandosi appena davanti al 2015 (-5,1°) e superando di poco anche il 2022 (-5,3°)
    • secondo posto per la più bassa quota di ZT (2070 m) la più alta in terza decade di Dicembre dal 1953; davanti di +250 m solo il 2022; in due anni dunque è stato totalmente stravolto questo podio
    • terzo posto per la più bassa temperatura a 500 hPa (-22,7°) la più alta in terza decade di Dicembre dal 1953; solo le terze decadi di Dicembre 2015 e 2022 non scesero mai neppure sotto i -22°; di nuovo, dunque, in soli due anni viene stravolto un altro podio


    E' bene aggiungere ancora un ultimo dettaglio circa la più bassa temperatura avutasi a 850 hPa: nel punto 2 ho sottolineato come questo valore sia come, in tal caso, "piovuto dalla terra" (parafrasando e capovolgendo in maniera paradossale il noto modo di dire) per merito di uno strato di inversione di incredibile spessore. Se quest'ultimo si fosse fermato letteralmente appena qualche metro più in basso, la temperatura a 850 hPa sarebbe stata sopra i 6° eliminando qualsiasi dubbio poichè allora il picco più basso a quella quota sarebbe stato 3,8° il 21/12, per un record incontrastato negli ultimi 70 anni di radiosondaggi.
    Pochi metri hanno fatto una differenza eclatante, e constatare che sia stato proprio l'anticiclone ad autoinfliggersi questo colpo, suicidando la sua impresa, rende tutto ancor più affascinante e stupefacente!



    Benchè siano mancate ondate di caldo in quota, come invece sono avvenute in prima e seconda decade, cionondimeno l'apice della fase anticiclonica, tra i giorni di Natale e S.Stefano, ha visto stazionare tra Sud Italia e Grecia aria molto mite in atmosfera che a tutte le quote troposferiche di riferimento (850, 700, 500, ZT) ha determinato valori da sesto posto tra gli episodi più caldi in terza decade di Dicembre almeno dal 1974.



    I gpt non sono stati particolarmente elevati, eppure anche in quest'ambito un dato significativo riesce ad essere strappato al 2022: il 28/12 infatti si sono raggiunti i 5810 m per il quarto posto per la più alta quota gpt 500 hPa in terza decade di Dicembre dal 1974, battendo lo scorso anno per +5 m e togliendogli appunto la posizione, che già indietreggia ai limiti della top 5.
    Nessuna altezza gpt massima di rilievo, invece, per 850 e 700 hPa.






    La terza decade di Dicembre 2023 ha costituito l'ennesima conferma che il riscaldamento non conosce limiti e non lascia sconti nemmeno a sè stesso
    : a solo un anno di distanza
    , infatti, vengono ritoccate ben 11 statistiche da top 5 su cui già aveva messo mano il 2022, delle quali 2 al suolo e 9 in atmosfera, con il 2023 che supera il 2022 in 8 di queste stabilendovi in 7 di esse il nuovo record per almeno l'ultimo mezzo secolo, con la sola "questione" del 1963 che resiste come macchia inaspettata da un lontano passato a rovinarne la festa se si allarga l'orizzonte temporale all'ultimo secolo.

    Tra una colonna troposferica fondamentalmente da record pluridecennale ed una situazione al suolo invece pressochè nei ranghi della norma, è stata una delle decadi più estreme in fatto di disaccoppiamento tra suolo e colonna da quando ho memoria e probabilmente dall'inizio delle rilevazioni.
    Il seguente grafico è più che esplicativo in proposito, riportando l'entità dell'anomalia (rispetto alle medie mensili 81/10) a tutti i livelli:

    Distribuzione delle anomalie lungo la colonna di Brindisi 21-31 Dic 2023.png


    Di disaccoppiamenti eclatanti tra suolo e quota se ne contano in verità diversi negli ultimi anni, i più estremi che mi vengono in mente sono la seconda decade di Maggio 2020, chiusa al suolo a circa +2° dalla decadale ma in medio-bassa troposfera a +8°, e la terza decade di Febbraio 2021, terminata tra i +6° e i +7,5° alle varie quote ma al suolo poco sopra i +1°.

    Nonostante questi due esempi siano addirittura più estremi, con un distacco tra anomalie al suolo e anomalie lungo la colonna oltre i 5/6°, la terza decade di Dicembre 2023 conquista un record che nessuna delle due decadi sopra citate è stata in grado di raggiungere, un record che si incarna nella giornata del 28 che, chiusa a quasi -1° dalla 81/10 mensile al livello del mare, è stata invece ben oltre i +8° dalla 81/10 (con ZT ben 1700 m sopra le medie) in atmosfera, con un distacco tra le anomalie al suolo e anomalie in quota di circa 9°!

    Distribuzione delle anomalie lungo la colonna di Brindisi 28 Dic 2023.png

    Il 28 Dicembre dunque, mentre al suolo si registrava una media assolutamente degna del periodo più freddo dell'anno, in troposfera era Maggio inoltrato se non Giugno (lo ZT e la T700 sono state appena inferiori alle medie mensili di un normale Giugno 81/10).
    Non ho memoria di nulla del genere da quando seguo la meteorologia ormai 18 anni esatti, e dubito fortemente che in passato ci siano stati casi anche più estremi di inversione termica, anche perchè non era altrettanto facile quanto oggi portare masse d'aria con isoterme così alte in atmosfera se non in presenza di configurazioni particolari (richiami caldi da sud) che però sono anche tra le configurazioni che non consentono inversioni al suolo e ne aumentano al contrario (anzichè ridurre al minimo se non appunto rovesciare) le anomalie, portando così anche ad un minore gradiente tra anomalie al suolo e anomalie in quota.
    Sintetizzando, il 28 Dicembre 2023 potrebbe essere stata la giornata più inversionale a Brindisi almeno dal 1951.



    Mai, infine, era accaduto prima di oggi che ad una decade record per caldo in quota corrispondesse al suolo una media minime addirittura in discreto sottomedia (tra le 10 più basse per l'ultima decade del mese almeno per gli ultimi 40 anni!), ma soprattutto mai era successo quello che a mio parere costituisceil più grande paradosso, ed una delle statistiche più incredibili, da quando seguo la meteorologia locale:l'aver registrato una statistica decadale di freddo da top 5 in quella che è praticamente stata, anche considerando il 1963, la decade più calda (per il periodo dell'anno in esame) almeno degli ultimi decenni!
    Non esiste una dimostrazione migliore della capacità che Brindisi ha di trasformare una configurazione caldissima in qualcosa addirittura di freddo.

  9. #119
    Uragano L'avatar di Dream Designer
    Data Registrazione
    13/10/04
    Località
    Napoli coll. / Cassano D'Adda (MI)
    Età
    37
    Messaggi
    22,267
    Menzionato
    9 Post(s)

    Predefinito Re: Dicembre 2023: anomalie termiche e pluviometriche

    Dicembre 2023 è terminato da me a Napoli a +1.30 sulla 1991/2020, è il 6° più caldo dal 2001.


    NAPOLI, Febbraio 2018: IO C'ERO !!!
    Inizio rilevazioni Gennaio 2002, estremi: -3.6 (2014) +38.3 (2007)


  10. #120
    Vento fresco L'avatar di Articorusso
    Data Registrazione
    04/08/07
    Località
    castiglione del lago(pg) 304 mt
    Età
    41
    Messaggi
    2,503
    Menzionato
    0 Post(s)

    Predefinito Re: Dicembre 2023: anomalie termiche e pluviometriche

    Citazione Originariamente Scritto da giorgio1940 Visualizza Messaggio
    Qui a Rimini dicembre 2023 a primato, distanziando tutti.
    Le mie medie climatiche dicembre:
    50 anni 1955/2004 +4,2
    30 anni 1980/2009 +4,9
    30 anni 1991/2020 +5,4
    Dicembre 2023 +8,3 !!!
    2° dic. 2019 +7,9
    3 2011/2014 +7,2
    5 2002 +7,1
    6 2020/2022 +7
    8 2006 +6,7
    ......
    i più freddi dal 1955 sotto i +2,5 di media mensile.
    1963 +1,4
    1991 +1,5
    1962 +1,8
    1968 +2,1
    1969 +2,2
    1980 +2,3
    Altra era climatica!!!!!!!
    Precipitazioni: dicembre 2023 mm 14 (media climatica mm 86)
    ................

    Anno 2023 che chiude a +15,65 appaiato il 2014 a +15,63
    3° 2019 +15,4
    4 2018 +15,2
    5 2015/17/22 +15
    8 2016/20 +14,8
    10 2008/09/12 +14,7
    13 2007/13 +14,6
    Ancora più evidente il cambio climatico dalle vecchie medie decannali
    1955/1964 +12,5
    1965/74 +12.7
    1975/84 +12,9
    1985/94 +13,3
    1995 2004 +13,9
    2005/14 +14,5
    ..............
    I più freddi dal 1955 sotto i +12,5
    1956 +11,5
    65 +11,7
    1962/63/64 +12
    1980 +12,3
    1968/73/76 +12,4

    Precipitazioni:
    2023 mm 672(climatica 825)


    Il gw non esiste, ma da te si è accanito con impegno😂
    Anno 1830. A stento può credersi quanto incostante sia stata la stagione invernale, poichè dal novembre alla metà di febbraio corrente non si sono vedute due godibili giornate consecutive, mentre le nevi sono state replicatissime e magiori di quelle del 1790 e dei freddi del 1813 e 1814.


Segnalibri

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •