dipende sempre dai punti di vista, qui ad esempio sarebbe oro colato per vedere qualche episodio invernale, visto che con il pattern attuale abbiamo saltatoper intero il mese di dicembre: appennino ed Alpi Liguri marroni, solo una alternanza tra caldo sole e giornate maccaiose. Degni di nota due episodi di forte vento, ma non è qualcosa di strettamente invernale. Ben venga quindi l'Atlantico, consapevole che non arriverà, visto che dai modelli non ve ne è alcun segnale.
C'è da dire che, nel clima alpino, l'inverno è la stagione secca, quindi in generale è abbastanza normale che qualche inverno possa passare senza Atlantico. Per dire, è molto più anomalo un gennaio 2014, che un gennaio 2022 o le configurazioni previste per i prossimi giorni.
Parlo da un punto di vista strettamente barico, lasciando un attimo da parte le temperature (pur sapendo che le due cose sono collegate, ovviamente)
La mia stazione meteo: https://www.wunderground.com/dashboard/pws/IREGGI57
buongiorno a tutti e buona Vigilia di Natale, se volessi fare un discorso un po' orticellistico, non potrei che condividere a pieno il pensiero di Z_M sul fatto che se è vero senz'altro con un tipo di circolazione come quella che ci sta accompagnando dall'8 dicembre scorso, almeno e indicativamente... La situazione potrà forse essere "interessante" in un contesto freddino, a tratti instabile, quanto meno variabile, per l'Adriatico, a tratti il Nord Est, adesso più il Centro-Sud forse e il comparto orientale e sud-orientale del Mediterraneo, ma non di fatto per il resto di Italia, segnatamente Nord(Ovest), tirreniche e forse non solo...
Credo che almeno sia in dubbio però anche, come senza un piccolo "pertugio", un "spiffero" della porta Atlantica, ribadisco 2/3 di Italia o quasi non vedano e verosimilmente continueranno a non vedere nulla di minimamente assomigliante all'inverno italico, in termini di dinamicità simil-invernale: il freddo per inversione al Nord c'è stato, la neve sulle Alpi prettamente da sfondamento sul settore centro-occidentale anche a tratti... in un contesto, però per il Nord Ovest e la Pianura Padana direi abbastanza asciutto, da inizio mese. Con tutto il resto del "contorno" che è parso qualcosa di piuttosto, permettetemi di dire, deludente... in tipico schema new pattern style dell'epoca di Global Warming. Indubbiamente i modelli non vedono e credibilmente continueranno a vedere poco o nulla, anche nei prossimi giorni, stante un pattern circolatorio, che potrei definire, "consentitemi", della semi-permanente alta subtropicale invernale, ben ancorata ad ovest delle Alpi, che "magicamente" da quasi dieci anni appare frequentemente mostrandosi più o meno incisivamente attiva tra (novembre-dicembre, al massimo inizio gennaio) regalandoci davvero momenti di "emozione pura", in ambito meteo. Felice comunque di quanto stia avvenendo sulle regioni adriatiche, in queste ore, che di questi tempi può non essere molto, ma tant'è si prende anche questo... e riconoscendo che nell'extreme long range (ultime uscite di GFS) si siano visti dei tentativi, fin'ora spesso inutili o abortiti, di qualche lieve variazione al tema, della altapressione subtropicale, presente sulla Europa centro-occidentale, da fine ottobre scorso, riterrei comunque auspicabile davvero, che qualcosa cambi, ma per tutti, in modo più diffuso, certamente la situazione troposferica cosi settata, non parrebbe essere molto esaltante in questa direzione.. In simpatia, Buone Feste!
Ultima modifica di snowcover; 24/12/2024 alle 12:02
indubbiamente è la stagione secca, per buona parte dell'arco alpino ma non lo dovrebbe essere per Liguria, Alpi Liguri e Marittime. Basterebbe un mix tra Atlantico e Nao-, ma dobbiamo tornare al 2009 per ricordare qualcosa del genere. Vedremo cosa accadrà nei prossimi due mesi, uno è già andato malamente. Guardando i modelli non si vede in realtà un pattern particolarmente predominante, ma la gobba anticiclonica bollente a W dell'Italia in in modo o nell'altro spunta sempre fuori
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Buongiorno.
Dopo la parentesi fredda e perfino nevosa a basse quote al centro sud, per l'inizio dell'anno nuovo permane molta incertezza su quale scenario nord emisferico ci attenderà. Purtroppo, l'unico elemento condiviso è la solita depressione a spasso per l'Atlantico, là dove molti di noi vorrebbero invece vedere una consistente HP...
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Vedremo tra poco cosa elaborerà Ecmwf...
La novità a questo giro è che c’è una depressione secondaria sull’Algeria che sembra faccia fatica a riassorbirsi. Io credo che questa interazione probabilmente eviterà rimonte anticicloniche durature.
Spero possa fare da “calamita” per una nuova irruzione fredda, magari più ad ovest della precedente.
Progetto fantasioso…
E' una tendenza decennale non è normale che tutti gli inverni di sovente il sud delle Alpi non abbia neve.., e di conseguenza anche gli Appennini Liguri e d'intorni..
Capovolgimento meridionale della circolazione atlantica (AMOC) - MeteoSvizzera
Conseguenze di un indebolimento della circolazione nell'Atlantico
Un rallentamento della circolazione ha un impatto sul nostro clima. A causa della riduzione dell'apporto di acqua calda subtropicale, il Nord Atlantico si raffredda. Un raffreddamento locale dell'Atlantico settentrionale si osserva già oggi (vedi Figura 2). In presenza di acque più fredde, si verifica di conseguenza una minore evaporazione e quindi le precipitazioni in Europa diminuiscono.
Il cambiamento nella distribuzione della temperatura dell'Atlantico può anche influenzare i sistemi meteorologici su larga scala, come il monsone indiano o le precipitazioni nella zona del Sahel. Inoltre, una corrente più debole lungo la costa orientale dell'America porta a un aumento del livello del mare in questa regione. Un rallentamento dell'AMOC porta anche ad un minor assorbimento di CO2 da parte degli oceani, in quanto l’acqua viene trasportata in quantità minori nelle profondità oceaniche.
Figura 2: Andamento osservato della temperatura superficiale del mare dal 1993 al 2021 (dati Copernicus), con illustrazione approssimativa delle correnti oceaniche. Una tendenza al raffreddamento può essere osservata nel Nord Atlantico. (©Ruijian Gou)
Cosa ci riserva il futuro?
Il Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico IPCC nel suo 6° Rapporto mondiale sul clima del 2021 scrive che è molto probabile (90-100%) che l'AMOC si indebolisca nel corso del XXI secolo, anche se venissero messe in atto importanti azioni di protezione del clima. L’entità dell'indebolimento rimane incerta. La Figura 3 mostra come cambia l'AMOC con l'aumento della temperatura. Le incertezze sono molto ampie, ma i modelli mostrano una diminuzione mediana dell'AMOC di circa il 20% se l'obiettivo climatico di Parigi di un riscaldamento di 1,5°C venisse raggiunto. L'IPCC indica una fiducia media nell'affermazione che l'AMOC non collasserà prima del 2100.
Le osservazioni dirette dell'AMOC sono disponibili solo dal 2004, un periodo troppo breve per poter fare affermazioni sullo sviluppo dell'AMOC. Tuttavia, i ricercatori utilizzano altri indicatori, come le temperature oceaniche o i sedimenti sul fondo dell'oceano. Ci sono indicazioni di un rallentamento e di una destabilizzazione dell'AMOC, che sarebbero segnali di allarme di un collasso. Ad ogni modo, per poter fare affermazioni affidabili sullo stato e l'evoluzione dell'AMOC, è necessario continuare le misurazioni nell'Atlantico settentrionale e raccogliere più dati.
Figura 3: Variazione dell'AMOC rispetto sua intensità media del periodo 1850-1900 all'aumentare della temperatura media globale per scenari di emissioni medio-alte (RCP4.5 e RCP8.5). Sono state effettuate diverse simulazioni e il risultato è una mediana del cambiamento con un intervallo di incertezza. Esempio: se l'obiettivo climatico di Parigi di un aumento della temperatura globale di 1,5 °C (linea verde) venisse raggiunto, l'AMOC diminuirebbe del 20% (valore mediano). Tuttavia, l'intervallo è compreso tra il -50% e il +30% circa. Fonte: Rapporto speciale dell'IPCC sull'oceano e la criosfera.
“Non sono nessuno per giudicare, so soltanto che ho un'antipatia innata verso i censori, i probiviri... ma soprattutto sono i redentori coloro che mi disturbano di più.”
HUGO EUGENIO PRATT
Socio Meteonetwork.
Purtroppo, la gobba prima o poi arriva sempre, non si scappa. Quest'anno arriverà dopo Natale, nulla di esasperato però. non si vede per adesso la +12° estiva, almeno quella.
Con il nuovo anno qualcosa pare cambi, auguriamoci che sia qualcosa di diverso del solito polare marittimo, altrimenti prenderemo lo stesso ancora quello, piuttosto della gobba...
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Sul lunghissimo la media ecmwf vede una separazione in 3 del VPT "trilobazione", in prospettiva chissà.
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Sto guardando un po’ le Gefs in uscita, ci sono scenari davvero interessanti per la Befana a carattere artico-continentale.
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