Il 29/08/25, il mio legale di fiducia per conto e per nome del sottoscritto ha inoltrato la richiesta di accesso agli atti al laboratorio INRiM di Torino per acquisire tutta la documentazione inerente al test metrologico eseguito sulla strumentazione schermo solare- sensore termometrico - datalogger della stazione SIAS di Floridia, per la quale lo stesso Laboratorio ha certificato la validazione del record di 48,8°, attestandone la piena e totale conformità della strumentazione, ovvero che la stessa fosse priva di difetti (The committee determined that the shelter had not been damaged), quindi omettendo di annotare che lo schermo di fabbrica fosse bucato e danneggiato.
L'accesso agli atti è un diritto a cui può appellarsi un cittadino nei confronti della pubblica amministrazione e, quindi, anche verso l'INRiM che è un Ente pubblico sotto il Ministero dell'Università e della Ricerca. La Legge stabilisce che entro 30 giorni l'Ente deve dare riscontro all'istante, in considerazione del fatto che i documenti richiesti sono atti pubblici senza vincolo di segretezza.
L'INRiM non ha dato alcun riscontro e la mia richiesta è rimasta inevasa, insomma si è persa l'occasione per dimostrare quella tanto reclamata trasparenza sulla procedura di convalida del record al fine di sgombrare il campo dalle tante e tante opacità che incombono sul record.

Non sorpreso da questo silenzio, ho già dato incarico al mio legale di fiducia di presentare con la massima sollecitudine il ricorso al TAR di Torino contro questa violazione di Legge perseguita dal Laboratorio INRiM che ricordo viene finanziato con soldi pubblici e quindi anche dal sottoscritto nella qualità di contribuente fiscale.