Difficile avvio primaverile

[Assioma]

Alcune impressioni precedentemente esposte:

http://forum.meteonetwork.it/showthr...t=15183&page=4

sembrano trovare una moderata conferma con un incipit primaverile piuttosto difficile.
Pur cedendo geopotenziali all’incombere stagionale il vortice polare continua a segnalarsi per la sua spiccata persistenza nel proporre ingressi freddi dai quadrati settentrionali regalando a questo abbrivio primaverile scampoli dai tratteggi ancora invernali.
Tutto ciò potrebbe essere tranquillamente associato alle fisiologiche peculiaritÃ* climatiche della stagione, anche se superando la prima decade di marzo alcuni dubbi circa la persistenza di talune sinottiche iniziano a minare alcuni teoremi di normalitÃ*.
Secundum: come potrebbe evolversi la situazione.
Resta abbastanza pacifico che almeno sino alla metÃ* del mese i contorni primaverili dovrebbero essere ancora quelli suesposti, cioè di derivazione invernale piuttosto che un assaggio deciso di un periodo più mite.
In seguito, notando come gli indici legati all’oscillazione artica segnalano una consistente flessione, non supportata da un eguale discesa della North atlantic Oscillation, mi viene da sposare l’ipotesi di un ulteriore coinvolgimento del bacino centro-orientale mediterraneo con un’ulteriore retrogressione di masse d’aria continentalizzate piuttosto (ancora) fuori linea con i pronostici di primi tepori stagionali….
A seguire, e saremo giÃ* nell’ordine di idee della terza decade del mese, se gli indici menzionali manterranno le loro impostazioni, si segnala come possibile una confluenza delle masse fredde, meno diretta, con direzione da NNE a SSW attorno alla cellula di alta che i modelli da qualche giorno vedono posizionarsi tra l’islanda e il regno unito.
Vedremo quale sarÃ* il coinvolgimento prossimo venturo del mediterraneo centrale con almeno questa opzione da seguire: ingresso ciclonico freddo per il nord mediterraneo e correnti mediamente sudoccidentali per i settori più a sud esposti.