Sono d'accordo con Pierpaolo: un conto è la depressione (una malattia seria), un altro i distrubi del comportamento che, volenti o nolenti, possono facilmente essere indotti anche dalle condizioni meteo e dalla luminosità stagionale.
Non c'è niente di strano e non è questione di dare giudizi negativi o positivi: la natura influenza il comportamento (che fa sempre parte della natura).
E influenza anche quello dei meteorofili, anche se in senso positivo.
Ovviamente quando le lamentele sono "di maniera", come quelle a cui fa riferimento Michele, è un altro paio di maniche. Lì non c'è un rapporto di causa-effetto fra tempo e umore, tempo e comportamento, ma solo una delle tante scuse per lamentarsi (come scriveva già Leopardi nello Zibaldone).
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