Ho raccolto velocemente alcune immagini, mie e prese dal web, che rappresentano il Calderone in diverse annate.
Ho inserito anche un paio di immagini di fine stagione estiva, per meglio comprendere il tutto.
Interessante a mio avviso il fatto che in annate diverse ci siano alcuni livelli che vengono sempre raggiunti in sn idrografica, sotto la vetta del Corno Grande. Il pallino bianco indica sempre lo stesso punto
Queste immagini sono anche utile per valutare il notevole accumulo del circo superiore, con spessori veramente notevoli.
1) 03/05/2003
2) ottobre 1987
3) 11/09/2005
4) 12/10/2003
5) aprile 2006
Ultima modifica di Enrico_3bmeteo; 24/06/2006 alle 19:42
15 maggio 1983
Ultima modifica di Enrico_3bmeteo; 24/06/2006 alle 19:42
Un'ultima foto del 3 settembre 1983. La linea gialla indica +/- il livello della neve il 15-05-1983, che coincide con il livello del ghiaccio al settembre 1978-1979-1980, mentre la freccia indica un mio amico che tentava di scendere senza "partire" sul ghiaccio vitreo..
Valutate un po' gli accumuli invernali....
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Ultima modifica di Enrico_3bmeteo; 24/06/2006 alle 19:42
complimenti per il lavoro di documentazione!
encomiabile!
Non sei nuovo ad ottimi commenti!!
Grande Enrico!
Mi piace molto l'osservazione sul punto di innevamento raggiunto.
Se notate,lo spessore nevoso arriva sin quasi alla fine del circo glaciale che
accoglie il Calderone e noterete senz'altro la verticalitÃ* e la scoscesitÃ* delle
pareti che discendono dalla sommitÃ* delle creste.
Questo conferma come sia stato facile l'avvento di un rock glacier sul
Gran Sasso,ovvero come la forte alimentazione detritica abbia contribuito con
il passare degli anni alla copertura parziale ed in tratti totale del ghiaccio
perenne,rallentando il processo di ablazione.
Naturalmente tutto ciò ha,negli anni,complicato l'analisi sullo stadio del
ghiacciao appenninico,dando vita a diversi pareri,sia amatoriali che
scientifici.
Attualmente,grazie alle letture ed alle tesimonianze di persone come
Enrico,mi sento di dire che la struttura glaciale è in parte sconnessa,
mancando alcuni pezzi chiave come un vero e proprio bacino di
alimentazione e,soprattutto,la dinamicitÃ*,il movimento fisico del ghiacciaio
dall'alto verso il basso,con scarichi collaterali.
In realtÃ* quest'ultimo punto è sempre stato motivo di discordia e di
valutazioni proprio per il fatto che,eventuali accumuli detritici e morenici,
potrebbero dar vita a movimenti solo apparentemente di natura glaciale.
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...when the night has come
and the land is dark
and the moon is the only light we'll see...
a una prima occhiata "superficiale" la dinamicitÃ* del complesso glaciale sembra esclusa, però l'anno scorso, vedendo da vicino i reflui sorgivi di fusione, si osservava bene la presenza di limo glaciale, dimostrando una certa dinamicitÃ* (vedi erosione)...![]()
Grande Enrico, superlativo, ed ottimi tutti i commenti che sono seguiti!!![]()
Ehm, sono delle colate detritiche (debris-flow) che gradualmente hanno ricoperto il ghiacciaio. I primi segni di debris-flow si vedono sulle immagini di fine Ottocento.Originariamente Scritto da Gianluca Musto
I rock glacier sono un'altra cosa
Questo è un rock glacier, peraltro bellissimo e da manuale...
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cioè ? Non ho capito cosa vuoi direOriginariamente Scritto da meteopescara.it
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voglio dire che la presenza del loess, o limo glaciale, testimonia una azione erosiva di un "qualcosa", presumibilmente ghiaccio. E se è ghiaccio, il ghiaccio per erodere si deve muovere, e per muoversi c'è anche un bacino di alimentazione, o simileOriginariamente Scritto da Enrico_3bmeteo
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