Originariamente Scritto da nevoso84
Il problema è che se in linea generale le latitudini mediterranee dovrebbero risentire, in tendenza, maggiormente di problemi di desertificazione, nel caso Italia/Europa occidentale l'anomalia termica positiva, rispetto al passato, sembra che stia trovando una strada "preferenziale" per esprimersi: le pulsazioni dell'aria calda africana verso nord hanno trovato sull'Europa una via "maestra" che è quella che dall'entroterra mahgrebino attraversa il Mediterraneo per spingersi sulla Spagna e sulla Francia. (per poi proseguire eventualmente il cammino in direzione di Inghilterrra, Benelux e Germania W).
Ciò comporta una variazione dei gpt in senso positivo proprio sulle longitudini ad W dell'Italia.
Il NW si trova così sul "ciglio dell'autostrada" del caldo, essendo la porzione di territorio più prossima geograficamente all'Europa occidentale.
Se poi a questo elemento aggiungiamo che, per converso, ad Est della campana anticiclonica africana vi sono le correnti di ritorno che ridiscendono verso le latitudini più meridionali, abbiamo anche la sommatoria dell'effetto favonico per lo sbarramentto opposto dalle Alpi. (mentre al sud e sul versante orientale italiano in genere ciò genera instabilitÃ* anche in zone normalmente più "stabili" durante l'estate, come l'estremo Sud e le isole).
Il problema risiede nel fatto che il mutamento climatico sull'Europa si sta manifestando nella stagione calda con questa dinamica in modo sempre più ripetitivo e frequente.
In altre parole, sembra che il riscaldamento globale debba trovare le sue dinamiche per manifestarsi in ogni singolo scacchiere geografico mondiale: sull'Europa sembra aver scelto quello descritto.
Ciao, Wetter
Avatar: Caspar Friedrich, Der Wanderer über dem Nebelmeer (Il viandante sul mare di nebbia) 1817 Kunsthalle, Hamburg
Segnalibri