Gentile Colonello,Originariamente Scritto da mario.giuliacci
io credo che il senso delle parole di visconti vada interpretato in questo modo.
Non possiamo aspettarci dai modelli climatici alcuna previsione per il futuro, in quanto è risaputo che il loro grado di attendibilitÃ* diviene quasi nullo giÃ* nel medio termine. non possiamo cioè fidarci delle facilonerie dell'IPCC che ci vuole dire esattamente di quanto aumenterÃ* la T nei prossimi anni.
I modelli climatici sono utilissimi, ma solo come studi di sensibilitÃ*!
Questo qualsiasi climatologo serio lo sa con certezza.
D'altra parte il futuro, che non è prevedibile con precisione, potebbe quindi anche essere peggiore delle previsioni IPCC, ma anche migliore.
Di certo, afferma Visconti, e io sono d'accordo, continuare a inquinare massicciamente e globalmente non porterÃ* a nulla di buono. Sia che il futuro sia caldo, sia che sia gelido.
Quindiil punto è per me:
non possiamo continuare a prenderci in giro.
Noi sappiamo che il clima cambia continuamente, e che in passato è mutato in modo anche molto più veloce e traumatico!
Ma non sappimao spiegare il perchè avvenga ciò.
O meglio, possiamo solo formulare delle ipotesi, che però rimangono ipotesi e non devono trasformarsi in false certezze.
Detto questo l'umanitÃ* non può esimersi dal prendersi le proprie responsabilitÃ* e affrontare il problema inquinamento. Che per quanto sia incerto quanto contribuisca al mutamento climatico, è comunque una forzante potenzialemnte pericolosa.
Ecco il senso delle parole di Visconti, per nulla contradditorie a mio parere.
Questa in termini moderni si chiama etica della responsabilitÃ*.
L'umanitÃ* si deve porre il problema se ciò che sta facendo potrÃ* modificare in peggio la vita sul pianeta.
Con grande stima
Meschiari
PS: le ho inviato due messaggi privati
Saluti
Ultima modifica di Aldo Meschiari; 24/08/2006 alle 23:24
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