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    Burrasca forte L'avatar di Lorenzo Catania
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    Predefinito Le prime staffilate di un getto polare in rinforzo

    Innanzitutto chiedo venia per l'assenza di questa settimana, ma per cause di forza maggiore mi son dovuto dedicare a tempo pieno alle faccende di casa

    Comunque, al solito, cominciamo con il descrivere la situazione attuale: le premesse erano giÃ* abbastanza evidenti una settimana fa, quando nell'ultimo thread postato si prospettava una probabile accelerazione della Corrente a Getto polare con la generazione di un'onda lunga proprio nella giornata di ieri in pieno Atlantico.
    E puntualmente dalle moviole satellitari possiamo vedere come adesso le correnti sull'Oceano siano molto veloci e disposte perlopiù in direzione WNW-ESE. Insomma, le ondine della settimana scorsa hanno lasciato il posto ad un'onda ben più ampia, ma le correnti medie hanno mantenuto la stessa direttrice di spostamento.
    Comunque il Getto, con velocitÃ* medie che stanotte raggiungeranno i 300 km/h, separa due grandi figure bariche: da un lato l'Anticiclone delle Azzorre, nella sua sede naturale, o solo leggermente troppo arretrato verso ovest (ma è una questione di poche centinaia di chilometri), dall'altra parte una grossa depressione che ingloba gran parte d'Europa, alimentata ad ovest direttamente dall'aria fredda mulinata dal Getto Polare, ad est da aria calda e poco umida dal 40° parallelo.
    Tuttavia non è ancora tempo per i grandi cicloni extratropicali; di conseguenza proprio la vastitÃ* della depressione attuale ne mina in parte la forza, relegando i fenomeni più forti alle aree frontali in fase di occlusione ed agli assi di saccatura, il più esteso dei quali sta attraversando l'Italia proprio in queste ore, introducendo i primi refoli del Getto Polare.
    Infine fra Mare di Norvegia, Islanda e Groenlandia si assiste al fiorire di numerosi riccioli di nubi ALTE, dovuto alla relativa e massiccia convergenza d'aria alle alte quote, fenomeno che porterÃ* ad un lento aumento della pressione ad ovest dell'Islanda prima di martedì.

    Sul resto d'Europa? Innanzitutto si può dire che perlomeno nei bassi strati la configurazione barica, negli aspetti generali, non muterÃ* almeno fino a martedì; i piccoli centri depressionari che sfilano però lungo le rotaie del Getto Polare saranno quelli che porteranno un tipo di tempo variabile su parte del Mediterraneo. Sono una sorta di piccole onde, come quelle della settimana scorsa, solo che si presentano molto meno marcate e ben poco riconoscibili se immerse nella estesa banda nuvolosa che viene cullata dal Jet.
    Cominciamo intanto con il tenere d'occhio l'onda numero 0, quella che ho cerchiato in rosso: arriverÃ* domani sera sull'arco alpino, e grazie all'interazione con la barriera orografica martedì genererÃ* una piccola ma insidiosa depressione che si insedierÃ* rapidamente fra Polonia e Romania, facendo scivolare il fronte freddo collegato lungo le nostre regioni adriatiche.
    Ma sempre martedì inizierÃ* a prendere forza fra Bretagna e Golfo di Biscaglia l'onda numero 1-2 (nascerÃ* dalla fusione delle due), con un lungo fronte freddo che stavolta impatterÃ* sulle Alpi occidentali, permettendo a PARTE dell'aria fredda di cominciare a penetrare nella Valle del Rodano nella giornata successiva, mercoledì. L'irruzione sarÃ* però un po' troppo veloce e quindi, come accade spesso in questi ultimi anni, non si svilupperÃ* una depressione ben strutturata, ed il Maestrale sarÃ* padrone del campo su Sardegna e Sicilia.
    L'onda numero 3 (deve ancora svilupparsi) invece almeno per ora non fa per noi; si isolerÃ* in pieno Oceano generando una profonda e stretta depressione, che decreterÃ* lo smorzamento della Corrente a Getto e la nascita di una nuova piccola cresta anticiclonica subtropicale poco più ad est,a ridosso delle coste irlandesi.
    Proprio questo promontorio prenderÃ* rapidamente forza, e costringerÃ* tutta la struttura a mutare faccia da mercoledì; ma di questo eventualmente parleremo solo in seguito, con il passare dei giorni
    Ultima modifica di Lorenzo Catania; 01/09/2006 alle 20:13
    "La meteorologia è una scienza inesatta, che elabora dati incompleti, con metodi discutibili per fornire previsioni inaffidabili" (A. Baroni)

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