Pagina 1 di 2 12 UltimaUltima
Risultati da 1 a 10 di 28

Visualizzazione Ibrida

Messaggio precedente Messaggio precedente   Nuovo messaggio Nuovo messaggio
  1. #1
    Uragano
    Data Registrazione
    12/06/02
    Località
    Tbilisi, Georgia
    Messaggi
    16,621
    Menzionato
    38 Post(s)

    Question Zone climatiche italiane - riscaldamenti

    Stavo leggendo a riguardo della classificazione delle zone climatiche italiane per la regolamentazione sui riscaldamenti:

    http://www.eurometeo.com/italian/read/doc_climazone

    Tralasciando le peculiaritÃ* locali (Valle Mosso è classificata in zona E - 2100/3000 gradi giorno - mentre ad es. nel 2005 ne ho rilevati oltre 3800, ovvero la stima, ridicola, calcolata per Formazza ) ho notato diverse incongruenze che saltano subito all'occhio, per esempio:

    - Perchè Cuneo è in zona F mentre Aosta - più a nord, più in alto, meno soleggiata e più fredda - si trova invece classificata in zona E?

    - Perchè Verona è l'unico capoluogo a nord della linea gotica ad essere inserito in zona D, insieme a Caltanissetta, Vibo Valentia e Grosseto?

    Mi domando quindi questa classificazione in base a cosa sia fatta. Non la quota, o quantomeno non solo: Feltre, a soli 250 metri, è (giustamente, peraltro) in zona F. Ne sapete qualcosa di più?



  2. #2
    Emanuele
    Ospite

    Predefinito Re: Zone climatiche italiane - riscaldamenti

    Considera che se è vero che Verona è allergica alla neve non lo si può dire per il freddo, infatti nel Gennaio 1985 si registrarono -17,8°, i -10° sino a qualche decennio fÃ* erano valori che si raggiungevano ogni inverno.
    Alcuni anni fÃ* sul quotidiano locale ci fù un bellissimo articolo sui dati da te citati, ebbene le nostre amministrazioni comunali proprio perchè inserite in una fascia "inadeguata" ogni anno dovevano emettere delle ordinanze per permettere le accensioni anticipate rispetto al 1° Novembre ( di norma verso il 15 Ottobre ovvero un paio di settimane prima ), il titolo dell'articolo era Verona fredda come Foggia!
    Tra l'altro sottolineo che la stazione di Verona Villafranca in inverno con regimi di alta pressione ed inversione termica è tra le più fredde dell'intera pianura padana.
    ciao

  3. #3
    Burrasca L'avatar di faggio58
    Data Registrazione
    16/06/05
    Località
    Fratta Terme-Bertinoro (FC)
    Età
    66
    Messaggi
    5,967
    Menzionato
    9 Post(s)

    Predefinito Re: Zone climatiche italiane - riscaldamenti

    Intuta la regione Emilia Romagna da Piacenza a Rimini tutti i comuni sono inseriti nella categoria E con accensione dal 15/10 al 15/4 per 14 ore giornaliere, fanno esclusione 2 comuni Forlì e Forlimpopoli in categoria D.
    Di fatto le ordinaze dei sindaci per autorizzare l'accensione sono la norma ( quest'anno l'ecezione dalla regola) dato che non basta un articolo di legge per far cambiare il clima di una cittÃ*.

    Penso che il problema derivi dalle fonti usate per determinare le sommatorie dei gradi giorno, fonti evidentemente etereogenee ed inaffidabili.

  4. #4
    Uragano L'avatar di albedo
    Data Registrazione
    27/06/02
    Località
    Prato
    Età
    66
    Messaggi
    30,600
    Menzionato
    26 Post(s)

    Predefinito Re: Zone climatiche italiane - riscaldamenti

    Aggiungiamoci che quasi sempre, a paritÃ* di altitudine, le periferie e campagne circostanti le medie e grandi cittÃ*, durante il semestre freddo sono molto più fredde rispetto ai centri cittadini, segnatamente nelle ore che vanno dalle 17 alle 9 del mattino.

  5. #5
    Vento fresco L'avatar di MarcoNW
    Data Registrazione
    22/05/03
    Località
    Castagneto Po (TO) 473 m
    Età
    50
    Messaggi
    2,095
    Menzionato
    0 Post(s)

    Predefinito Re: Zone climatiche italiane - riscaldamenti

    L'ultima classificazione delle zone climatiche è stata fatta a metÃ* anni '70, che io sappia, in concomitanza con l'entrata in vigore della legge 373/76 sul risparmio energetico. La legge è poi stata aggiornata in anni più recenti (1993), ma credo che la classificazione sia rimasta immutata.

    Il calcolo è fatto su medie climatiche del primo dopoguerra, con la semplice formula "Gradi giorno = 19°C - Temperatura media esterna", ovvero si ha una misura di quanti gradi "manchino" all'ambiente esterno rispetto ai 19°C che la legge prevede che si debbano avere in casa con l'impianto di riscaldamento acceso. Sommando tutti i valori giornalieri solo del periodo in cui la temperatura esterna è inferiore ai 12°C si ottiene un valore cumulato annuale in base al quale l'Italia è stata divisa in 6 zone climatiche, ad ognuna delle quali corrispondono diversi regimi di funzionamento degli impianti.

    Le zone sono A (<600 gg), B (>600 <900 gg), C (>900 <1400 gg), D (>1400 <2100 gg), E (>2100 <3000 gg) ed F (>3000 gg). Quasi tutto il Nord Italia ricade nella zona E, e può accendere per massimo 14 ore il riscaldamento dal 15/10 al 15/04, e per massimo 7 ore nel restante periodo dell'anno (e questo nessuno lo sa, percui si "invocano" sempre proroghe agli amministratori locali senza sapere che la legge non ha mai impedito a nessuno di accendere i termosifoni a maggio o settembre). Alcune zone montane e non, ricadono nella zona F e non sono sottoposte a limitazioni di orario o periodo di accensione.

    Le anomalie di alcuni casi nascono dal fatto che spesso le medie climatiche di un capoluogo sono state estese anche a parecchi comuni limitrofi per i quali non sono disponibili dati, e questo può alle volte essere stata un forzatura. Si deve inoltre tenere presente il discorso dei 12°C esterni come limite per la sommatoria, che in alcuni casi credo possa creare ulteriori stranezze (può essere ad esempio il caso tra Aosta e Cuneo: forse Aosta ha più giorni di Cuneo con T esterna >12°C, percui si perde dei valori nella sommatoria). Resta il fatto che la classificazione, lodevole nel suo intento, è discutibile per come è stata applicata e non più cambiata. Un esempio: Torino se non sbaglio è intorno ai 2.600 gg, zona E. Gran parte dei comuni della sua collina (incluso il mio), è in zona F e per tale motivo per un lungo perdiodo hanno goduto di agevolazioni sull'acquisto dei combustibili per riscaldamento. AssurditÃ* incredibile, a mio avviso: se è vero che mediamente la collina è più fresca della cittÃ*, e dunque somma un maggior numero di gradi giorno, è altrettanto vero che quando la cittÃ* (e soprattutto la sua pianura) scende sotto i -8, -10° ed ha massime poco sopra lo 0°, la collina difficilmente scende sotto i -3,-4°C e ha tiepidi pomeriggi... (vedi fine gennaio 2006: io qui sono a stento sceso a -5,2°C, Chivasso, 3km da qui ma 300 m sotto, era a -12, -13°C!) Chi spende di più per scaldarsi? Le dispersioni degli edifici dovute a quei 4-5°C di differenza che si hanno nel cuore dell'inverno tra pianura e collina, a mio avviso dovrebbero contare molto più dei 1-2°C che la collina ha in meno in ottobre-novembre e marzo-aprile! Nel computo dei gradi giorno, 1°C di temperatura esterna di differenza dovrebbe "valere" di più se siamo a -5°C rispetto al periodo in cui siamo a +10°C! Le dispersioni non sono lineari!

    Ciao!


  6. #6
    Uragano
    Data Registrazione
    12/06/02
    Località
    Tbilisi, Georgia
    Messaggi
    16,621
    Menzionato
    38 Post(s)

    Predefinito Re: Zone climatiche italiane - riscaldamenti

    Citazione Originariamente Scritto da MarcoNW
    L'ultima classificazione delle zone climatiche è stata fatta a metÃ* anni '70, che io sappia, in concomitanza con l'entrata in vigore della legge 373/76 sul risparmio energetico. La legge è poi stata aggiornata in anni più recenti (1993), ma credo che la classificazione sia rimasta immutata.

    Il calcolo è fatto su medie climatiche del primo dopoguerra, con la semplice formula "Gradi giorno = 19°C - Temperatura media esterna", ovvero si ha una misura di quanti gradi "manchino" all'ambiente esterno rispetto ai 19°C che la legge prevede che si debbano avere in casa con l'impianto di riscaldamento acceso. Sommando tutti i valori giornalieri solo del periodo in cui la temperatura esterna è inferiore ai 12°C si ottiene un valore cumulato annuale in base al quale l'Italia è stata divisa in 6 zone climatiche, ad ognuna delle quali corrispondono diversi regimi di funzionamento degli impianti.

    Le zone sono A (<600 gg), B (>600 <900 gg), C (>900 <1400 gg), D (>1400 <2100 gg), E (>2100 <3000 gg) ed F (>3000 gg). Quasi tutto il Nord Italia ricade nella zona E, e può accendere per massimo 14 ore il riscaldamento dal 15/10 al 15/04, e per massimo 7 ore nel restante periodo dell'anno (e questo nessuno lo sa, percui si "invocano" sempre proroghe agli amministratori locali senza sapere che la legge non ha mai impedito a nessuno di accendere i termosifoni a maggio o settembre). Alcune zone montane e non, ricadono nella zona F e non sono sottoposte a limitazioni di orario o periodo di accensione.

    Le anomalie di alcuni casi nascono dal fatto che spesso le medie climatiche di un capoluogo sono state estese anche a parecchi comuni limitrofi per i quali non sono disponibili dati, e questo può alle volte essere stata un forzatura. Si deve inoltre tenere presente il discorso dei 12°C esterni come limite per la sommatoria, che in alcuni casi credo possa creare ulteriori stranezze (può essere ad esempio il caso tra Aosta e Cuneo: forse Aosta ha più giorni di Cuneo con T esterna >12°C, percui si perde dei valori nella sommatoria). Resta il fatto che la classificazione, lodevole nel suo intento, è discutibile per come è stata applicata e non più cambiata. Un esempio: Torino se non sbaglio è intorno ai 2.600 gg, zona E. Gran parte dei comuni della sua collina (incluso il mio), è in zona F e per tale motivo per un lungo perdiodo hanno goduto di agevolazioni sull'acquisto dei combustibili per riscaldamento. AssurditÃ* incredibile, a mio avviso: se è vero che mediamente la collina è più fresca della cittÃ*, e dunque somma un maggior numero di gradi giorno, è altrettanto vero che quando la cittÃ* (e soprattutto la sua pianura) scende sotto i -8, -10° ed ha massime poco sopra lo 0°, la collina difficilmente scende sotto i -3,-4°C e ha tiepidi pomeriggi... (vedi fine gennaio 2006: io qui sono a stento sceso a -5,2°C, Chivasso, 3km da qui ma 300 m sotto, era a -12, -13°C!) Chi spende di più per scaldarsi? Le dispersioni degli edifici dovute a quei 4-5°C di differenza che si hanno nel cuore dell'inverno tra pianura e collina, a mio avviso dovrebbero contare molto più dei 1-2°C che la collina ha in meno in ottobre-novembre e marzo-aprile! Nel computo dei gradi giorno, 1°C di temperatura esterna di differenza dovrebbe "valere" di più se siamo a -5°C rispetto al periodo in cui siamo a +10°C! Le dispersioni non sono lineari!

    Ciao!

    Grazie mille per la spiegazione Marco, concordo con le tue affermazioni. Certo rimango curioso di capire i gradi giorno per le singole localitÃ* in base a quali dati vengano rilevati.



  7. #7
    Staff MeteoNetwork L'avatar di aleceppi
    Data Registrazione
    15/06/02
    Località
    Seregno (Mb)
    Età
    44
    Messaggi
    5,005
    Menzionato
    13 Post(s)

    Predefinito Re: Zone climatiche italiane - riscaldamenti

    Citazione Originariamente Scritto da MarcoNW
    L'ultima classificazione delle zone climatiche è stata fatta a metÃ* anni '70, che io sappia, in concomitanza con l'entrata in vigore della legge 373/76 sul risparmio energetico. La legge è poi stata aggiornata in anni più recenti (1993), ma credo che la classificazione sia rimasta immutata.

    Il calcolo è fatto su medie climatiche del primo dopoguerra, con la semplice formula "Gradi giorno = 19°C - Temperatura media esterna", ovvero si ha una misura di quanti gradi "manchino" all'ambiente esterno rispetto ai 19°C che la legge prevede che si debbano avere in casa con l'impianto di riscaldamento acceso. Sommando tutti i valori giornalieri solo del periodo in cui la temperatura esterna è inferiore ai 12°C si ottiene un valore cumulato annuale in base al quale l'Italia è stata divisa in 6 zone climatiche, ad ognuna delle quali corrispondono diversi regimi di funzionamento degli impianti.

    Le zone sono A (<600 gg), B (>600 <900 gg), C (>900 <1400 gg), D (>1400 <2100 gg), E (>2100 <3000 gg) ed F (>3000 gg). Quasi tutto il Nord Italia ricade nella zona E, e può accendere per massimo 14 ore il riscaldamento dal 15/10 al 15/04, e per massimo 7 ore nel restante periodo dell'anno (e questo nessuno lo sa, percui si "invocano" sempre proroghe agli amministratori locali senza sapere che la legge non ha mai impedito a nessuno di accendere i termosifoni a maggio o settembre). Alcune zone montane e non, ricadono nella zona F e non sono sottoposte a limitazioni di orario o periodo di accensione.

    Le anomalie di alcuni casi nascono dal fatto che spesso le medie climatiche di un capoluogo sono state estese anche a parecchi comuni limitrofi per i quali non sono disponibili dati, e questo può alle volte essere stata un forzatura. Si deve inoltre tenere presente il discorso dei 12°C esterni come limite per la sommatoria, che in alcuni casi credo possa creare ulteriori stranezze (può essere ad esempio il caso tra Aosta e Cuneo: forse Aosta ha più giorni di Cuneo con T esterna >12°C, percui si perde dei valori nella sommatoria). Resta il fatto che la classificazione, lodevole nel suo intento, è discutibile per come è stata applicata e non più cambiata. Un esempio: Torino se non sbaglio è intorno ai 2.600 gg, zona E. Gran parte dei comuni della sua collina (incluso il mio), è in zona F e per tale motivo per un lungo perdiodo hanno goduto di agevolazioni sull'acquisto dei combustibili per riscaldamento. AssurditÃ* incredibile, a mio avviso: se è vero che mediamente la collina è più fresca della cittÃ*, e dunque somma un maggior numero di gradi giorno, è altrettanto vero che quando la cittÃ* (e soprattutto la sua pianura) scende sotto i -8, -10° ed ha massime poco sopra lo 0°, la collina difficilmente scende sotto i -3,-4°C e ha tiepidi pomeriggi... (vedi fine gennaio 2006: io qui sono a stento sceso a -5,2°C, Chivasso, 3km da qui ma 300 m sotto, era a -12, -13°C!) Chi spende di più per scaldarsi? Le dispersioni degli edifici dovute a quei 4-5°C di differenza che si hanno nel cuore dell'inverno tra pianura e collina, a mio avviso dovrebbero contare molto più dei 1-2°C che la collina ha in meno in ottobre-novembre e marzo-aprile! Nel computo dei gradi giorno, 1°C di temperatura esterna di differenza dovrebbe "valere" di più se siamo a -5°C rispetto al periodo in cui siamo a +10°C! Le dispersioni non sono lineari!

    Ciao!


    Ottimo 3d molto interessante.
    Ho 2 precisazioni in merito:

    a) Siamo sicuri che il calcolo va fatto a partire dai 19°C???
    La Davis ad esempio utilizza i 18.3°C = 65°F

    b) Ci sono diversi metodi per calcolare i gradi giorni, siamo sicuri che si conta solo il periodo in cui la temperatura esterna è inferiore ai 12°C???

    Ecco il metodo che viene utilizzato dal software Weather Link della Davis.

    Data: Growing Degree–Days

    Because temperature plays an important part in the rate of development of plants and many diseases and pests (especially insects), a measurement including the accumulation of heat with passing time is necessary to predict maturation. Growing degree-days provide a measure for calculating the effect of temperature on the development of plants and pests. One growing degree-day is the amount of heat that accumulates when the temperature remains one degree above the base developmental threshold for 24 hours. One growing degree–day is also the amount of heat that accumulates when the temperature remains 24º above the base threshold for 1 hour. (What about Heating and Cooling Degree-days?) Note that there are no negative degree-days. If the temperature remains below the threshold, there is no degree-day accumulation.

    Unlike strict time predictions of plant or pest development, growing degree-day predictions hold true regardless of location or temperature fluctuations. As long as you know the number of degree-days necessary for plant/pest development, you may use degree-days as an accurate predictor. For example, you may know that it takes, in general, three weeks for a specific pest to develop. What you will find, however, is that the pest may take 4 weeks to develop in cooler weather and only 2 weeks to develop in warmer weather. The time prediction can be off by up to a week by looking at time alone, while the degree–day prediction should result in far greater accuracy.

    Calculation Methods

    The WeatherLink software uses the outside temperature data in conjunction with the base and upper thresholds entered for each crop or pest to calculate degree-days. You can choose between three possible methods for calculating degree-days: the growing degree-day cutoff method, the high/low method or the integration method.
    If you select the cutoff method, the software uses the highest and lowest temperatures for a given day to calculate the average for that day. Note, however, that if the low temperature is below the base threshold, the software uses the base threshold as the low temperature when calculating the average temperature for the day. In addition, if the high temperature is above the upper threshold, the software uses the upper threshold as the high temperature when calculating the average temperature. For this method to work, you must have entered the upper and lower thresholds.

    • Growing degree-day cutoff method

    The difference between the average temperature and the base threshold is assumed to be the number of degree-days accumulated on that day. (For example, if the average of the highest and lowest temperatures was 24º above the base threshold, the software would assume 24 degree-days for the entire day.

    Note: Unless 15 hours worth of records exist in the database for that day (from midnight to 3pm, for example), the software will not calculate degree-days for that day.

    • High / Low method

    If you select the high/low method, the software uses the highest temperature and the lowest temperature for a given day to calculate the average temperature for that day. The difference between the average temperature and the base threshold are assumed to be the number of degree-days accumulated on that day. For example, if the average of the highest and lowest temperatures is 24º above the base threshold, the software assumes 24 degree–days for the entire day.

    Note: Unless 15 hours worth of records exist in the database for that day (from midnight to 3pm, for example), the software will not calculate degree-days for that day.

    • Integration method

    If you select the integration method, the software calculates degree–days using the average temperature for an interval and the interval time. For example, if the average temperature during a 15 minute interval was 24º above the base threshold, the software would calculate 0.25 degree-days during that interval (24 * 15 minutes in interval/1440 minutes per day). The number of degree-days during each interval are added together to arrive at a degree-day total. This method calculates degree-day totals more accurately than the high/low method.


    Data: Heating & Cooling Degree-Days

    Although degree-days are most commonly used in agriculture, they are also useful in building design and construction, and in fuel use evaluation. The construction industry uses heating degree-days to calculate the amount of heat necessary to keep a building, be it a house or a skyscraper, comfortable for occupation. Likewise, cooling degree-days are used to estimate the amount of heat that must be removed (through air-conditioning) to keep a structure comfortable. Just like growing degree-days, heating and cooling degree-days are based on departures from a base temperature. 65º F is almost always used as this base.

    One heating degree–day is the amount of heat required to keep a structure at 65ºF when the outside temperature remains one degree below the 65ºF threshold for 24 hours. One heating degree–day is also the amount of heat required to keep that structure at 65ºF when the temperature remains 24ºF below that 65º threshold for 1 hour.
    Likewise, one cooling degree–day is the amount of cooling required to keep a structure at 65ºF when the outside temperature remains one degree above the 65ºF threshold for 24 hours. One cooling degree–day is also the amount of cooling required to keep that structure at 65ºF when the temperature remains 24ºF above that 65º threshold for 1 hour.

    Depending on the calculation method, both heating and cooling degree-days can accumulate in the same day. Also, note that there are no negative degree-days. If the temperature remains below the threshold, there is no degree-day accumulation.
    Heating and Cooling degree-days may be calculated by either the High/Low method or the Integration method.

    Note: The Heating and Cooling degree-days displayed in the Strip Chart, Plot, and Browser use the integrated calculation method with a 65ºF (18ºC) base.

    Below are some representative heating and cooling degree-day totals from different parts of the United States.


    Barrow, Alaska Heating degree days 20,370Cooling degree days 0 Kansas City, Mo.Heating degree days 5,326Cooling degree days 1,388
    Bismarck, N.D.Heating degree days 8,932Cooling degree days 499
    Key West, Fla. Heating degree days 68Cooling degree days 4,820
    Hilo, HawaiiHeating degree days 0Cooling degree days 3,134
    Yuma, Ariz. Heating degree days 983Cooling degree days 4,244

    Table data source: Williams, Jack. 1995. The USA TODAY Weather Almanac.


    In allegato il testo del DPR 412/93.


    Alessandro Ceppi – Staff Meteonetwork
    Dati e immagini in diretta da Seregno:
    http://www.dropedia.it/stazioni/seregnocentro/index.htm
    Dati in diretta da Valfurva:
    http://www.dropedia.it/stazioni/valfurva/index.htm

  8. #8
    Uragano L'avatar di Davide1987
    Data Registrazione
    08/04/03
    Località
    Trecate (NO) - Corteno Golgi (BS)
    Età
    38
    Messaggi
    54,581
    Menzionato
    41 Post(s)

    Predefinito Re: Zone climatiche italiane - riscaldamenti

    interessante, io sapevo che il periodo di accensione da noi, andava solo dal 15/10 al 15/04.
    Quando questo mondo ti sta crollando addosso..
    La vita non si ferma con una diagnosi di Sclerosi Multipla..

  9. #9
    Burrasca L'avatar di bufera
    Data Registrazione
    09/06/06
    Località
    Cosenza centro 205 mt
    Età
    35
    Messaggi
    6,876
    Menzionato
    3 Post(s)

    Predefinito Re: Zone climatiche italiane - riscaldamenti

    anche le medie di Cosenza sono più basse di quelle di Roma, di Vibo Valentia, però quest'ultime sono state inserite in zone D, Cosenza(molto più fredda anche di Taranto, Cagliari, Brindisi) in zona C...inoltre voglio aggiungere che anche nelle scuole qui i riscaldamenti devono essere accesi per regola dal 15 novembre

  10. #10
    Brezza tesa L'avatar di phisician
    Data Registrazione
    28/02/04
    Località
    PADOVA
    Età
    73
    Messaggi
    938
    Menzionato
    4 Post(s)

    Predefinito Re: Zone climatiche italiane - riscaldamenti

    per la cronaca qui da me in condominio oggi hanno acceso il riscaldamento fuori c'e' ancora qualche giovane che e' in maniche corte , ci sono21° all'ombra e 35° al sole, (robe da matti questo spreco)un po' di brezza da nord, ma anche uno come me sta bene solo in maniche di camicia ed e' una giornata luminosa come poche , in casa avevamo ancora 23°
    amo i records e poco i cambiamenti di configurazione dei forum.Stay human!
    Current Weather Conditions at san martino di lupari,

Segnalibri

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •