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  1. #1
    elnino
    Ospite

    Predefinito Re: Il prossimo inverno? Probabilità dell’80% di avere temperature di -1.0 / -1.5 °C rispetto alla m

    Complimenti per la tua analisi, ma la natura ha già dimostrato in passato di fregarsene altamente della statistica , per dire nel '94 qui ha fatto 12 mesi su 12 sopramedia...

    Io mi aspetto invece un inverno caldo, per via della correlazione esistente con l'ENSO.
    Per esempio in Trentino negli anni con El Nino dal 1970 ad oggi l'inverno è risultato più caldo del normale nell'88% dei casi.
    Allego un grafico interessante che mostra un confronto tra l'indice MEI e le temperature di Trento.
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  2. #2
    andrea.corigliano
    Ospite

    Predefinito Re: Il prossimo inverno? Probabilità dell’80% di avere temperature di -1.0 / -1.5 °C rispetto alla m

    Citazione Originariamente Scritto da elnino Visualizza Messaggio
    Complimenti per la tua analisi, ma la natura ha già dimostrato in passato di fregarsene altamente della statistica , per dire nel '94 qui ha fatto 12 mesi su 12 sopramedia...

    Io mi aspetto invece un inverno caldo, per via della correlazione esistente con l'ENSO.
    Per esempio in Trentino negli anni con El Nino dal 1970 ad oggi l'inverno è risultato più caldo del normale nell'88% dei casi.
    Allego un grafico interessante che mostra un confronto tra l'indice MEI e le temperature di Trento.
    Punti di vista diversi…
    La mia analisi, limitatamente alla mia zona (magari si può anche fare uno studio analogo per macro-regioni italiane), vuole solo vedere se si possono stabilire delle correlazioni con i comportamenti anomali del passato. So benissimo che gli indici dei vari parametri teleconnettivi hanno un peso non indifferente nel plasmare il bilancio stagionale di una regione, ma mi piacerebbe anche sperimentare nuove strade, anche per vedere se si può stabilire, considerando soprattutto l’andamento del clima dell’ultimo decennio a casa nostra, un rapporto tra avvicendamento di fasi fredde e calde come stiamo avendo di recente. Data la complessità del sistema climatico, perché non tentare anche qualcosa di nuovo che prenda in considerazione anche il reale avvicendamento di queste fasi calde e fredde? Se ogni anno ripassiamo gli stessi parametri e le stesse teleconnessioni, potremmo finire per distrarci, facendoci magari fuggire qualche segnale importante che potrebbe venire da vicino e non dal Pacifico. Data la complessità del sistema climatico, nulla mi vieta di pensarla anche in questo modo. Supposizioni… certamente! Ma all’inizio, senza queste non puoi cominciare a piantare teorie. E poi, come si dice…tentar non nuoce!
    Mi ricorderò di questo messaggio e a marzo avrò modo di giudicarmi.



  3. #3
    Uragano L'avatar di albedo
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    Predefinito Re: Il prossimo inverno? Probabilità dell’80% di avere temperature di -1.0 / -1.5 °C rispetto alla m

    Andrea, è un po' quello che dicevo io molto più rozzamente e in estrema sintesi in un altro topic. La pigrizia e la fretta mi hanno impedito di mettermi a fare calcoli, ma avevo notato anche sui miei dati alcune di queste concatenazioni statistiche.


  4. #4
    andrea.corigliano
    Ospite

    Predefinito Re: Il prossimo inverno? Probabilità dell’80% di avere temperature di -1.0 / -1.5 °C rispetto alla m

    Citazione Originariamente Scritto da albedo Visualizza Messaggio
    Andrea, è un po' quello che dicevo io molto più rozzamente e in estrema sintesi in un altro topic. La pigrizia e la fretta mi hanno impedito di mettermi a fare calcoli, ma avevo notato anche sui miei dati alcune di queste concatenazioni statistiche.

    Bene Francesco!
    Quello che tu dici non fa altro che confermare il fatto che possa essere probabile una correlazione nella successione di fasi calde e fredde, come ipotizzo io. Anche se è tutto ancora da dimostrare, credo che sia possibile, infatti, che possa farsi strada, all’interno della vasta gamma di indici climatici a scala globale, un nuovo “disturbo” (e quindi una nuova variabile?) quale frutto derivato proprio dalla nuova dinamica atmosferica che stiamo sperimentando da dieci anni a questa parte. Un “disturbo” esclusivamente di stampo Mediterraneo, al massimo Europeo, visto che anche il nostro continente non è estraneo a fenomenologie calde e fredde prolungate e sempre più frequenti. Questa probabile correlazione (ripeto…da dimostrare!), infatti, sembra che non venga più di tanto intaccata dalle situazioni atmosferiche in cui, a scala globale, imperversa il Niño o la Niña, dal momento che l’alternarsi di un trimestre caldo e freddo che tendono a compensarsi a vicenda sembra che abbia una probabilità di verificarsi più o meno una volta all’anno, mentre sappiamo che il riscaldamento e il raffreddamento delle acque del Pacifico richiedono tempi molto più lunghi. Questo non significa però che questi due eventi globali non possano giocare un ruolo nel condizionare anche il nostro tempo: magari contribuiranno a correggere le anomalie verso l’alto o verso il basso; tuttavia secondo me è probabile (sempre… da dimostrare!) che, se potessimo fare una media pesata dell’incidenza del “fattore di estremizzazione” di casa nostra e del “fattore globale Niño-Niña ”, potrebbe essere il primo a condizionare maggiormente il risultato.

    Ciao Francesco e… buona domenica a tutti!

  5. #5
    Burrasca L'avatar di Aliseo
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    Predefinito Re: Il prossimo inverno? Probabilità dell’80% di avere temperature di -1.0 / -1.5 °C rispetto alla m

    Ciao Andrea volevo chiederti un particolare.
    A parte la cadenza con cui avvengono i cambi di scostamento termico dalla media che hai egregiamente valutato, hai notato se c'è una cadenza simile anche nell'intensità dell'anomalia tarmica, ad esempio ad una forte anomalia calda corrisponde dopo un tot di settimane o mesi una forte anomalia fredda?
    Oppure per quanto concerne i valori, si sono presentati a casaccio senza rispettare una possibile forbice?
    Ancora complimenti.
    "....[I]E vedrete il Figlio dell'uomo, seduto alla destra della Potenza, venire con le nubi del cielo[/I]."
    [B]Gesù Cristo[/B] (Marco 14,62)

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  6. #6
    andrea.corigliano
    Ospite

    Predefinito Re: Il prossimo inverno? Probabilità dell’80% di avere temperature di -1.0 / -1.5 °C rispetto alla m

    Citazione Originariamente Scritto da Aliseo Visualizza Messaggio
    Ciao Andrea volevo chiederti un particolare.
    A parte la cadenza con cui avvengono i cambi di scostamento termico dalla media che hai egregiamente valutato, hai notato se c'è una cadenza simile anche nell'intensità dell'anomalia tarmica, ad esempio ad una forte anomalia calda corrisponde dopo un tot di settimane o mesi una forte anomalia fredda?
    Oppure per quanto concerne i valori, si sono presentati a casaccio senza rispettare una possibile forbice?
    Ancora complimenti.
    Ciao Aliseo. Innanzitutto ti ringrazio per i complimenti…
    Ti rispondo più che volentieri, considerando però solo le anomalie mensili. Come giustamente affermi, però, lo studio andrebbe fatto anche per le decadi. Sicuramente in futuro lo farò…

    Considerando i trimestri che ho elencato e aggiungendo anche qualche altro mese in anomalia positiva o negativa a cui è corrisposto un mese con anomalia opposta, posso elencarti questi dati:

    4/2000: +0.7
    5/2000: +0.7
    7/2000: -1.6
    8/2000: -1.2 ----> Media: -0.4


    1/2001: +1.0
    3/2001: +1.4
    4/2001: -0.7
    6/2001: -1.4 ----> Media: +0.1


    9/2001: -2.4
    10/2001: +2.1 ----> Media: -0.2

    2/2002: +1.1
    3/2002: +0.8
    5/2002: -1.8
    7/2002: -0.8 ----> Media: -0.2

    11/2002: +2.2
    12/2002: +0.9
    2/2003: -2.4
    3/2003: -0.4 ----> Media: +0.1

    10/2003: -1.1
    11/2003: +0.8
    12/2003: +0.7
    1/2004: -0.8 ----> Media: -0.1

    9/2004: +0.9
    10/2004: +1.4
    12/2004: +1.1
    1/2005: -0.8
    2/2005: -3.1 ----> Media: -0.1

    3/2006: -1.7
    4/2006: +1.7 ----> Media: 0.0

    7/2006: +2.8
    8/2006: -2.7 ----> Media: +0.1

    In generale, analizzando mesi consecutivi o quasi, la forbice è compresa tra -0.2 e +0.1. Da notare che di solito le forti anomalie da un lato e dall’altro tendono a compensarsi all’interno dello stesso gruppo di dati (vedi anomalie in grassetto). Tralasciando poi il 2003 per ovvi motivi, bisogna anche evidenziare che oltre ai gruppi di mesi considerati in cui si nota una certa compensazione, ci sono 7 mesi su 83 in anomalie fortemente negative che spuntano qua e là. Si tratta di: 12/2001 (-1.5), 8/2002 (-2.3), 3/2004 (-1.9). 5/2004 (-3.1), 8/2005 (-2.3), 12/2005 (-1.6) e 1/2006 (-2.0). Questi ultimi dati sono quelli che fanno aumentare di frequenza i picchi negativi che si possono vedere dal grafico. In generale, però, tutte le anomalie positive sono bilanciate e tale bilancio cade nell’intervallo (-0.2/+0.1). Per questo motivo sono portato a credere che, statisticamente, esiste una buona probabilità che si avveri la linea di tendenza che ho inquadrato, visto che l’anomalia di 9/2006, 10/2006 e 11/2006 è, rispettivamente, +0.8, +1.7 e +1.5.


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