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  1. #11
    Vento forte L'avatar di stefano64
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    Predefinito Re: Abbiamo superato il limite

    Esprimo brevemente il mio parere.
    Sicuramente stiamo vivendo un'epoca di mutamenti climatici su scala globale, che stupiscono per la loro rapidità: sono sotto gli occhi di tutti la progressiva riduzione dei circhi glaciali, la diffusione nei nostri mari di specie tipiche dei mari tropicali, ecc... ecc...: tutti fenomeni indotti dall'aumento delle temperature medie.
    Non si sa, tuttavia, se l'innalzamento delle temperature proseguirà imperterrito o se il pianeta cercherà un nuovo punto di equilibrio, magari modificando le grandi correnti oceaniche.
    Su scala di tempo più ridotta, però, non è detto che il trend globale non possa subire anche degli strappi in senso contrario. In questo senso, mi piace ricordare che l'inverno scorso, in Italia, è stato estremamente rigido e prolungato, ed anche la primavera, almeno dalle mie parti, è stata complessivamente fresca. Perciò, non mi stupisco che ora accada il contrario.
    In definitiva, non mi allarma tanto il profilo termico di questo autunno ed inizio inverno, quanto il trend globale, indiscutibile, che prosegue con ripetute accelerazioni dalla fine degli anni '80 e che non sappiamo a cosa porterà.
    da Stefano

  2. #12
    Brezza tesa L'avatar di guid49
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    Predefinito Re: Abbiamo superato il limite

    Citazione Originariamente Scritto da andrea.corigliano Visualizza Messaggio
    Mi permetto di esprimere il mio parere su ciò che affermi a proposito della “non eccezionalità” del dato di Milano. Come dici, si tratta di temperature a 700 hPa, cioè a circa 3500 metri di quota, ovvero in libera atmosfera. In questo caso, il riscaldamento di circa 2°C è esclusivamente legato al bilancio tra le temperature delle masse d’aria calda e fredda che si sono susseguite e, dal valore riportato, si capisce benissimo che hanno prevalso i richiami di aria calda. In tale bilancio, però, non possono ovviamente comparire i trasferimenti radiativi che interessano gli strati bassi dell’atmosfera, all’interno del cosiddetto PBL (strato limite planetario), la cui altezza dipende dalla turbolenza dei movimenti dell’aria ma che, al massimo, raggiunge i 1000 metri circa. Tanto è vero che, ad anomalie di 2 °C a quella quota, corrispondono anomalie ben più elevate al suolo che in Valpadana viaggiano almeno verso i 5-6 °C. Per questo motivo, a mio giudizio, credo che se anche il valore di +2°C appare in sé certamente un’anomalia più contenuta, tale valore va letto in un contesto diverso. Non dico che il valore sia eccezionale perché bisognerebbe a questo punto applicare le leggi della statistica, però dico con sicurezza che è un dato anomalo che non deve passare inosservato, visto che a quel valore corrispondono anomalie al suolo che inquadrano un’ondata di “caldo” di notevole intensità.

    Un saluto
    Devo ammettere che non conosco a relazione esistente tra la temperatura a 700 hPa e lo strato limite planetario, ma dal grafico già allegato noto che nei 25 anni precedenti in ben 6 occasioni si sono avute anomalie superiori ed esattamente nel 1985 (+ 4.06 °C), nel 1986 (+ 3,76 °C), nel 1993 (*3,30 °C), nel 1984 (+ 2,81 °C), nel 1994 (+ 2,82 °C) e nel 2000 (+ 2,61 °C). Quindi anomalie maggiori di quella del 2006 si sono verificate più volte nel recente passato.
    Ritengo poi che sia meglio aspettare la fine della decade o del mese prima di trarre conclusioni.
    Saluti, Guido

    PS: la temperatura a 700 hPa in media si registra ad una quota vicina ai 3100 m

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