No caro Gio, tu hai parlato di scala mondiale ed è per questo che allora debbo condividere il discorso di Luca.
Debbo poi dire che i miei precedenti interventi sugli effetti del nino moderato sono riferiti solo a noi, perchè parlavo di spostamento verso est delle anomalieOriginariamente Scritto da Gio
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Andrea
Giovanni Tesauro
Responsabile Rete Stazioni Meteorologiche MeteoNetwork-Meteo.it
Dati in diretta da Capiago Intimiano (CO, 375 m s.l.m.) http://www.dropedia.it/stazioni/intimiano_sud/index.htm
Le anomalie più pesanti sono sull'artico, in Siberia e nel Canada occidentale. Cioè nelle zone più fredde del mondo: il "serbatoio" del gelo invernale.
Questo, a mio giudizio, è il dato più allarmante.![]()
Ma già a novembre si vedeva l'inizio della catastrofe almeno al nord:irruzione da nord tardo primaverile a inizio novembre ,già li lanciai l'allarme,ma non pensavo poi che anche il sud avrebbe sofferto nel prosieguo(li almeno nevico' a inizio novembre ,non c'erano 16°consecutivi come qui pure col fohn)
Caro Andrea, hai centrato perfettamente il senso del mio discorso, in termini d'attualità e di prospettiva e non soltanto su scala europea.
Del resto avremo senz'altro modo di riparlarne a tempo debito.
E al sempre puntuale ed argomentatissimo amico Andrea (Corigliano) dico che il discorso sulle incognite relative al COME possa estrinsecarsi il tentativo di riequilibrio energetico e sulle problematiche correlate sono d'accordo senza ombra di dubbio, visto il trend generale osservato finora.
Sebbene ciò esuli un attimino dal tema iniziale della latenza del freddo invernale, che alla fine probabilmente avrà colpito in maniera disomogenea alcuni comparti del NH in sede di bilanci conclusivi.
Bella discussione comunque!
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"La meteo è una passione che non comprende solo colui che non la nutre"
Genny, forever.
Ciao Alex
per sdrammatizzare, le previsioni allarmistiche dell'IPCC farebbero un baffo a questo inverno
che robaccia
ciao
Forse non e' stato l'unico a prevederlo.
Direi che quando c'e' in ballo "El Nino" (anche se in forma moderata)
in una situazione generale gia' segnata dalla presenza
sopramedia della HP di origine subAtlantica
c'e' da aspettarsi questo tipo di andamento invernale.
Volete degli esempi?
inverno '82/'83 (con estata molto calda, estremi storici in Lug)
inverno '88/'89
inverno '89/90 (peggio del '06/'07, dal punto di vista delle precipitazioni)
(l'appennino vide la prima ed ultima neve tra il 15 ed il 20 Aprile, 1m a 1500m)
inverno '97/'98 (Febbraio pessimo. mite e secco!)
Quello attuale, '06/'07? Batte ogni record precedente!
Direi che le previsioni stagionali hanno bisogno
di molto, molto rodaggio!
Saluti
G.Razzi
Quoto il discorso in generale (interessante il fatto che El Nino possa accentuare una tendenza ad HP di origine subatlantica già forte), ma permettimi di dissentire su un paio di esempi che hai citato.
NelL'inverno 1989/90 l'ENSO era neutro (indice MEI: D89 +0.1, J90 +0.2, F90 +0.5; inidce ONI: D89 -0.1, J90 +0.1, F90 +0.2).
L'inverno 1988/89, invece, fu caratterizzato da Nina moderatamente forte.
Alcuni studi effettuati da Barnston e Livezey hanno suggerito che l'estrema anomalia barica del gennaio-febbraio 1989 possa essere stata indotta dalla combinazione di 3 parametri chem, dagli anni 50 in avanti, solo in 2 occasioni si sono verificati (1989 e 2000):
Ciclo solare vicino al massimo, QBO+ (al punto di vista del legame con il ciclo solare, si considera la QBO a 45 hPa, un'interpolazione lineare fra i venti zonali equatoriali a 30 e a 50 hpa) e SOI+ dato, appunto, dalla Nina
Ecco i 2 casi --> HP esteso e estemo su Europa e zonalità alta!
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