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Alle porte una fase di bel tempo con temperature in continua e lenta crescita
Chiusa la parentesi di maltempo che ha regalato all’ultima decade di marzo gli unici sapori invernali di una stagione fredda inesistente, sembra che le condizioni atmosferiche tenderanno presto a ritornare sui loro passi, ovvero a essere caratterizzate da quello stesso andamento che ci ha accompagnato nel corso dell’ultimo semestre. Stante però la posizione attuale dell’anticiclone delle Azzorre, a latitudini elevate e in configurazione ad omega in pieno Oceano Atlantico centro-settentrionale, a medio termine la nostra penisola sarà influenzata da una discesa di aria leggermente fredda in arrivo dalla Scandinavia che avrà modo di interagire con il bacino del Mediterraneo tra il 4 e il 7 aprile prossimi, quando una saccatura in quota generata dalla nuova circolazione entrante sarà in grado di apportare precipitazioni ovunque, in trasferimento da Nord verso Sud dove sono attesi i quantitativi maggiori, specie sul versante adriatico. Si tratterà quindi di un peggioramento che avrà il merito di portare ancora un po’ di pioggia sul nostro stivale, ma con una dinamica che incentiverà la fenomenologia lontano dalle regioni settentrionali che, in proporzione, vedranno precipitazioni ben più esigue di quanto, attualmente, i modelli prevedono per il Centro-Sud. Non è una novità, ormai, ma una linea di tendenza che si è andata sempre più consolidandosi nel corso dell’ultimo decennio fin quasi a diventare la norma, specie per il NW.
Sotto la spinta del blocco anticiclonico a ovest, la ferita depressionaria sia in quota che al suolo già dal giorno di venerdì 6 avrà quasi completamente liberato il campo italiano: resterà una residua instabilità su Puglia e regioni ioniche, ma in via di rapido miglioramento che, nel frattempo, avrà caratterizzato il tempo sulle restanti regioni italiane. Un miglioramento che si annuncia abbastanza deciso per dar vita ad una fase di bel tempo nel complesso in continuo crescendo specie dal giorno 9, quando probabilmente il campo anticiclonico al suolo sarà ulteriormente consolidato da un moderato aumento di geopotenziali in quota sotto l’influenza di una moderata avvezione calda nord-africana che muoverà dalla Spagna verso il Nord Italia orientativamente a cavallo tra la fine della prima decade di aprile e l’inizio della seconda. Si delinea, al momento, l’inizio di un periodo sostanzialmente stabile proprio a cavallo delle festività pasquali, con temperature in lenta e continua crescita da ovest da venerdì 6 e che, probabilmente, raggiungeranno il picco tra una decina di giorni quando saranno probabili, sulle regioni centro-settentrionali, valori massimi compresi tra 22 e 25 °C sulla maggior parte delle località. Lasciamo per il momento archiviato il discorso delle anomalie per non essere ripetitivi, anche se da antifone simili è facile capire come potrebbe chiudere anche il mese di aprile visto che, a quanto pare, l’Africa comincia già a ruggire.
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