
Originariamente Scritto da
Pietro Calabrese
Lo stesso minestrone che ho letto su decine di pubblicazioni e visto su decine di documentari. Analizzare il clima odierno senza considerare il passato (anche remoto) è un errore madornale che solo in pochi possono fare.
Forse non hai letto bene il thread perché mi rispondi senza considerare altre mie considerazioni. Ho già detto che il problema non è credere o non credere nel rapporto ipcc ma andare oltre, mi spiego... Il rapporto è molto chiaro: siamo in presenza di una accelerazione del riscaldamento globale la cui causa è quasi certamente riconducibile alle attività dell'uomo.
Fin qui sono perfettamente d'accordo (Lo ero nel mio primo intervento e lo ero già 15 anni or sono..) La mia perplessità è un'altra. Gli scienziati, hanno capito perché il pianeta si sta riscaldando già di suo? Un esempio banale: Metto sul fuoco (le attività dell'uomo) una pentola con dell'acqua (il clima); dopo alcuni minuti assisteremo ad un rapido aumento di temperatura, giusto? In pentola, spegnendo il fuoco, l'acqua di raffredda. Seguendo il parallelo, perché spegnendo il fuoco (le attività dell’uomo) l'acqua (il clima) continua a riscaldarsi? E si raffredda e così via? Finché non capiremo questo meccanismo, saremo solo capaci di analizzare lo stato dei fatti e ipotizzare scenari futuri (più di uno...).
Tu mi dici che non possiamo considerare il clima di alcuni milioni di anni fa, allora commenta scientificamente questo (che è molto più vicino temporalmente):
Tratto da:
L'ultima era glaciale - parte 1 (
http://clima.meteogiornale.it)
Il ghiaccio, ecco il comun denominatore della Terra di 21 mila anni fa.
Quaranta milioni di chilometri quadrati della superficie terrestre, pari a circa il 25% dell’estensione continentale, erano ricoperti dai ghiacciai.
Possiamo osservare che nell'emisfero settentrionale erano presenti tre principali corpi glaciali. Nel continente nordamericano la copertura glaciale partiva dalle coste dell'oceano Pacifico e giungeva fin sull'Atlantico con un limite meridionale che ad ovest si trovava in prossimità del quarantanovesimo parallelo e ad est giungeva addirittura fino al quarantesimo.
Ad occidente si trovava il corpo glaciale che occupava gran parte dell’area delle montagne Rocciose, denominato complesso glaciale "Cordilleran"; ad oriente troviamo la placca glaciale "Laurentide" che in corrispondenza della baia di Hudson aveva uno spessore prossimo ai 4.000 metri e si congiungeva ai ghiacciai groenlandesi.
L'Europa era dominata dal blocco glaciale scandinavo che, grazie anche al basso livello dei mari, giungeva fino all'attuale Gran Bretagna. In prossimità della Scandinavia il ghiaccio raggiungeva lo spessore massimo di circa 3.000 metri e si assottigliava verso est arrivando fino al mare di Barents e alla penisola di Kara, mentre più a sud, nelle principali vallate alpine lo spessore del ghiaccio era di circa 1800 metri.
Anche i bambini capiscono che lo scioglimento dei ghiacci, quindi il riscaldamento, è iniziato molto prima dell'era del carbone. Ripeto (visto che non mi faccio capire)
concordo comunque con l'ipcc visto che quest’ultimo analizza, a mio parere, solo una parte del problema ampiamente condivisibile.
Avvolte ho la strana sensazione che si consideri l'ipcc come la bibbia e sia vietato criticarla o mettere in discussione il suo operato. Non fa parte del mio DNA conformarmi e seguire il gregge come una pecora. Continuerò ad interrogarmi e mettere in discussione tutto ed il contrario di tutto leggendo pubblicazioni ed osservando documentari. Ti assicuro che esistono altre voci oltre alle solite ma più che contrastanti alternative o complementari.
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