Sì esatto. I tempi televisivi sono limitati per le previsioni a breve, figuriamoci per quelle a lungo. Indi per cui non bisogna,e lo dico anche con un pizzico di rammarico, proporle in maniera assoluta.
Io sono fiducioso per questi tipi di studio, e sono molto felice di leggere a riguardo qua nel forum cosa propone il CEM (o altri enti) per le previsioni stagionali. Quindi il mio non è un divieto assoluto, perchè dietro a questi lavori c'è gente che studia su queste cose in modo professionale e serio.
Il discorso (e ritorniamo da capo) è che sono troppo difficili da spiegare: già la differenza di BASE tra tendenza e previsione è profondamente ignorata da alcuni forumisti, figuriamoci tra non addetti ai lavori. Azzeccare o sbagliare una previsione stagionale non è così facile da capire, anche qua si cade nell'errore. Perchè non è come una previsione a breve, dove basta verificare sul campo cosa è successo per dedurre se qualcosa è sbagliato o è giusto. La previsione stagionale, siccome è allargato lo spazio temporale della previsione suddetta, da adito a diversi campi di giudizio e di discrezionalità... ed è molto facile scontrarsi con diverse opinioni sulla legittimità di una previsione corretta o meno. L'esempio di questo Giugno è calzante in tal senso. Io vedo che la tendenza del CEM è stata abbastanza corretta, ma è altrettanto vero che per il Nord non si sono verificate in modo pieno e completo. Ognuno potrebbe dire la sua fino all'infinito, senza che io potrei dire in modo obiettivo chi ha ragione e chi ha torto. Ed è questo l'ulteriore rischio delle previsioni stagionali. La persona media infatti è più soggetta a vedere il male di una previsione che la correttezza. Ecco che quindi se la previsione è parzialmente corretta, questa viene vista come sbagliata.
Cosa bisogna fare quindi? Io potrei proporre mille cose, ma l'esigenza della domanda (e di conseguenza del business... bisogna pur dirlo) è forte anzi fortissima. Ho notato che le previsioni stagionali sono quasi più richieste di quelle a breve. Classiche sono le domande (e propongo un esempio) "che tempo farà il 17 Agosto a Milano?" e magari siamo al 2 Giugno. Ecco... è questo che denota la totale ignoranza delle persone, e come in tutti i settori (non solo nella meteorologia!), l'ignoranza viene sfruttata a proprio vantaggio. Non che sia un male in termini assoluti, per carità, ma la tendenza è quella di provare a rispondere, non facendo scorgere all'altro proprie debolezze e incapacità.
In realtà per il bene della meteorologia, a mio modesto parere, bisognerebbe non rispondere. Oppure, ancora meglio (se esistono i tempi, che non siano quelli televisivi), provare a rispondere, facendo capire all'altra persona che è impossibile ad oggi sapere se pioverà o ci sarà il sole quel giorno, ma che si può sapere in linea di estrema massima si può sapere se ad Agosto farà caldo o freddo.
Io quindi continuo ad essere convinto, per esperienza personale, che queste previsioni fanno male alla meteorologia, e che alimentano l'ignoranza che c'è in Italia. Ma qualcuno è convinto del contrario, io in questo senso, non posso che accettarlo e cercare nel mio piccolo a far capire la rischiosità delle previsioni, delle tendenze, e della difficoltà di fare il meteorologo di professione.![]()
L'alba del 29 Dicembre 2005...
...questa meraviglia della natura, colori che sembrano dipinti da una mano divina...questa alba è un soffio che ti entra nell'anima e non può che farti respirare felicità.
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