Citazione Originariamente Scritto da Snowhell Visualizza Messaggio
Stamane sono tornato dall'Austria, da lì ho seguito,quando mi è stato possibile, i "vituperi italici".....Basìto, inca***to, una vergogna!!
Vegetazione, fauna, bellezze paesaggistiche bruciate da soggetti che meritebbero lo stesso trattamento...certo le temp. ma soprattutto il vento e la secchezza dell'aria hanno agevolato lo scempio, ma ciò che è accaduto dovrebbe far rivedere moltissime cose, in primis la definizione che noi attribuiamo al termine civiltà!!
La cosa peggiore è che nn accadrà nulla, tra qualche giorno tutto dimenticato.....
D'accordissimo ma intanto pare che inizino a beccarli
segnalo questo articolo

CHIETI – Sono stati individuati i responsabili dell’incendio boschivo scoppiato la settimana scorsa nei Comuni di Civitaluparella, Montelapiano, Montebello sul Sangro, Fallo e Villa Santa Maria. Il personale dei Comandi stazione della forestale di Villa Santa Maria, Casoli e Gissi, dopo aver domato l’incendio che ha interessato per diversi giorni migliaia di ettari nella zona del chietino, è riuscito a fermare quattro persone responsabili dell’incendio. Le fiamme, si sono sviluppate da un officina di lavorazione dei metalli di Civitaluparella, dove gli operai stavano eseguendo delle operazioni particolari (molature e saldature) senza le dovute precauzioni, infatti si trovavano all’esterno e utilizzavano come base d’appoggio una vecchia pedana in legno. Inoltre intorno al piazzale c’era una scarpata ricoperta da erbacce secche che, con le altissime temperature registrate ( si sfioravano i 40 gradi) e con il forte vento di libeccio e scarsa umidità dell’aria, con le scintille incandescenti hanno contribuito allo scatenarsi dell’incendio. Sono stati pertanto deferiti all’autorità giudiziaria di Lanciano per incendio colposo D.C.T. artigiano di 34 anni di Civitaluparella, in quanto titolare, S.G., un diciottenne di Civitaluparella, M.C., un ventisettenne di Villa Santa Maria ed M.C. trentaduenne sempre di Villa Santa Maria, tutti operai della stessa ditta.Il punto d’innesco dell’incendio era situato proprio sulla scarpata adiacente all’officina, questo è quanto stabilito dal Corpo Forestale dello Stato grazie all’applicazione del Protocollo Niab (Nucleo Investigativo Antincendio Boschivo) che ha utilizzato il “Metodo delle EvidenzeFisiche” sperimentato con successo in Canada e in Spagna ed introdotto in Italia dall’università della Tuscia di Viterbo. Sono stati prelevati anche dei campioni di terreno per verificare la presenza di residui chimico-fisici di molatura e saldatura sul posto dell’innesco che saranno analizzati in laboratori specializzati.

fonte
http://www.rete5.tv (Rete 5 Sulmona)