Apro questo semplice thread di sintesi per ricapitolare in modo comprensibile anche ai meno esperti l’attuale impostazione “teleconnettiva” e fare il punto sulla situazione e sulle prospettive per la stagione entrante,creando i presupposti per una ulteriore trattazione più approfondita ed esaustiva in collaborazione con il mitico Comitato Scientifico di Meteonetwork.
Partiamo per il nostro viaggio intorno al mondo iniziando dalla più vasta distesa liquida del globo,l’oceano Pacifico,ed esaminiamo la disposizione delle SSTA (anomalie delle temperature superficiali del mare) con le relative interazioni indotte a livello troposferico.
Il punto focale dell’intera circolazione pacifica,l’ENSO (El Nino Southern Oscillation) ,si presenta ancora in debole fase negativa,con acque più fredde della norma nei settori al largo delle coste sud americane e più tiepide a nord est dell’arcipelago indonesiano,fenomeno noto come Nina.
L’influenza di tale disposizione termico oceanica interseca attualmente,proprio a livello di codesto comparto,le maglie di un altro importante indice teleconnettivo la MJO (Madden Julian Oscillation),il quale rappresenta una sorta di ola,un’onda di attività convettiva in viaggio alle latitudini tropicali da ovest verso est secondo diverse fasi,otto per l’esattezza,ognuna delle quali interessa un determinato comparto oceanico compreso tra le coste orientali africane e il Pacifico centro occidentale.
L’attuale fase della MJO sta determinando una forte attività temporalesca sull’arcipelago indonesiano (fase n°5),con la masse nuvolose che inducono un effetto aspirazione sia da levante,sul settore pacifico,dove si registra infatti un rinforzo degli Alisei (di concerto proprio con la Nina) ,sia da ponente sull’oceano Indiano,dove si sta verificando la prevista discesa dell’indice DMI (Indian Dipole Mode),con raffreddamento delle acque sui settori occidentali dell’oceano stesso e conseguente indebolimento del relativo monsone.
Venendo meno la spinta monsonica,l’ITCZ ha iniziato la sua fisiologica fase di discesa verso l’equatore portandosi dietro,per effetto cinghia,anche le fasce anticicloniche subtropicali le quali sono cosi costrette ad allontanarsi gradualmente dal Mediterraneo dove,come sappiamo,hanno spadroneggiato indisturbate per tutta l’estate.
Per completare il nostro “giro del mondo” dobbiamo ora analizzare quali traiettorie potrà assumere,con la configurazione teleconnettiva esaminata,la Corrente a Getto Polare (motore primario del tempo sul nostro continente) nel tratto compreso tra il Pacifico settentrionale,il nord America,l’Atlantico e l’Europa. Per farlo occorre introdurre un altro indice oceanico fondamentale,ossia la PDO (Oscillazione multidecadale delle SST nord pacifiche),conoscere le sue influenze stagionali a livello troposferico nell’indice PNA (Pacific North American,Oscillazione pressoria Nord Pacifica) e vedere la sua correlazione con la collega atlantica NAO (Oscillazione pressoria Nord Atlantica).
Senza addentraci in particolari che andrebbero oltre lo scopo divulgativo della presente trattazione,possiamo affermare in sintesi che le temperature oceaniche caratterizzanti la PDO,al momento debolmente negativa,inducono nel semestre invernale ad un approfondimento della depressione aleutinica (PNA +) la quale,a sua volta,devia il getto polare contro la catena delle Montagne Rocciose imponendo traiettorie di impatto mediamente sud occidentali.
Il getto poi,destabilizzato ulteriormente dall’attraversamento quasi perpendicolare dei cieli sopra a detta catena montuosa,si propaga con un cavo d’onda sugli States sud orientali per poi risalire in Atlantico andandovi a gonfiare l’anticiclone delle Azzorre.
Nel suo tragitto,soprattutto in prossimità delle latitudini più meridionali,il jet stream incontra però la resistenza delle correnti stratosferiche contrarie indotte dall’attuale QBO negativa,ergo l’ondulazione si amplifica maggiormente lungo i meridiani e la sua frequenza si contrae retroattivamente come una molla determinando sul Mediterraneo centro occidentale e sull’Italia il susseguirsi di imponenti irruzioni di tipo artico o polare marittimo,alternate a momentanee risalite di aria più mite di stampo subtropicale:l’aria fredda prevarrà in questo frangente su quella calda a causa delle SST del vicino Atlantico attualmente favorevoli,nonostante un’AMO (Atlantic Multidecadal Oscillation) debolmente positiva,ad una configurazione di NAO debolmente negativa,il che non fa altro che confermare un autunno quantomeno dinamico,con occasione per qualche episodio piovoso significativo e con temperature complessivamente sotto alla media.
Saluti a tutti,Luca![]()
Meteobook.it
Previsioni e approfondimenti meteo
Grazie Luca della spiegazione facile di un argomento così complesso![]()
I lunghi singhiozzi dei violini d'autunno feriscono il mio cuore con monotono languore
Complimenti per la spiegazione,davvero!!!!Una cosa pero'nessuno fa capo al repentino calo di estensione del polo Nord.Purtoppo,se si andra'esaurendo come sta facendo quella fonte fredda la zona polare invece di essere interessata da alte pressioni costanti poltre il circolo polare,andrebbe ad instaurarsi una zona di bassa presssione relativa e l'effetto cinghia potrebbe compromettersi
Tacque,e dato di piglio al gran tridente i nembi raduno',sconvolse l'onde,tutte incito'le raffiche dei venti,e di nuvole empi'la terra ed il mare;e giu'dal Ciel precipito' la Notte!
Omero-Odissea
W il Libeccio!!!
Il mio sogno?Vedere la +32°c ad 850 hpa su Roma.
W il caldo!!!
Ottimo articolo, ben spiegato,
grazie
Molto comprensibile e sintentico...ottima analisi
...aspettiamo la prox puntata![]()
Inverno 2016?" Che l' HP si ammali di PRIAPISMO !!"
Cassano M: PET
“Mai discutere con un cretino..dopo 5 min non si capisce + chi sia tra i due”
Spiegazione abbastanza esaustiva quella del nostro Luca, parola che suona come un mix di "esauriente+divulgativa"
Comunque mi soffermerei piuttosto su quanto in grassetto.
perchè continua la defaillance delle ensamble (che avevo già notato a settembre nel td sulla depressione scandinava) riguardo alla corretta previsione del PNA. Da tempo dato in procinto di crollare, non è mai andato in negativo.
Ricordo che l'anno scorso avevamo PNA- e NAO in grande spolvero. Blizzard allora face notare che l'unica fase piovosa seria a metà settembre 2006, era coincisa con una breve fluttuazione positiva di questo indice.
E allora... continua così PNA
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Andrea
Pttima spiegazione, complimenti!
MeteoCultura
https://www.facebook.com/meschiari.aldo/
Bravo Luca, ti destreggi benissimo sia nel breve che nel lungo termine!!
Dico la mia agganciandomi al discorso sul PNA.
Nonostante negli ultimi mesi il CPC abbia sempre sottostimato il valore medio del PNA, mi pare che al momento, osservando sia sinottica globale che i grafici di comprazione NCEP-CDC, il segno dell'indice sia già negativo e con tendenza a rimanere tale per almeno una settimana circa:
Probabilmente tale discrepanza è dovuta al fatto che al CPC usano un pattern modificato (http://www.cpc.ncep.noaa.gov/product...a_index2.shtml) che da molto peso a quanto avviene in Pacifico, rendendosi necessari due centri di opposta anomalia, il primo nel N-Pacifico e il secondo nell'area all'altezza delle isole Hawaii:
Al momento invece abbiamo un forte gradiente pressorio proprio nel N-Pacifico che probabilmente contribuisce a falsare i valori, nonostante, a mio avviso, sia un classico pattern PNA-, con saccatura nella parte occidentale del N-America e rimonta anticiclonica ad Est:
Restando valido quanto detto a suo tempo (e se ci fate caso si vede come nel pattern positivo del PNA per Ottobre vi sia una piccola correlazione negativa con i GPT in sede mediterranea), aggiungendo pure che l'EPO raggiungerà a breve valori decisamente positivi (contribuendo ad inibire l'attività ciclonica che al momento sta interessando l'Europa centrale) e che il GLAAM è in risalita a causa della ripresa di correnti zonali alle alte latitudini, allora mi aspetto (e spero) che la prima metà di Ottobre passi con un flusso zonale piuttosto alto e relativa stabilità in Europa, soprattutto orientale. Discorso diverso per la seconda metà quando ci potrebbe essere anche qualche debole inserimento da W.....
Nell'augurarmi che l'AO ottobrina rimanga positiva (per il discorso di lag stratosferico con l'inverno) confido quindi che la previsione di Luca sia esatta, ma grazie al sottomedia settembrino e forse novembrino.
Ottobre lasciamolo passare senza grossi sussulti, please!!
Un saluto a tutti
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Andrea
Mi aggiungo ai complimenti fatti fin qui. Gran bell'intervento, preciso ed esaustivo.
Fra l'altro un periodo autunnale sottomedia e perturbato l'avevo preso in considerazione pure io qualche tempo fa (nel 3d "alla ricerca delle piogge autunnali").
Solo una piccola precisazione:
Se ben ricordo, mi pare che in inverno la fase PDO- tenda ad indurre il pattern PNA- (--> caratterizzato da HP sulle Aleutine e invece da LP fra il Golfo d'Alaska e il NW del continente nordamericano), in sostanza il contrario delle anomalie della carta seguente:
Difatti, mi pare che la correlazione cinquantennale fra PDO e PNA, in inverno, equivalga a +0.73.
Vero cmq che il pattern PNA-, in inverno, tende ad indurre una configurazione esattamente come descritta da Luca nella prima parte di quanto quotato (saccatura a ridosso delle coste nordamericane e entratat del getto da SW sulle Rockies, in seguito, la saccatura sul WNW degli States tenderebbe ad indurre risalita barica dinamica sul SE e successiva saccatura in pieno oceano Atlantico....fino al possibile irrobustimento e dislocazione dell'HP azzorriana verso il continente europeo).
Viceversa, con PNA+, la particolare ondulazione che si verrebbe a creare indurrebbe un rafforzamento dell'HP sul Nordatlantico; se contemporaneamente a PNA+ si avesse NAO+, ciò potrebbe portare alla cosiddetta "Bartlett High" e, in caso di AO-, successivamente a SCAND+. Viceversa in caso di PNA+ e NAO-, sono date le condizioni ideali per risalita dell'HP sul nord dell'oceano Atlantico, con conseguente avvezione di aria polare o artica di origine marittima sul centroeuropa.
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