1 milione di alberi per Kyoto
3 ottobre 2007 – 1 milione di alberi per Kyoto. È l’iniziativa che vede insieme Legambiente e Anve (l’Associazione Nazionale Vivaisti Esportatori) per contribuire al raggiungimento degli obiettivi di riduzione dei gas responsabili dell’effetto serra stabiliti dall’ormai celebre Protocollo. Si tratta di un impegno condiviso dalla maggior parte delle aziende vivaistiche italiane rappresentate dall’Anve. Che destineranno un milione di piante ornamentali, sfoglianti e non, alla lotta al cambiamento climatico lasciandole per almeno cinque anni nei vivai e contribuendo così, come piccoli polmoni verdi, all’assorbimento del carbonio in eccesso e alla lotta ai mutamenti climatici. In questo modo la collaborazione tra Legambiente e Anve vuole anche incentivare lo sviluppo di filiere vivaistiche virtuose che contribuiscono alla conservazione della biodiversità tutelando in particolare quelle specie vegetali a forte caratterizzazione territoriale. La campagna partirà in occasione de “La Festa dell’Albero” di Legambiente il prossimo 21 novembre, per il tredicesimo anno consecutivo, a cui saranno chiamati a partecipare cittadini di tutte le età. L’iniziativa sarà poi ripresa in occasione di Cambio di Clima e della Settimana Amica del Clima che, a metà febbraio, celebrerà l’anniversario dell’entrata in vigore del Protocollo di Kyoto con l'obiettivo di fare emergere il legame tra scelte energetiche, emissioni di CO2 e cambiamenti climatici. “Insieme ad Anve vogliamo impegnarci in un obiettivo concreto e di lungo periodo – ha dichiarato Rossella Muroni responsabile iniziative associative di Legambiente –che coinvolga l’intero settore vivaistico in iniziative coerenti rispetto all’applicazione del protocollo di Kyoto. Inoltre, la collaborazione con l’Anve rappresenta anche un’occasione per sensibilizzare i cittadini sull’importanza del ruolo degli alberi per la vita del pianeta e per la lotta ai cambiamenti climatici”.
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www.meteosystem.com/stazioni/savignanosulpanaro/
e pensare che la superficie coperta dai nostri boschi è in netto aumento...![]()
che sciocchezza. piuttosto coltiviamo noi degli alberi e piantiamoli nelle zone denudate. stare ad aspettare associazioni e forestale non serve a nulla, ognuno deve prendersi la propria responsabilità-
io dico : - una pianta in ogni luogo possibile -
NEI VIVAI: auhhahahauaauaaaua si, come le migliaia di abeti che anche il corpo forestale coltiva non più per rimboschire, ma per rivenderli ai vivai cittadini come alberi di natale.
che ovviamente al 90% finiscono nel cassonetto sotto casa
quello che serve tuttora è una campagna di riforestazione fatta dal basso, anche con gesti semplici .
piantare un albero nel proprio terreno, in un parco pubblico , o anche abusivamente.
a me 3 volte me li hanno estirpati/avvelenati. per cui ora mi dedico a metterli direttamente in montagna, sperando che li lascino in pace
Perchè serve la burocrazia perfino per piantare un albero?
Anni fa lessi che un piccolo comune della p padana...mi pare di nome Nonantola, rimboschì un vasto territorio abbandonato con alberi tipici della pianura padana in questo modo: a chi voleva partecipare veniva affidato un alberello in vaso, da curare per qualche anno, poi ogni albero sarebbe stato piantato in questo territorio, poi diventato oasi Lipu...sapete se esiste ancora questo bosco creato dal nulla?
http://golfodigaeta.altervista.org/
Webcam Formia su http://www.meteoliri.it/#!prettyPhoto/10/
Stazione meteo http://www.wunderground.com/weathers...p?ID=ILAZIOFO2
questa è una bella cosa. io mi coltivo gli alberelli da solo, l'unico problema è trovare un terreno dove stiano sicuri e nessuno li tocchi.
a quanto pare manco nelle oasi wwf lo sono
questo è come appariva il mio vivaio condominiale abusivo 2 anni fa. ora le piante sono alte anche 4 metri e c'è una foresta....mi hanno già minacciato lo sgombero
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