Come scrissi nella discussione "Tendenze ottobre" è probabile che entro la metà del mese o seconda decade si materializzi l'affondo con asse franco spagnolo/balearico. E' quindi da tempo che credo in tale evoluzione, in quanto passo dopo passo noto l'erosione dell'alta delle Azzorre. Comunque ancora non sono convinto sull'evoluzione di domani in quanto il col. Guidi ha parlato di libeccio con precipitazioni che interesseranno maggiormente le regioni occidentali. Pertanto si tratta di un'entrata occidentale dalla Valle del Rodano. La tendenza marcata sarà a scivolamenti verso ovest tanto che anche l'Inghilterra inizia ad essere sfiorata dalle irruzioni artiche. Però per la terza decade non riesco ancora con sicurezza a trarre delle conclusioni anche se ho un'idea: cut off sulle isole Baleari con aggancio della depressione d'Islanda che fino ai primi di dicembre inaugurerebbe un periodo più piovoso al centro nord con il Sud ai margini interessato da correnti sciroccali. Inoltre è possibile il lento spostamento di tale depressione agganciata verso est ostacolata dall'anticiclone russo. Quindi è possibile che per il Nord e Toscana si avvicina il loro momento e per il versante adriatico correnti sciroccali.![]()
Riprendo quanto scrissi qualche giorno fa, che peraltro si tratta di un ipotesi che prendo in considerazione dalla fine di ottobre. L'affondo nord atlantico con asse franco spagnolo si andrebbe a materializzarsi l'inizio della prossima settimana. Però prima sarebbe opportuno effettuare il nowcasting dell'imminente irruzione artica che contribuirà a mantenere geopotenziali bassi e regime depressionario nel Mediterraneo. Statisticamente tale situazione che verrà a crearsi, crea delle occasioni e delle agevolazioni per le entrate nord atlantiche in una seconda fase. Situazione altamente dinamica con impulsi freddi nord orientali e nord occidentali passanti per la valle del Rodano e porta della Bora. Secondo me, la possibilità della neve a basse quote sono di tali zone: Marche Settentrionali (Pesarese); Umbria; Toscana. Sicuramente a quote un po' più elevate anche su tutti gli Appennini centro meridionali. In una seconda fase quando il minimo potrebbe essere sullo Ionio, allora anche l'Abruzzo, il Molise e la Campania ed il sud del Lazio (colli Romani), potrebbero avere delle sorprese a quote quasi pianeggianti.![]()
L'evoluzione che segue un'irruzione di aria artica marittima dal Rodano, nei mesi di novembre di anni con i principali indici teleconnettivi simili ai nostri, non porta generalmente ad un nuovo affondo troppo occidentale. Giusta considerazione
L'affondo nord atlantico con asse franco spagnolo si andrebbe a materializzarsi l'inizio della prossima settimana. Però prima sarebbe opportuno effettuare il nowcasting dell'imminente irruzione artica che contribuirà a mantenere geopotenziali bassi e regime depressionario nel Mediterraneo. Statisticamente tale situazione che verrà a crearsi, crea delle occasioni e delle agevolazioni per le entrate nord atlantiche in una seconda fase.
Andrea
Segnalibri