Nel gennaio 2006 almeno a 850 hPa il cuscino padano era più spesso e più freddo grazie alle correnti orientali sospinte da quel bel minimo gelido balcanico.
Il settentrione era sotto una bella -7/-8. Il fronte precipitativo era di tutt'altra origine rispetto a quello che stiamo per vivere
Il vortice freddo in formazione sulla Germania si agganciò sulla Francia alla bassa pressione atlantica, le correnti meridionali erano deboli e per tutto il 27 si rimase sotto la -5. Davvero termiche da capogiro.
Mediamente sopra i 2200 m sulle Alpi non fece granchè, anzi in pianura nevicò molto di più rispetto ale quote medio-alte.
Il 28, a causa della traslazione verso est del minimo atlantico, le correnti sciroccali meridionali si rafforzarono e il cuscino si disintegrò nel giro di 12 ore. Soltanto sul Piemonte occidentale resistette qualche ora di più. Dai miei ricordi tra il 28 e il 29 lo zero termico si spostò sopra i 1000 m.
Tutt'altra storia con la mega perturbazione prevista dal 2 gennaio in avanti.
Minimo molto esteso e allo stesso modo molto profondo, posizionato a ovest della costa francese. Correnti meridionali tesissime e molto nette.
A differenza di 2 anni fa, il cuscino padano si dissolverà già all'inizio della perturbazione e non avrà scampo sotto i duri colpi delle potenti correnti meridionali. Zero termico in risalita da subito.
Venti molto più violenti di 2 anni fa, mareggiate sui settori occidentali dei nostri mari.
L'azione del fronte sarà continua e imponente con precipitazioni molto forti su mezza Italia che affonderanno le Alpi a tutte le quote. Roba da altri tempi.
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