Le recenti spruzzate di neve al Nord e le ben più consistenti nevicate dicembrine al Sud ci hanno illuso di poter riassaporare un inverno in vecchio stile, solo perchè siamo distanti anni luce dall'inverno appena trascorso. Ma in realtà è stato il 2006/07 a essere lontano anni luce da qualsiasi altro inverno, anche il più infimo.

Negli anni recenti, chi più chi meno, abbiamo (quasi) tutti assistito ad episodi nevosi di notevole portata, ma mai accompagnati da ondate di gelo degne di essere chiamate con questo nome.

Le premesse di questa stagione potevano invece lasciare spazio all'immaginazione per sognare scenari di gran lunga migliori rispetto a quelli cui stiamo assistendo. Una QBO ai minimi storici accompagnata da minimo solare e Nina, come nei migliori inverni, non sembra essere sufficiente per avere quel "salto di qualità" che modificherebbe il giudizio sulla stagione in corso, da normale a eccellente.

A discapito di ciò, la prudenza manifestata più e più volte durante gli ultimi 6 mesi sta ripagando sotto il profilo puramente previsionale. Com'era prevedibile dopo quasi 4 mesi di blocking (stavolta credo proprio che il termine sia appropriato) a ripetizione tra GB, Mare del Nord e Scandinavia, che hanno portato ad altrettanti mesi freschi ma decisamente sterili per la parte nordoccidentale della penisola, stiamo assistendo ad una inesorabile ripresa del getto atlantico. Per il 12° anno consecutivo (sì avete capito bene, dodici, cioè dal 1995/96) non siamo riusciti a vedere una NAO persistentemente negativa, e se Febbraio non mostrerà una decisa inversione di rotta, concluderemo l'ennesimo anno con valori positivi, o al più neutri.

Le maggiori delusioni sono sicuramente giunte dalla stratosfera, dove, non solo i disturbi sono stati minimi, ma abbiamo addirittura assistito ad un raffreddamento intenso e duraturo, probabilmente a causa della Nina Strong, i cui noti effetti deleteri avevano imposto fin da subito una discreta dose di prudenza.

La "bambina" non ha mostrato segnali di cedimento, continuando nella consueta espansione verso W, ora in fase pure con il SOI che è andato via via aumentando negli ultimi mesi.





L'andamento del NAM, nonostante non sia così univoco, appare orientato per il futuro più prossimo ad un mantenimento del segno positivo a tutte le quote stratosferiche, con anomalia geopotenziale negativa ripetutamente e pericolosamente prossima alla soglia degli ESEs catalogati come "Cold Event".



L'AO, ossia l'equivalente a 1000mb del NAM (semplificando al massimo), risulta invece maggiormente altalenante, ma la maggioranza dei clusters vede un nuovo rialzo tra non molti giorni:




Ho quindi il timore che le speranze vadano riposte esclusivamente in Febbraio, forse addirittura nella seconda parte del mese, per poter osservare qualcosa di sostanzioso.

Ribadisco che il mio "pessimismo" (che in realtà vorrebbe essere esasperato realismo) è legato alla possibilità di essere interessati da un'ondata di gelo tosta e duratura, in vecchio stile, e non alla probabilità di continuare a vivere un inverno, tutto sommato, normale.

Volendo ricercare qualche segnale positivo, abbiamo un piccolo tentativo di ripresa delle temperature alle quote di 30, 10 e 5hpa. Pure l'EP Flux sembra sfondare meglio in strato e qualche vettore si dirige pure verso il Polo:





Tuttavia potrebbe non essere sufficiente, in quanto l'Heat Flux (uno dei migliori predictors) viene previsto nuovamente in calo.




Sul piano teleconnettivo abbiamo per fortuna un drastico calo dell'IOD che potrebbe perlomeno rivelarsi utile pure in Primavera ed Estate.



Se dovessi decifrare in questo momento Febbraio non mi discosterei poi molto dalla proiezione fatta a suo tempo. La PDO ai minimi regimi tende ad inibire le azioni bloccanti tra Islanda e Scandinavia, quindi è probabile un ritorno alle azioni bloccanti in pieno Atlantico, magari accompagnate proprio da SCAND-, secondo il classico schema ATH, o tutt'al più EUL se va bene.



Tale ipotesi è a mio avviso avvalorata sia dalle SSTA atlantiche non orientate ad una modalità negativa della NAO duratura o intensa, sia dalla tendenza al rialzo del GLAAM.




Ci tengo a precisare che le speculazioni di cui sopra sono del tutto personali e non coinvolgono il pensiero degli altri colleghi del CS. Anzi spero che mi portino qualche buona notizia dalle loro analisi.


Arrivederci a Febbraio.