Stupenda l'azione del fronte freddo disposto quasi in verticale rispetto
al Golfo di leone e la Provenza.
Esso avanza, con annessa ciclogenesi, verso sud/sud-est e sul Tirreno,
grazie all'alimentazione caldo-umida pervenuta(per altro attualmente responsabile di rovescicome detto da Lorenzo) il suo passaggio scatenerà dei
bei "botti".
Come solito questa onda di nuvole( che altro non è che un ammasso frontale)
si muova in seno ad una vivace azione baroclina, nella quale convergono
masse d'aria calda e fredda.
Penso che abbiamo a che fare con una azione di Ana Cold Front con la
maggior parte delle precipitazioni appena dietro la linea frontale, le piogge
che attualmente,ad esempio,cadono nel lazio abbiam detto che hanno diversa origine. E' un pre-frontale umido.
Essendo abbastanza vivaci i venti in quota può darsi che vi sia un
"allungamento" della struttura con le nubi più alte,magari anch'essa produttive,che precedono e danno piogge.
Cmq non sono troppo sicuro che sia un Ana Cold Front .Altra soluzione,
un Kata Cold Front.
Dalle immagini Nefodina dell'AM si nota come l'attività temporalesca
sia ben presente nella banda nuvolosa frontale,evidenziando forse
una azione precipitativa in testa al fronte freddo anche se,a dirla tutta,
sembra che il grosso delle attività elettriche sia appena dietro le prime nubi
d'avamposto.
Individuare la distinzione in modo certo,almeno per me,non è semplice.
Basti pensare che,seppur con caratteristiche diverse,hanno moltissimi punti
in comune.
Dalla disposizione del getto mi sembrerebbe un Ana Front oltre che dal pescaggio di aria caldo-umido in modo intenso lungo il bordo orientale.
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...when the night has come
and the land is dark
and the moon is the only light we'll see...
Doveroso ringraziamento ai due Gianluca e a Lorenzo per queste splendide pagine di didattica meteo![]()
Andrea
l'ana cold è associato a:
- pendenza elevata della superficie frontale, quindi isospessori molto vicini e dislocati lungo il gradiente termico;
- asse del getto polare parallelo al fronte;
il kata ha una pendenza più limitata e l'asse del getto non è parallelo al fronte
Volendo si può vedere anche in un modo ancora diverso:
- Anafronte: l'aria calda (in particolare la warm conveyor belt) su mesoscala sale gradualmente (andando da sud verso nord) lungo la superficie frontale, convergendo verso il centro della depressione. I fenomeni più intensi quindi sono lungo la linea frontale e poco dopo il suo passaggio.
- Katafronte: l'aria calda tende sì a salire verso l'alto lungo la superficie frontale, ma solo nei primi km dal suolo, perché poi tende a divergere (nella porzione del sistema più vicina al centro depressionario) verso "destra", lontana dal minimo ed in direzione del ramo caldo. I fenomeni più intensi (comunque più deboli del caso ana) quindi precedono di qualche decina o centinaio di chilometri il passaggio del fronte freddo; il fronte stesso poi risulta quasi invisibile, perché collegato a fenomenologia scarsa o nulla.
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"La meteorologia è una scienza inesatta, che elabora dati incompleti, con metodi discutibili per fornire previsioni inaffidabili" (A. Baroni)
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[B] Don't panic. But if you panic, be the first.
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Da quel che ne capisco, il vero fronte freddo trovasi tra la Corsica e le regioni nord occidentali ove va arcuandosi sotto la spinta della circolazione ageostrofica entro la quale trovasi la Warm Conveyor belt e che si scorge bene dalla’analisi multispettrale da satellite su falsi colori. L’area di contatto è foretemente baroclina. Si scorge un grosso nucleo di avvezione fredda nella parte meridionale. Il classico dipolo termico (forte nucleo caldo sulle zone nord occidentali) e accenno di onda sulla struttura nuvolosa è un chiaro indizio di ciclogenesi che si va generando![]()
Francesco Nucera
"Sono un tipo burbero, scontroso e permaloso ma se mi impegno so essere anche simpatico"
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meteorologo Meteosolutions S.r.l.
Ottimo.
Del resto,come abbiam avuto modo di dirci(c'abbiamo na relazione segreta) l'attività termo-convettiva e la vivace fase temporalesca che accompagna il fronte,con numerosi Cb, non andrebbe di pari passo con il
KataFront che,di suo,ha come caratteristiche una minor intensità
delle precipitazioni ed una espansione verso l'alto dell'aria calda,che come hai detto,tende ad un certo punto a divergere a causa di aria più secca(nel grafico messo è segnalata come dry air) che inibisce in parte e dissipa le nubi più alte.
ma spesso queste due figure hanno molte cose in comune.
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"La meteorologia è una scienza inesatta, che elabora dati incompleti, con metodi discutibili per fornire previsioni inaffidabili" (A. Baroni)
Ecco la situazione alle 12:30; ho messo in evidenza la posizione del minimo, con rotazione molto evidente sulla Costa Azzurra ai confini con la Liguria (vedasi moviola al link http://www.sat24.com/images.php?country=it ), ed un primo abbozzo di occlusione, favorito dall'insorgenza della Tramontana (o del Foehn) sui rilievi piemontesi più a nord![]()
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