ho deciso di scriverti oggi, poiché so che dopo il tuo graditissimo ritorno in questi primi giorni di Gennaio, per un po' cederai il tuo posto ad altri, e ben più scomodi, inquilini.
Ho anche deciso di scriverti, perché sento che da molti sei poco (o per niente) amato...
per questo motivo voglio invece manifestarti il mio sentimento che è, all'opposto, di grande affetto e sincera ammirazione.
Dunque ti ringrazio perché ci hai regalato una parte di inverno come non la vedevamo da quasi quattro anni..............
Ti ringrazio soprattutto perché hai ridato la vita alle nostre montagne secche e brulle.
Ti ringrazio perché con le tue nevicate stai aiutando a ripristinare quell'enorme deficit idirico che pesa come un immenso macigno sulle nostre Alpi, e in prospettiva sulla vita di tutti i giorni di noi che ai piedi delle Alpi viviamo.
Ti ringrazio perché hai fatto felici i nostri bambini, soprattutto quelli che non hanno mai visto la neve (o non si ricordavano di averla vista)......
Ti ringrazio dunque.
Forse non sei stato l'Atlantico "freddo" che a molti di noi sarebbe piaciuto, che avrebbe ricoperto con il suo manto bianco l'intera Pianura Padana, e che avrebbe ridato alle nostre città quella veste invernale che da troppo tempo manca..............
Tuttavia, in questi tempi di Global Warming, credo che ci si debba accontentare, prendendo e apprezzando quello che la natura ci passa.......
Arrivederci dunque, caro Atlantico.
Fino a fine mese il tuo posto sull'Italia sarà occupato da quello scomodo essere che preferisco non nominare.
Probabilmente non rotrnerai tanto presto. Prima infatti saranno più probabilmente gli amici adriatici e più in generale gli amici del centro-sud Italia a rivedere scampoli di vero inverno proposti da intensi flussi orientali o settentrionali...........
noi qui al nord-ovest staremo ad osservare, e attenderemo con sempre più impazienza il tuo ritorno.
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