Dalla mappa postata vediamo come l inverno 1829-1830 complessivamente non abbia sfondato fino all estremo sud che probabilmente e stato oggetto di rimonte sciroccali.
Pero proprio l inverno precedente fu storico per la Sicilia in particolare per Palermo che nel febbraio 1829 vide cadeere la neve per 11 giorni consecutivi con grandi disagi per la popolazione.
Magari blizzard puo postare una mappina del febbraio 1829 vediamo se la Sicilia cambia colore....
Considerate che l Osservatorio di Palermo ,molto mite, posto in centro, a quel tempo aveva rilevazioni orarie solo in 3 parti della giornata e anche cosi nel 1829 scese a 0.0C ed e chiaro che per la scarsita di rilevazioni questo dato dista dalla minima effettiva che ovviamente non sapremo mai.
non furono 11 giorni per tutte le 24 ore, voglio dire che per 11 giorni di fila c e stata neve almeno in alcuna parte del giorno, evento comunque straordinario.
Marco, ho visto le anomalie delle temperature. Può essere corretto ciò che sto postando?
anomalie T estive nel 1829
Anomalie T 1829.bmp
anomalie T estive nel 1830
anomalie T 1830.bmp
in partica ho visto che nei secoli scorsi si avevano delle escursioni termiche micidiali tra un anno e l'altro (1571 con il 1572 / il 1572 con il 1573...). Mentre un anno si aveva siccità, nell'anno successivo si aveva aria siberiana
Ultima modifica di Fabio68; 21/01/2008 alle 11:25
you don't need the Weatherman to know where the wind blows - bob dylan
il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile - woody allen
infatti...questa storia dell estremizzazione del clima e una leggenda...semmai sta succedendo il contrario, il clima era ben piu estremo nella PEG e ancora di piu durante l Optimum, forse il secolo del 1200 e stato il peggiore, poi a ruota il 1400 ...gli sbalzi stagionali erano allucinanti.
I nostri genitori si lamentano che non ci sono piu le stagioni di una volta, ma i nonni dicevano lo stesso a loro, i bisnonni pure dicevano lo stesso ai nostri nonni e i trisavoli dicevano lo stesso ai nostri bisnonni...
cosi come c e ancora chi guarda il calendario di Frate Indovino per decidere quando seminare....sono cose basate piu su impressioni che su dati....
concordo, non so davvero se ci trovassimo davanti ad un secolo come fu il XVI per esempio, cosa diremmo
sul 1830, in molte zone fu eccezionale, ovviamente, non tanto per i picchi di gelo, ma per l'esasperante (per i non appassionati meteo) lunghezza
freddo da fine novembre ad inizio febbraio, come tipicamente accade per un certo tipo di inverno, che vede il freddo anticipato e concentrato fra dicembre e gennaio
per esempio il 1962/3 che fu molto simile al 1829/30 anche se meno freddo
whatever it takes
http://www.ncdc.noaa.gov/paleo/datavis.html
Febbraio 1829
SLP
GPT
T Inverno 1829 (quelle del solo Febbraio non sono disponibili):
A giudicare da questa mappa e dalle ricostruzioni pressorie, deve essere stato veramente fresco solo Febbraio, Gennaio fu "atlantico" e Dicembre anticiclonico.![]()
Sicuramente. Come rimarcato da Max, gli sbalzi un tempo erano molto marcati, sia da una stagione all'altra che da un anno all'altro.......
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[CENTER]--> Marco <--
***...Always Looking At The Sky...***
""[URL="http://dailymotion.alice.it/video/x3ov8b_peak-oil-how-will-you-ride-the-slid_tech"]How Will You Ride The Slide[/URL]""
[B] Don't panic. But if you panic, be the first.
[/B]
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Dicembre non è possible che sia stato anticiclonico, ho letto un paio di documenti della mia terra(Umbria) che narrano del periodo fra Novembre e Febbraio, senza due giorni di tempo buono di fila....
poi sbaglieranno, ma tant è
Anno 1830. A stento può credersi quanto incostante sia stata la stagione invernale, poichè dal novembre alla metà di febbraio corrente non si sono vedute due godibili giornate consecutive, mentre le nevi sono state replicatissime e magiori di quelle del 1790 e dei freddi del 1813 e 1814.
Sono sostanzialmente d'accordo con te, ma va anche considerato che la percezione del clima varia con le condizioni economiche e col progresso tecnologico. Oggi, per quanto possiamo lamentarci e qualcuno più sfortunato anche a buon diritto, giocoforza risentiamo meno degli sbalzi e delle condizioni estreme: si vive in città, abbiamo riscaldamenti e condizionatori, abiti per ogni stagione, acqua a sufficienza, dieta ipercalorica per l'inverno, ci spostiamo in auto, treni e aerei climatizzati.
Ma quando la maggior parte della popolazione lavorava in campagna, viveva in case riscaldate a legna se andava bene, era malvestita e malnutrita, è logico che aveva una percezione del clima assai diversa, avvertendo gli sbalzi in modo molto più marcato e drammatico rispetto ad oggi.
Direi che i due effetti - percezione diversa del clima e oggettiva differenza riscontrata dai dati che abbiamo a disposizione - si compensano.![]()
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