Assolutamente d'accordo. Situazione relativa al decalage del ghiaccio pluriennale davvero disastrosa.
Secondo me bisognerà anche vedere a che livelli arriverà il massimo dell'estensione invernale a marzo... E potrebbe anche essere un semestre freddo che chiuderà ben sopra media... Perché non scordiamo che in questi ultimi 10 anni spesso e volentieri anche i semestri freddi han chiuso sottomedia.... E conta anche questo...
Sì però sia per i ghiacciai, che per la banchisa artica, quello che conta ai fini di un aumento di volume e/o estensione sono le estati fredde, perchè è grazie alle estati fredde che puoi conservare un bilancio di massa positivo limitando l'ablazione, te ne fai poco di un inverno freddo se poi in estate fondi tutto quello che hai accumulato in più.
Leggevo infatti (non ricordo se ho conservato lo studio, purtroppo) che anche la PEG pare esserci innescata, tra fine XIII e inizio XIV secolo, proprio partendo da delle estati fredde, che hanno causato una maggior conservazione di ghiaccio marino che poi, di conseguenza, ha fatto raffreddare le latitudini prospicenti l'artico e a cascata tutto il resto dell'emisfero nord (e, in parte, emisfero sud, anche se in maniera asincrona e meno pronunciata).
La mia stazione meteo: https://www.wunderground.com/dashboard/pws/IREGGI57
"Una NAO persistentemente negativa può favorire il wave break del VPS ed indebolirlo con conseguente predisposizione del pattern AO-, introducendo così una sorta di feedback che si ripercuote sul segno della stessa NAO e sulle SSTA atlantiche."
Intanto godiamoci i primi -50 sulla Groenlandia stamattina.
17 Ott Meno cinquanta .png
Non conta concretamente nulla!!
Contano le stagioni ablative, sostanzialmente i mesi da inizio maggio a inizio ottobre.
E queste si stanno dimostrando semplicemente il triplo, o il quintuplo più calde delle anomalie fredde sottomedia dei semestri freddi che dici.
Perché? Perché i Poli, come la aree montuose, si surriscaldano più velocemente!
Anche le Alpi hanno subíto e stan subendo un surriscaldamento eccessivo.
Le regioni dal clima più continentale, sotto la fascia polare, si comportano come i Poli.
Non parleremo di GW e di collasso dell'ecosistema artico, conta nulla quindi.
Matematicamente addirittura zero: il bilancio termico annuo è in perdita da 25 anni!
Ma i dati sono abbastanza omogenei per l'Artico europeo: nuovo clima!
Si e no. Perché un volume maggiore offre garanzia di maggiore resilienza allo scioglimento l'anno successivo, ma una superficie maggiore offre la garanzia di maggior effetto Albedo, temperature più basse in area artica e minor effetto "amplificazione" artica nell'autunno successivo......
Quindi, è difficile estrapolare paradigmi definitivi. Insomma, l'ideale sarebbe stato un aumento di superficie e di ghiaccio pluri-annuale con volume in salute ma meglio accontentarsi di questi tempi.
Insomma, non esageriamo, anche il solo aumento di superficie rispetto agli anni precedenti arreca i suoi vantaggi.
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