Da te questo commento non me lo sarei aspettato.
Il 2007 ha avuto condizioni meteo eccezionali e veniva dopo 2 inverni di forti anomalie termiche (2005 e 2006) che avevano ridotto la crescita in spessore del ghiaccio.
Ma una volta avvenuto il fattaccio del 2007 che ha mangiato una enormita' di ghiacci pluriennali la china del degrado era molto piu' facile perche' avremmo avuto per lo piu' ghiacci monoannuali che sciolgono velocemente.
Quindi il tuo commento mi sento di dire che e' completamente errato e il tuo appunto sulla distanza dallo standard assolutamente fuori luogo !!!
La perdita di albedo, la riduzione di spessore dei ghiacci, la perdita dei ghiacci pluriannuali in grande quantita' non potevano che favorire l'accellerazione degli ammanchi estivi anche con migliorii condizioni meteo-marine. E infatti la maggioranza degli scienziati sentenzio' l'accellerazione dei tempi dello scioglimento totale estivo.
Quindi il recupero del 2008 e questo di quest'anno sono di grandissima entita' anche perche' avvenuti senza condizioni particolarmente favorevoli (anzi quest'anno sono stati davvero sfavorevoli da maggio in poi) e partendo da una situazione che remava nettamente contro.
Frenare l'accellerazione della riduzione di albedo NON e' facile xche' auto-alimentate e virare le condizioni verso aumento dell'albedo e' addirittura sorprendente (anche se lo avevo detto 2 anni fa nell'inverno 2007).
Siamo abbondantemente sottomedia e NON poteva certamente essere diverso visto che si partiva dal 2007 e non si poteva altro che franare in giu. E invece l'artico ha recuperato 1.000.000 di km2 di ghiaccio che ora diventera' in parte pluriannuale e in parte biannuale !!!
Ma non ci vuole molto per essere sopra un valore eccezionale come quello del 2007. Ti ricordo che il trend si è innescato ben prima del 2007 (come ben sai, infatti citi sempre il 1998...), quell'anno è stato sì eccezionale, ma l'anno successivo - in condizioni atmosferiche molto migliori - quasi quasi lo eguaglia! Questo lo trovo ancora più eccezionale, ma ho già scritto più volte le possibili cause. Di conseguenza: ok i fattori autoalimentanti (come riduzione di spessore e di albedo), ma è fisiologico che, all'interno di un trend che potrebbe portare anche ad un nuovo equilibrio, si susseguano anni eccezionalmente under ad anni over, mica si pretende di veder sparire il pack estivo al ritmo di decrescita degli ultimi 4-5 anni!!!
La distanza dalla std non sono io a calcolarla, sai leggere i grafici e i dati, no?
~~~ Always looking at the sky~~~
scusa se mi intrometto... ma mi par di capire dal discorso di Sandro che la riduzione sia esponenziale.
Più veloce e più esteso è lo scioglimento dei ghiacci pluriennali in un anno, maggiore è la flessione l'estate successiva e così via...per i vari motivi elencati sopra, considerando anche che in un solo inverno, seppur molto rigido, non è possibile recuperare lo spessore perso durante la fase estiva.
Quindi il punto è questo secondo me.
Nonostante questi presupposti teorici, in un contesto di aumento generalizzato delle temperature, quale è la molla che ha fatto scattare un inversione di tendenza così rapida in così breve tempo sulla base di fattori climatici apparentemente sfavorevoli? Quali altri fattori hanno permesso che nel 2008 e nel 2009 non si è avuto un crollo ulteriore della calotta?
Poi ok, il 2007 non rappresenta un trend, è un'anomalia nell'anomalia però sinceramente durante quell'estate, l'artico è stato severamente preso a sberle al tal punto che l'anno dopo ci si aspettava un deficit ancor più marcato e nessuno era pronto a dire il contrario.
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Stefano dimentichi una cosa fondamentale:
- il 2007 ha avuto si condizioni eccezionali meteo-marine ma partiva da una situazione non molto sotto le medie
- il 2008 NON partiva dalle stesse condizoni del 2007, ma enormemente diverse !!! Per l'artico queste sono considerazioni fondamentali.
- il 2009 partiva leggermente meglio del 2008 e con condizioni pessime estive (maggio molto anomalo, record di AO in giugno e luglio) ha accresciuto la quantita' di ghiacci multiannuali.
Come fai a trovare eccezionale che il 2008 abbia fatto "solo" 300.000 km2 di recupero ? Con condizioni meteo NORMALI era da aspettarsi un CALO non un aumento proprio perche' c'erano pochi ghiacci spessi. Come fai a dire una cosa del genere. Io trovo eccezionale che abbia recuperato anche solo 1 KM2 dopo la strage del 2007.
I trend, sempre i trend .... che valore hanno i trend sul futuro ? Te lo dico io, NESSUNO !!!
Comunque sul 98 ho postato questo nel Blog !
Artico, concentrazione ghiacci 1979-2009|Global Warming, monitoraggio Clima
Comunque da "dilettante climatologo" ti dico che i segni che il climate step del 98 e' in esaurimento graduale e quasi definitivo ci sono tutti e ovunque dalla troposfera ai ghiacci agli oceani.
Ma scusate, quanto è stato straordinario il 2007?.....mi spiego, ricordo di aver letto su cnn.com lo scorso anno che là che la gran parte della emoraggiaglaciale (la chiamiamo così) del 2007 poteva essere dovuta ad una combinzione di eventi straordinaria, tra cui i venti e le correnti che hanno spinto la banchisa verso l'Islanda. Questo spiegherebbe la ripresa cosi rapida degli ultimi anni, si potrebbe quindi definirla una anomalia nella tendenza più che un picco!........con buona pace per chi sistrappava le vesti per l'orso polare alla deriva!
No, non e' esponenziale ma e' "tendenziale", cioe' se diminuisce l'albedo questo alimenta aumento delle anomalie che provoca quindi maggiore probabilita' che anche l'anno successivo si cali ancora.
Calare di + o di meno sara' poi dipendente dalle condizioni meteo-marine.
Quindi e' un circolo che si autoalimenta fino a che qualcosa non riesce a interrompere la cosa aumentando l'albedo, o con condizioni eccezionali e fortuite o con azioni che facilitano l'accumulo e minor diminuzione della materia che fornisce albedo, cosa che e' successa questi ultimi 2 anni.
E' successo che le anomalie termiche in troposfera artica si sono ridotte molto rispetto a 2003-2006 e questo ha aumentato l'albedo notturno artico consentendo un maggior inspessimento dei ghiacci monoannuali. Poi estati non drammatiche come il 2007, ma solo normali (sia pur con anomalie discrete e forte insolazione per AO- quest'anno) hanno consentito un minor scioglimento.
La diminuzione della PDO, proprio mentre si aveva il minimo del 2007 ha creato condizioni migliori in alcune aree artiche modificando anche le pressioni dei venti prevalenti.
Se la PDO continua in negativo i prox anni l'Artico recuperera', trend precedente che sia, l'attenzione dovra' essere posta soprattutto alla prossima estate xche' dovrebbe subire condizioni brutte a causa dell'attuale Nino che proseguira' nell'Inverno.
Ho trovato che c'e' un lag temporale tra i 6 e i 10 mesi tra Nino e aumento anomalie in artico e quindi la prossima estate potrebbe essere pericolosa, ma non e' detto xche' il Nino non e' molto forte.
Ne ho parlato qui: L’influenza dell’ENSO sui Poli|Global Warming, monitoraggio Clima
Parte la rincorsa:
9 19 2003 6088906
9 19 2004 5808750
9 19 2005 5368438
9 19 2006 5892500
9 19 2007 4296250
9 19 2008 4745000
9 19 2009 5358594
Quasi raggiunto di nuovo il 2005, 600000 km2 in più del 2008, 1100000 più del 2007, la ripresa autunnale è partita fortissimo in accordo con VP subito bello pimpante.
AMSRE_Sea_Ice_Extent.png
Roberto
Always looking at the sky....
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