A mio avviso si celano i discorsi che senti fare in valle, dove, effettivamente, la felpina non da' ancora fastidio e qualche camino e' ancora acceso. Quindi, il Direttore di un giornale tutto sommato a caratura molto locale, non puo' far altro che cavalcare l'onda e dar ragione ai lettori, il che significa vendere copie. Avesse fatto gia' tre mesi di caldo soffocante, avrebbe fatto un discorso totalmente opposto. Con buona pace della scientificita' con cui invece andrebbe trattata la materia. In poche parole ha scritto quel che la gente si aspettava di leggere.
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Come se fosse antani...
always looking at the sky
''E' nei ritagli ormai del tempo che penso a quando tu eri qui''
Vasco.
come se uno facesse il Pesto con l'Edera...
(Claudioricci, lunedi' 8 gennaio 2007)
osservatorio meteo dei Burnigui di Andalo Valtellino www.meteovaltellina.it
http://www.youtube.com/elnibi
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
osservatorio meteo dei Burnigui di Andalo Valtellino www.meteovaltellina.it
http://www.youtube.com/elnibi
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
Come se fosse antani...
always looking at the sky
''E' nei ritagli ormai del tempo che penso a quando tu eri qui''
Vasco.
come se uno facesse il Pesto con l'Edera...
(Claudioricci, lunedi' 8 gennaio 2007)
Uno o l'altro cambia poco, il mio vicino anni fa fece una litigata memorabile con il Centro Valle e con la Provincia, per gli articoli infamanti da loro scritti sull'incidente mortale in montagna accaduto ad un suo amico durante un'escursione con lui in Valmalenco.
Da quando me l'ha raccontato ho bannato i giornali della valle dai miei acquisti!.
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Valgerola: la più bianca d'inverno, la più verde d'estate!
condivido in pieno lo stupore per un articolo che gronda di arroganza e superficialità dall'inizio alla fine, con l'aggravante di essere anche scritto con uno stile presuntuoso. Certo, da periodici provinciali spesso non si può pretendere una visione profonda della realtà (è già raro trovarla nei più autorevoli quotidiani nazionali...), ed è un fatto che noto anche nei giornali locali delle mie zone.
A mio modo di vedere, esistono due ordini di problematiche:
da un lato un articolo del genere non fa che riflettere e cavalcare una caratteristica culturale popolare marcatamente italiana (ma non solo), la volubilità, applicabile a tutti i contesti di interesse generale. Nello specifico, bastano un pò di giorni di pioggia consecutivi (tralasciando dal discorso i disastri di alcune zone del Piemonte) e di sacrosanto fresco per far dimenticare (e il che a mio avviso ha dell'incredibile) il pluriennale deficit idrico (qui dal 2003, per tornare in media pluvio, mancano comunque all'appello 900 mm a detta di Mercalli), l'infernale estate del 2003, l'incredibilmente caldo inverno 2006-2007, i due mesi di phoen di febbraio e marzo 2008 e via discorrendo...la gente spesso dimentica troppo in fretta. Ovvio che se adesso facesse una settimana con massime di 40 gradi, il GW tornerebbe prepotentemente nell'agenda setting di quotidiani e mezzi di comunicazione, nonchè nelle superficiali opinioni da bar...
da un altro lato, simili stronzate arroganti come quelle espresse nell'articolo generano giustamente, tra chi approfondisce gli argomenti con passione, reazioni e discussioni, e la cosa è a mio avviso in parte sbagliata, perchè simili affermazioni meritano l'oblio più totale...seppur credo che un confronto diretto con quella specie di direttore di giornale possa essere utile per smontare le sue affermazioni. purtroppo la discussione potrà essere relegata ai soli appassionati di meteo...
p.s. non sapete quante simili banalità ho dovuto affrontare in questo periodo proprio nel bar di fronte a dove lavoro...
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"Talvolta i perdenti hanno insegnato più dei vincenti. Penso di aver dato qualcosa di più e di diverso alla gente"
ZDENEK ZEMAN
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