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  1. #1
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    Predefinito Gli scettici: il Prof. Singer a Milano


  2. #2
    Vento moderato L'avatar di Marco P.
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    Predefinito Re: Gli scettici: il Prof. Singer a Milano

    Citazione Originariamente Scritto da clayco Visualizza Messaggio
    Sarà certamente una conferenza movimentata, parlare di asservimento a potentissimi interessi politico-economici come si accenna nella presentazione, ma prendere i finanziamenti della EXXON, credo che solleverà non poche perplessità su un pubblico informato.
    Marco Pifferetti Albinea - Reggio E.
    http://marcopifferetti.altervista.org/index.htm

  3. #3
    Uragano L'avatar di Conte
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    Predefinito Re: Gli scettici: il Prof. Singer a Milano

    In effetti è sempre fare bene attenzione agli sponsor in ogni settore.
    Se andate ad esempio sul sito del porf. Veronesi non è che ci sia da entusiasmarsi.
    Davis Vantage Pro2 wireless. LaCrosse WS 2300 cablata con schermo artigianale autoventilabile.
    "L'uomo non ha avuto il mondo in regalo dai suoi genitori, lo ha avuto in prestito dai propri figli"


  4. #4
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    Predefinito Re: Gli scettici: il Prof. Singer a Milano

    purtroppo stamattina ho lavorato, ma posso postarvi le conclusioni del libro presentato stamattina

    "La natura, non l'attività dell'uomo, governa il clima" di Fred Singer ed. 21° secolo tradotto dal prof. F. Battaglia


    10. CONCLUSIONI

    Nel dibattito sul riscaldamento globale, le domande centrali che i
    responsabili politici dovrebbero porsi sono:

    (a) la paventata tendenza al riscaldamento è reale e quanto è significativa?

    (b) quanta parte della tendenza al riscaldamento è dovuta a cause naturali e quanta
    ai gas-serra immessi dall’uomo in atmosfera? e

    (c) gli effetti di ulteriore riscaldamento sarebbero benéfici o dannosi alle piante, agli animali e
    all’umanità?

    In questo rapporto dell’N-IPCC abbiamo presentato le prove che forniscono
    risposta a tutte e tre le domande.


    • L’entità del riscaldamento attuale – oggetto della prima domanda – è
    manifestamente inferiore a quanto affermato dall’IPCC e diffuso dai
    mezzi di comunicazione. Nei dati delle temperature registrate alla superficie
    della terraferma abbiamo documentato lacune causate sia dalle
    isole di calore urbano che dalla scadente distribuzione delle stazioni
    di osservazione. I dati sugli oceani, che coprono il 70% del pianeta,
    sono anche affetti da diverse incertezze. Le sole osservazioni veramente
    globali sono quelle che ci forniscono gli strumenti di misura satellitari,
    e questi non hanno rivelato alcuna tendenza al riscaldamento durante
    gli ultimi 10 anni, a partire dal 1998.


    • Il presente rapporto dimostra in modo conclusivo che il contributo
    dei gas-serra antropici all’attuale riscaldamento è insignificante. La
    nostra affermazione è fondata sul metodo, ben consolidato e generalmente
    accettato, cosiddetto della “impronta digitale”. Servendoci dei
    dati pubblicati dall’IPCC e ulteriormente elaborati nel rapporto del
    CCSP sponsorizzato dal governo americano, abbiamo dimostrato che
    i pattern osservati delle variazioni di temperatura sono in netto disaccordo
    con quelli calcolati dai modelli al calcolatore.
    È significativo che l’IPCC non abbia mai fatto un simile confronto,
    altrimenti avrebbe scoperto lo stesso risultato – e cioè che l’attuale riscaldamento
    è principalmente di origine naturale e non antropica. Al
    contrario, per le proprie conclusioni sull’AGW, l’IPCC si è affidato ad
    ‘evidenze’ accidentali, che non reggono alla prova di un’indagine più
    accurata.


    • Noi dimostriamo che il XX secolo non è stato in alcun modo eccezionale
    e che periodi ancora più caldi dell’attuale sono occorsi nel passato
    – senza che vi fosse alcuna conseguenza catastrofica.


    • Discutiamo anche le molte lacune che hanno i modelli climatici nel
    tentare di simulare al calcolatore ciò che realmente accade in atmosfera.


    • Se il contributo dei gas-serra antropogenici al riscaldamento globale è
    insignificante, perché i modelli climatici calcolano elevati incrementi
    di temperatura? Perché calcolano, cioè, elevati valori di ‘sensitività climatica’?
    La più plausibile spiegazione è che i modelli ignorino i feedback
    negativi che effettivamente si manifestano nel sistema atmosferico
    reale.


    • Se l’attuale riscaldamento non è dovuto all’aumento dei gas-serra,
    quali sono le cause naturali che potrebbero essere responsabili degli
    episodi sia di riscaldamento che di rinfrescamento – così manifestamente
    presenti nei dati storici dei periodi precedenti a quello industriale?
    L’evidenza empirica indica, con forza, che la principale causa
    dei periodi di riscaldamento e di raffreddamento cui il pianeta è soggetto
    alla scala temporale del decennio risiede nell’attività solare, la
    quale modula il flusso di raggi cosmici che, a sua volta, determina la
    nuvolosità atmosferica. Secondo la ricerca pubblicata, la variazione
    del flusso dei raggi cosmici fu responsabile di importanti variazioni
    climatiche risultanti dai dati osservati e da indicatori del clima fino a
    500 milioni di anni fa.


    • La terza domanda riguarda gli effetti di un moderato riscaldamento.
    Una delle principali presunte catastrofi temute sarebbe l’innalzamento
    rapido del livello dei mari, ma perfino l’IPCC ha, nel tempo, mitigato
    le proprie previsioni. Noi abbiamo mostrato che vi sarà poca, o forse
    nessuna, accelerazione – e pertanto non vi sarà alcun addizionale incremento
    nella velocità con cui il livello dei mari aumenta, come sta
    facendo da millenni, dalla fine dell’ultima era glaciale, indipendentemente
    dalle variazioni di temperatura (in aumento o in diminuzione)
    occorse su scala temporale decennale.


    • Altri effetti del presunto aumento di temperatura dovuto ai gas-serra


    sarebbero probabilmente benigni, in quanto esso promuove non solo
    l’aumento della produzione agricola e della estensione forestale, ma
    anche benefìci per la salute umana. Dai dati disponibili, anche l’acidi-
    ficazione degli oceani non sembra essere un problema. Dopo tutto, i
    livelli di CO2 sono stati, nel periodo Fanerozoico degli ultimi 500.000
    anni, anche 20 volte superiori ai livelli attuali. Durante quel periodo, il
    clima del pianeta fu abbastanza stabile e non ha subito alcun esplosivo
    effetto-serra – dimostrando così l’esistenza di importanti feedback negativi.


    • Se, per qualche ragione, dovesse aversi un modesto riscaldamento – o
    un riscaldamento addirittura comparabile a quello del Periodo Caldo
    Medievale, intorno al 1100 d.C., o a quello, ancora maggiore, del cosiddetto

    Optimum Climatico Olocenico

    di 6000 anni fa – l’effetto sarebbe

    non dannoso ma, con ogni probabilità, nel suo complesso,

    benèfico [Lamb 1982; e, anche Figura 26].






    • Conseguenze politiche




    • I nostri risultati, se recepiti, indicano un’origine naturale del riscaldamento

    globale che, ove moderato, avrebbe conseguenze benèfiche per
    l’umanità e per la Natura. Fatti, questi, che hanno ovvie implicazioni
    sulle scelte politiche: gli schemi proposti per il controllo delle emissioni
    di CO2, inclusi il Protocollo di Kyoto, le proposte negli Stati Uniti
    di azioni locali e federali, o le proposte di trattati internazionali successori
    di quello di Kyoto, sono non necessari, privi di efficacia se attuati,
    e stornerebbero vaste risorse che potrebbero essere meglio impiegate
    per affrontare genuini problemi sociali [Singer, Repelle and
    Starr 1991; Lomborg 2007].






    • Anche se una parte sostanziale del riscaldamento globale fosse dovuta

    ai gas-serra – cosa che non è – gli sforzi attualmente proposti per controllare
    le emissioni darebbero risultati insignificanti. Per esempio, il
    Protocollo di Kyoto – anche se fosse meticolosamente applicato da
    tutte le nazioni del mondo – al 2050 farebbe diminuire la temperatura
    globale di 0.02 °C [Parry et al. 1998], cioè di un valore quasi neanche
    misurabile.






    Per riassumere: Questo rapporto dell’N-IPCC falsifica la principale conclusione

    dell’IPCC secondo cui il riscaldamento globale registrato dal
    1979 sarebbe da attribuire con elevata probabilità alle emissioni antropiche
    di gas-serra. In altri termini, le crescenti emissioni di anidride carbonica
    in atmosfera non sono responsabili dell’attuale riscaldamento. Le
    politiche adottate e invocate in nome della ‘lotta al riscaldamento globale’
    sono non necessarie.






    È deplorevole che il pubblico dibattito sui cambiamenti climatici alimentato

    dagli errori e dalle esagerazioni contenute nei rapporti dell’IPCC
    abbia così a lungo divagato dalla verità scientifica. È imbarazzante per la
    Scienza che nel dibattito internazionale su tale importante questione la

    propaganda abbia sostituito la ragione.

  5. #5
    Vento moderato
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    Predefinito Re: Gli scettici: il Prof. Singer a Milano

    Ma è quello delle macchine da cucire?
    #NousAvonsDéjàGagné

  6. #6
    Uragano L'avatar di zione
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    Predefinito Re: Gli scettici: il Prof. Singer a Milano

    Iniziamo con questo:


    Citazione Originariamente Scritto da clayco Visualizza Messaggio
    ... Le sole osservazioni veramente globali sono quelle che ci forniscono gli strumenti di misura satellitari, e questi non hanno rivelato alcuna tendenza al riscaldamento durante gli ultimi 10 anni, a partire dal 1998.


    Domanda: di quali rilevazioni satellitari si sta parlando ?

    O meglio, di quali dati rilevati (in bassa troposfera, media troposfera o bassa stratosfera) e' oggetto tale presunta conclusione ?

    Attendo....



    Fabio Pozzoni (Socio Fondatore MeteoNetwork)

    I miei dati Meteo in real time su MyMnwPro, CML e WU

    E' meglio essere ottimisti ed aver torto piuttosto che pessimisti ed aver ragione Albert Einstein
    ______________________________
    Ciao Alessandro......

  7. #7
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    Predefinito Re: Gli scettici: il Prof. Singer a Milano

    Citazione Originariamente Scritto da zione Visualizza Messaggio
    Iniziamo con questo:






    Domanda: di quali rilevazioni satellitari si sta parlando ?

    O meglio, di quali dati rilevati (in bassa troposfera, media troposfera o bassa stratosfera) e' oggetto tale presunta conclusione ?

    Attendo....

    Ho il libro ma non ancora finito di leggerlo!
    Ho trovato questo se ti può servire.
    La figura non posso copiarla, sono sei grafici, forse li trovi con google immagini. La fonte citata è Christy


    Figura 13
    . Temperature della bassa troposfera in funzione del tempo, misurate dai dati satellitari MSU-UAH (Microwave Sounding Units-University of Alabama in Huntsville). (a) valori globali, (b) Emisfero Settentrionale, (c) Emisfero Meridionale, (d) Tropici, tra 20°N e 20°S, (e) terraferma, (f) oceani [Christy et al. 2007]. Si noti l’assenza di significative variazioni per il periodo precedente al 1997 e per quello successivo al 1998: evidentemente i valori di aumento lineare calcolati (in °C/decennio) dipendono dalla scelta dell’intervallo temporale


  8. #8
    Uragano L'avatar di zione
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    Predefinito Re: Gli scettici: il Prof. Singer a Milano

    Citazione Originariamente Scritto da clayco Visualizza Messaggio
    Ho il libro ma non ancora finito di leggerlo!
    Ho trovato questo se ti può servire.
    La figura non posso copiarla, sono sei grafici, forse li trovi con google immagini. La fonte citata è Christy


    Figura 13
    . Temperature della bassa troposfera in funzione del tempo, misurate dai dati satellitari MSU-UAH (Microwave Sounding Units-University of Alabama in Huntsville). (a) valori globali, (b) Emisfero Settentrionale, (c) Emisfero Meridionale, (d) Tropici, tra 20°N e 20°S, (e) terraferma, (f) oceani [Christy et al. 2007]. Si noti l’assenza di significative variazioni per il periodo precedente al 1997 e per quello successivo al 1998: evidentemente i valori di aumento lineare calcolati (in °C/decennio) dipendono dalla scelta dell’intervallo temporale


    Perfetto, consideriamo quindi la bassa troposfera: il grafico del NOAA e' questo:




    Da qui si puo' in primis vedere che tale conclusione:

    ... Le sole osservazioni veramente globali sono quelle che ci forniscono gli strumenti di misura satellitari, e questi non hanno rivelato alcuna tendenza al riscaldamento durante gli ultimi 10 anni, a partire dal 1998.

    Sia, perdonami il.....francesismo ,una minchiata pazzesca: il grafico mostra proprio in questi ultimi 10 anni continue anomalie positive rispetto alla media, con poche eccezioni.

    C'e' pero un problema, ovvero che tale livello di misura (bassa troposfera) non considera tutti i livelli posti sopra i 3000 m. di quota: quindi oltre a non contemplare tutti i principali rilievi montuosi over tale quota (che non sono pochi !) non viene nemmeno considerato il continente Antartico, nonche' buona parte della Groenlandia il che e' una grossa lacuna nella raccolta di tali dati !

    Comunque sia queste rilevazioni indicano un trend di riscaldamento quasi continuo in quest'ultimo decennio, e non certo il contrario !




    Fabio Pozzoni (Socio Fondatore MeteoNetwork)

    I miei dati Meteo in real time su MyMnwPro, CML e WU

    E' meglio essere ottimisti ed aver torto piuttosto che pessimisti ed aver ragione Albert Einstein
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    Ciao Alessandro......

  9. #9
    Vento moderato L'avatar di Marco P.
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    Predefinito Re: Gli scettici: il Prof. Singer a Milano

    Citazione Originariamente Scritto da clayco Visualizza Messaggio
    purtroppo stamattina ho lavorato, ma posso postarvi le conclusioni del libro presentato stamattina

    "La natura, non l'attività dell'uomo, governa il clima" di Fred Singer ed. 21° secolo tradotto dal prof. F. Battaglia


    10. CONCLUSIONI

    Nel dibattito sul riscaldamento globale, le domande centrali che i
    responsabili politici dovrebbero porsi sono:

    (a) la paventata tendenza al riscaldamento è reale e quanto è significativa?

    (b) quanta parte della tendenza al riscaldamento è dovuta a cause naturali e quanta
    ai gas-serra immessi dall’uomo in atmosfera? e

    (c) gli effetti di ulteriore riscaldamento sarebbero benéfici o dannosi alle piante, agli animali e
    all’umanità?

    In questo rapporto dell’N-IPCC abbiamo presentato le prove che forniscono
    risposta a tutte e tre le domande.


    • L’entità del riscaldamento attuale – oggetto della prima domanda – è
    manifestamente inferiore a quanto affermato dall’IPCC e diffuso dai
    mezzi di comunicazione. Nei dati delle temperature registrate alla superficie
    della terraferma abbiamo documentato lacune causate sia dalle
    isole di calore urbano che dalla scadente distribuzione delle stazioni
    di osservazione. I dati sugli oceani, che coprono il 70% del pianeta,
    sono anche affetti da diverse incertezze. Le sole osservazioni veramente
    globali sono quelle che ci forniscono gli strumenti di misura satellitari,
    e questi non hanno rivelato alcuna tendenza al riscaldamento durante
    gli ultimi 10 anni, a partire dal 1998.


    • Il presente rapporto dimostra in modo conclusivo che il contributo
    dei gas-serra antropici all’attuale riscaldamento è insignificante. La
    nostra affermazione è fondata sul metodo, ben consolidato e generalmente
    accettato, cosiddetto della “impronta digitale”. Servendoci dei
    dati pubblicati dall’IPCC e ulteriormente elaborati nel rapporto del
    CCSP sponsorizzato dal governo americano, abbiamo dimostrato che
    i pattern osservati delle variazioni di temperatura sono in netto disaccordo
    con quelli calcolati dai modelli al calcolatore.
    È significativo che l’IPCC non abbia mai fatto un simile confronto,
    altrimenti avrebbe scoperto lo stesso risultato – e cioè che l’attuale riscaldamento
    è principalmente di origine naturale e non antropica. Al
    contrario, per le proprie conclusioni sull’AGW, l’IPCC si è affidato ad
    ‘evidenze’ accidentali, che non reggono alla prova di un’indagine più
    accurata.


    • Noi dimostriamo che il XX secolo non è stato in alcun modo eccezionale
    e che periodi ancora più caldi dell’attuale sono occorsi nel passato
    – senza che vi fosse alcuna conseguenza catastrofica.


    • Discutiamo anche le molte lacune che hanno i modelli climatici nel
    tentare di simulare al calcolatore ciò che realmente accade in atmosfera.


    • Se il contributo dei gas-serra antropogenici al riscaldamento globale è
    insignificante, perché i modelli climatici calcolano elevati incrementi
    di temperatura? Perché calcolano, cioè, elevati valori di ‘sensitività climatica’?
    La più plausibile spiegazione è che i modelli ignorino i feedback
    negativi che effettivamente si manifestano nel sistema atmosferico
    reale.


    • Se l’attuale riscaldamento non è dovuto all’aumento dei gas-serra,
    quali sono le cause naturali che potrebbero essere responsabili degli
    episodi sia di riscaldamento che di rinfrescamento – così manifestamente
    presenti nei dati storici dei periodi precedenti a quello industriale?
    L’evidenza empirica indica, con forza, che la principale causa
    dei periodi di riscaldamento e di raffreddamento cui il pianeta è soggetto
    alla scala temporale del decennio risiede nell’attività solare, la
    quale modula il flusso di raggi cosmici che, a sua volta, determina la
    nuvolosità atmosferica. Secondo la ricerca pubblicata, la variazione
    del flusso dei raggi cosmici fu responsabile di importanti variazioni
    climatiche risultanti dai dati osservati e da indicatori del clima fino a
    500 milioni di anni fa.


    • La terza domanda riguarda gli effetti di un moderato riscaldamento.
    Una delle principali presunte catastrofi temute sarebbe l’innalzamento
    rapido del livello dei mari, ma perfino l’IPCC ha, nel tempo, mitigato
    le proprie previsioni. Noi abbiamo mostrato che vi sarà poca, o forse
    nessuna, accelerazione – e pertanto non vi sarà alcun addizionale incremento
    nella velocità con cui il livello dei mari aumenta, come sta
    facendo da millenni, dalla fine dell’ultima era glaciale, indipendentemente
    dalle variazioni di temperatura (in aumento o in diminuzione)
    occorse su scala temporale decennale.


    • Altri effetti del presunto aumento di temperatura dovuto ai gas-serra


    sarebbero probabilmente benigni, in quanto esso promuove non solo
    l’aumento della produzione agricola e della estensione forestale, ma
    anche benefìci per la salute umana. Dai dati disponibili, anche l’acidi-
    ficazione degli oceani non sembra essere un problema. Dopo tutto, i
    livelli di CO2 sono stati, nel periodo Fanerozoico degli ultimi 500.000
    anni, anche 20 volte superiori ai livelli attuali. Durante quel periodo, il
    clima del pianeta fu abbastanza stabile e non ha subito alcun esplosivo
    effetto-serra – dimostrando così l’esistenza di importanti feedback negativi.


    • Se, per qualche ragione, dovesse aversi un modesto riscaldamento – o
    un riscaldamento addirittura comparabile a quello del Periodo Caldo
    Medievale, intorno al 1100 d.C., o a quello, ancora maggiore, del cosiddetto

    Optimum Climatico Olocenico

    di 6000 anni fa – l’effetto sarebbe

    non dannoso ma, con ogni probabilità, nel suo complesso,

    benèfico [Lamb 1982; e, anche Figura 26].






    • Conseguenze politiche




    • I nostri risultati, se recepiti, indicano un’origine naturale del riscaldamento

    globale che, ove moderato, avrebbe conseguenze benèfiche per

    l’umanità e per la Natura. Fatti, questi, che hanno ovvie implicazioni
    sulle scelte politiche: gli schemi proposti per il controllo delle emissioni
    di CO2, inclusi il Protocollo di Kyoto, le proposte negli Stati Uniti
    di azioni locali e federali, o le proposte di trattati internazionali successori
    di quello di Kyoto, sono non necessari, privi di efficacia se attuati,
    e stornerebbero vaste risorse che potrebbero essere meglio impiegate
    per affrontare genuini problemi sociali [Singer, Repelle and
    Starr 1991; Lomborg 2007].








    • Anche se una parte sostanziale del riscaldamento globale fosse dovuta

    ai gas-serra – cosa che non è – gli sforzi attualmente proposti per controllare

    le emissioni darebbero risultati insignificanti. Per esempio, il
    Protocollo di Kyoto – anche se fosse meticolosamente applicato da
    tutte le nazioni del mondo – al 2050 farebbe diminuire la temperatura
    globale di 0.02 °C [Parry et al. 1998], cioè di un valore quasi neanche
    misurabile.








    Per riassumere: Questo rapporto dell’N-IPCC falsifica la principale conclusione

    dell’IPCC secondo cui il riscaldamento globale registrato dal

    1979 sarebbe da attribuire con elevata probabilità alle emissioni antropiche
    di gas-serra. In altri termini, le crescenti emissioni di anidride carbonica
    in atmosfera non sono responsabili dell’attuale riscaldamento. Le
    politiche adottate e invocate in nome della ‘lotta al riscaldamento globale’
    sono non necessarie.








    È deplorevole che il pubblico dibattito sui cambiamenti climatici alimentato

    dagli errori e dalle esagerazioni contenute nei rapporti dell’IPCC

    abbia così a lungo divagato dalla verità scientifica. È imbarazzante per la
    Scienza che nel dibattito internazionale su tale importante questione la



    propaganda abbia sostituito la ragione.

    Non mi soffermo sugli aspetti scientifici citati che mi sembrano poveri di basi, ma mi chiedo come si possa pensare che un aumento di temperatura, con i connessi cambiamenti degli altri parametri climatici, possa essere positivo quando in ogni caso muoverà (e forse sta già avvenendo) imponenti movimenti migratori da aree sfavorite ad aree (forse) beneficiate ma già sovrappopolate....
    Marco Pifferetti Albinea - Reggio E.
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  10. #10
    Bava di vento L'avatar di ilbonardi
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    Predefinito Re: Gli scettici: il Prof. Singer a Milano

    Citazione Originariamente Scritto da bugigio Visualizza Messaggio
    Ma è quello delle macchine da cucire?
    ... però ci hai quasi preso! Infatti anche i Singer delle macchine da cucire si interessano al clima: un paio d'anni fa hanno organizzato nella (spettacolare) sede della loro fondazione a parigi un convegno dal titolo "L'évenément climatique et ses représentations (XVII-XIX siècle). Histoire, littérature, musique et peinture". 500 pagine di atti del convegno (ed. Desjonquères, 2007)

    "Talvolta i perdenti hanno insegnato più dei vincenti. Penso di aver dato qualcosa di più e di diverso alla gente"
    ZDENEK ZEMAN

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