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  1. #61
    Uragano L'avatar di Friedrich 91
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    Predefinito Re: Weijkoff, blocking atlantico ed incertezze evolutive long-range

    Molto interessante l'evoluzione prospettata da Reading con la LP basso-atlantica che verrebbe poi agganciata a ridosso dell'Europa occidentale e quindi fase perturbata che interesserebbe il nord in primis ma forse a seguire pure gran parte dell'Italia.

    Chissa...sarebbe meglio comunque che il blocking tenesse un po' di più.
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    «L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)

  2. #62
    Comitato Tecnico Scientifico L'avatar di 4ecast
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    Predefinito Re: Weijkoff, blocking atlantico ed incertezze evolutive long-range

    Citazione Originariamente Scritto da Stau Visualizza Messaggio
    Molto interessante l'evoluzione prospettata da Reading con la LP basso-atlantica che verrebbe poi agganciata a ridosso dell'Europa occidentale e quindi fase perturbata che interesserebbe il nord in primis ma forse a seguire pure gran parte dell'Italia.

    Chissa...sarebbe meglio comunque che il blocking tenesse un po' di più.
    Evoluzione (molto anticipata per me) che segna il passaggio tra la fase 2 e la 3. Il ridge occidentale permette l'approfondimento della subsidente simil-tempesta tropicale sottostante ma poi essa viene agganciata in est-atlantico dalla discesa artico marittima. Questo è l'inizio della nuova depressione est-atlantica (ATlantic Low pattern) che terrà in scacco l'Europa per giorni a venire. Il blocco si riposiziona tra l'Islanda e la Groenlandia. Transito basso ? boh, non so, speriamo ma siamo a rischio di NAO-/EA+ che per noi significa stasi anticiclonica in ATL/EUH....
    Intanto ringrazio anche Luca (montel-NA) che mi rinfranca sul fatto che la radice subtropicale di un eventuale blocking non si manifesti in modo eclatante e duraturo sul Mediterraneo centrale. Vediamo intanto se almeno passa l'ipotesi del secondo step perchè come ha fatto notare Michele, ritorna oggi in auge la subordinata iniziale di Reading per fase autunnale old-style ad inizio mese.

    Andrea

  3. #63
    Vento forte L'avatar di montel-NA
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    Predefinito Re: Weijkoff, blocking atlantico ed incertezze evolutive long-range

    Citazione Originariamente Scritto da 4ecast Visualizza Messaggio
    Evoluzione (molto anticipata per me) che segna il passaggio tra la fase 2 e la 3. Il ridge occidentale permette l'approfondimento della subsidente simil-tempesta tropicale sottostante ma poi essa viene agganciata in est-atlantico dalla discesa artico marittima. Questo è l'inizio della nuova depressione est-atlantica (ATlantic Low pattern) che terrà in scacco l'Europa per giorni a venire. Il blocco si riposiziona tra l'Islanda e la Groenlandia. Transito basso ? boh, non so, speriamo ma siamo a rischio di NAO-/EA+ che per noi significa stasi anticiclonica in ATL/EUH....
    Intanto ringrazio anche Luca (montel-NA) che mi rinfranca sul fatto che la radice subtropicale di un eventuale blocking non si manifesti in modo eclatante e duraturo sul Mediterraneo centrale. Vediamo intanto se almeno passa l'ipotesi del secondo step perchè come ha fatto notare Michele, ritorna oggi in auge la subordinata iniziale di Reading per fase autunnale old-style ad inizio mese.

    Per carità Andrea, grazie sempre a te per l'enorme lavoro di elevata qualità che svolgi con tanta assiduità e competenza.
    In effetti allo stato, almeno a mio modesto parere sulla scia di quanto scritto in "prima serata", non scommetterei sulla solidità delle radici dinamiche di blocking in "rialimentazione" con contributo subtropicale.
    Spero ovviamente di non sbagliare, ma di certo non per "vanità"....
    "La meteo è una passione che non comprende solo colui che non la nutre"

    Genny, forever.

    Ciao Alex

  4. #64
    Comitato Tecnico Scientifico L'avatar di mat69
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    Predefinito Re: Weijkoff, blocking atlantico ed incertezze evolutive long-range

    e un altro 3d interessantissimo

    Concordo appieno sulla scarsa probabilità che un radicamento subtropicale possa avere in questa fase ( e secondo me anche a lungo respiro) durature possibilità di sopravvivenza nel Mediterraneo centro occidentale.
    Ne mancano i presupposti che ne sono alla radice ovvero le SST assai fredde su gran parte della fascia equatoriale e tropicale verosimilmente da attribuire ai "postumi" della Nina .
    Basti osservare le deboli anomalìe negative nel Golfo di Guinea, le più decise SST- in seno allo IOD e chissà che anche una Qbo+ non faccia in tal senso la sua parte...
    L'evoluzione del blocking verso i meridiani centro occidentali del nord atlantico pare ormai la più probabile risoluzione del pattern Atl-Scand+ (woejkoff) e, come ben sottolineato da Andrea si potrebbero aprire 2 nuove fasi (non necessariamente contrapposte ma bensì temporalmente consecutive) ovverouna fase NAO- con interazioni continentali-atlantiche con componente variabile ESE/ENE cui potrebbe potrebbe aggiungersi una fase EA+ che diventerebbe deleteria se si trasformasse nel binomio EA/WR++ .

    Un caro saluto al "vecchio " Luca

    Matteo



  5. #65
    Vento forte L'avatar di montel-NA
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    Predefinito Re: Weijkoff, blocking atlantico ed incertezze evolutive long-range

    Citazione Originariamente Scritto da mat69 Visualizza Messaggio
    e un altro 3d interessantissimo

    Concordo appieno sulla scarsa probabilità che un radicamento subtropicale possa avere in questa fase ( e secondo me anche a lungo respiro) durature possibilità di sopravvivenza nel Mediterraneo centro occidentale.
    Ne mancano i presupposti che ne sono alla radice ovvero le SST assai fredde su gran parte della fascia equatoriale e tropicale verosimilmente da attribuire ai "postumi" della Nina .
    Basti osservare le deboli anomalìe negative nel Golfo di Guinea, le più decise SST- in seno allo IOD e chissà che anche una Qbo+ non faccia in tal senso la sua parte...
    L'evoluzione del blocking verso i meridiani centro occidentali del nord atlantico pare ormai la più probabile risoluzione del pattern Atl-Scand+ (woejkoff) e, come ben sottolineato da Andrea si potrebbero aprire 2 nuove fasi (non necessariamente contrapposte ma bensì temporalmente consecutive) ovverouna fase NAO- con interazioni continentali-atlantiche con componente variabile ESE/ENE cui potrebbe potrebbe aggiungersi una fase EA+ che diventerebbe deleteria se si trasformasse nel binomio EA/WR++ .

    Un caro saluto al "vecchio " Luca

    Quotone carissimo Matteo....
    Un salutone anche a te!
    "La meteo è una passione che non comprende solo colui che non la nutre"

    Genny, forever.

    Ciao Alex

  6. #66
    Comitato Tecnico Scientifico L'avatar di mat69
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    Predefinito Re: Weijkoff, blocking atlantico ed incertezze evolutive long-range

    Citazione Originariamente Scritto da mat69 Visualizza Messaggio
    e un altro 3d interessantissimo

    Concordo appieno sulla scarsa probabilità che un radicamento subtropicale possa avere in questa fase ( e secondo me anche a lungo respiro) durature possibilità di sopravvivenza nel Mediterraneo centro occidentale.
    Ne mancano i presupposti che ne sono alla radice ovvero le SST assai fredde su gran parte della fascia equatoriale e tropicale verosimilmente da attribuire ai "postumi" della Nina .
    Basti osservare le deboli anomalìe negative nel Golfo di Guinea, le più decise SST- in seno allo IOD e chissà che anche una Qbo+ non faccia in tal senso la sua parte...
    L'evoluzione del blocking verso i meridiani centro occidentali del nord atlantico pare ormai la più probabile risoluzione del pattern Atl-Scand+ (woejkoff) e, come ben sottolineato da Andrea si potrebbero aprire 2 nuove fasi (non necessariamente contrapposte ma bensì temporalmente consecutive) ovverouna fase NAO- con interazioni continentali-atlantiche con componente variabile ESE/ENE cui potrebbe potrebbe aggiungersi una fase EA+ che diventerebbe deleteria se si trasformasse nel binomio EA/WR++ .

    Un caro saluto al "vecchio " Luca

    Mi autoquoto per aggiungere un dettaglio che mi era rimasto...nella tastiera .
    Anche un eventuale fase EA/WR+ cmq , benche noiosa, potrebbe verosimilmente durare pochino per gli stessi motivi sopraesposti ovvero la scarsa tenacia del radicamento subtropicale dell'HP che potrebbe nuovamente venir attaccato da NE proprio come è avvenuto in questa fase alcuni giorni or sono.
    Sarebbe assai più ardua la risoluzione di un eventuale pattern EA/WR+ qualora l'attuale configurazione si fosse verificata (con le attuali disposizioni SSTA del nostro oceano) a inizio novembre, quando cioè il VPS avesse ricevuto dalla stratosfera le giuste energie per riallacciare e ritendere per bene le corde del J-S
    In tal caso le possibilità di fughe di aria fresca continentale verso le latitudini mediterranee sarebbero state assai poche...

    Matteo



  7. #67
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    Predefinito Re: Weijkoff, blocking atlantico ed incertezze evolutive long-range

    Citazione Originariamente Scritto da mat69 Visualizza Messaggio
    Mi autoquoto per aggiungere un dettaglio che mi era rimasto...nella tastiera .
    Anche un eventuale fase EA/WR+ cmq , benche noiosa, potrebbe verosimilmente durare pochino per gli stessi motivi sopraesposti ovvero la scarsa tenacia del radicamento subtropicale dell'HP che potrebbe nuovamente venir attaccato da NE proprio come è avvenuto in questa fase alcuni giorni or sono.
    Sarebbe assai più ardua la risoluzione di un eventuale pattern EA/WR+ qualora l'attuale configurazione si fosse verificata (con le attuali disposizioni SSTA del nostro oceano) a inizio novembre, quando cioè il VPS avesse ricevuto dalla stratosfera le giuste energie per riallacciare e ritendere per bene le corde del J-S
    In tal caso le possibilità di fughe di aria fresca continentale verso le latitudini mediterranee sarebbero state assai poche...


    Notevole disquisizione, caro Matteo, chiara e ben posta ... un salutone

    Stamattina ECMWF è tutto ma proprio tutto per la fase 2 (anche come tempistica)

    start


    target


    Andrea

  8. #68
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    Predefinito Re: Weijkoff, blocking atlantico ed incertezze evolutive long-range

    Citazione Originariamente Scritto da 4ecast Visualizza Messaggio
    Notevole disquisizione, caro Matteo, chiara e ben posta ... un salutone

    Stamattina ECMWF è tutto ma proprio tutto per la fase 2 (anche come tempistica)

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    Dalle SST attuali mi sarei aspettato il blocco anticiclonico(quello dalla Turchia alla Russia) più ad Ovest sui Balcani

  9. #69
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    Predefinito Re: Weijkoff, blocking atlantico ed incertezze evolutive long-range

    aggiungo il mio commento che segue quello iniziale sulla variabile MJO.
    Un saluto a Luke che non vedevo da un pò e un complimentone generale a tutti.
    Un periodo direi abbastanza complesso.



    http://www.meteogiornale.it/news/read.php?id=18678

    Il ponte di Wejkoff e le variabili future


    L'autunno si è manifestato con fermezza, apportando mutamenti degni di nota sul territorio peninsulare. Andiamo ad osservare l'evoluzione futura.


    L'Italia è sotto la morsa del gelo!
    Questo sarebbe stato il titolo dell'articolo se l'attuale status sinottico fosse sopraggiunto durante il trimestre invernale e, molto probabilmente, la "qualifica gelida" sarebbe stata opportuna anche in Novembre, quando le prime correnti artico-continentali iniziano ad attingere da un discreto serbatoio freddo.
    Il motivo? Il ponte di Wejkoff, una struttura anticiclonica che si dispone con asse obliquo da sud-ovest verso nord-est, collocandosi tra il medio Atlantico/Gran Bretagna sin verso l'estremità della penisola scandinava/mare artico.
    Attualmente è sufficiente osservare una mappa barica o l'immagine satellitare per accertare questa conformazione meteorologica che incide notevolmente sul tempo europeo e mediterraneo, con influssi rilevanti sulla Penisola.
    Abbiamo scritto che in inverno sarebbe giunto il gelo sulla nostra nazione poiché, come rilevato negli ultimi giorni, il posizionamento di un blocco alto-pressorio adagiato sull'Atlantico inibisce le infiltrazioni umide da nord-ovest e scava un canale preferenziale per le correnti da est, che notoriamente sono di estrazioni continentale, ergo molto fredde ed accompagnate da grecale.
    I motivi di questa disposizione sono da ricercarsi nell'andamento teleconnettivo che interessa l'Europa ed il resto del mondo, attraverso le fluttuazioni degli index che spesso risultano determinanti per capire le evoluzioni bariche con anticipo.
    Il ponte alto-pressorio è così disposto grazie ad un pattern europeo che ha visto la flessione dell'east atlantic, ultimamente sempre positivo; un posizionamento in EA- unito alla presenza di una falla barica ed un getto relegato alle alte latitudini ha permesso la graduale creazione del ponte di Wejkoff.
    Il jet stream ha coadiuvato nell'approfondimento della LP (bassa pressione) groenlandese/polare mentre la falla iberica, poi divenuta depressione mediterranea, ha funzionato da magnete per le retrogressioni di gocce fredde atlantiche e orientali; si è così scavato un indotto per incipienti azioni da est mentre l'HP (alta pressione) si è eretta verso nord.
    Nei giorni precedenti, inoltre, vi è stata la formazione di un robusto Scandinavian Pattern evolutosi nel passaggio dallo stadio di EA+ a quello di EA-; sappiamo infatti che un east atlantic positivo può portare influssi atlantici al settentrione e sulle tirreniche (quindi sulle aree di nord-ovest) a causa di una forte attività ciclonica atlantica ma, al contempo, vede l'erigersi dell'anticiclone nel Mediterraneo e nella Mittel Europa, sin verso il nord.
    Il transito dalla fase positiva a quella negativa ha dato il via ad una ritirata della forzante atlantica (nella sua fase sfavorevole) ed ha permesso l'esecuzione di una serie di LP, mirate a fondare in Mediterraneo un regime ciclonico; è presto detto che mentre accadeva tutto ciò il "bridge" oceanico era già in fieri.
    Infine, non da sottovalutare, l'impostazione di altri indici assai lontani, come la MJO, la PDO, etc; mi soffermerei, per non allungare troppo il discorso, sulla MJO (madden julian oscillation) che ha gradualmente innalzato la sua attività magnitudo, sfociando in una decisa fase 4 che, statisticamente, pare confortare le possibilità di un pattern SCAND++; in seguito ha proseguito velocemente il suo iter verso la fase 5 che pare, dalle analisi storiche, assegnare all'Europa un regime anticiclonico atlantico, cosa che è accaduta tramite il ponte di Wejkoff.
    Ora l'oscillazione intertropicale subisce una netta flessione dell'attività magnitudo e pare, secondo le rielaborazioni NOAA, finire il suo ciclo temporaneo in fase 5, per poi ripartire poco alacremente verso la fase 6; la tendenza, sia di Ensemble che di GFS, è verso una debole fase 6 e forse una lieve ripresa in fase 7, senza però far presupporre un andamento vivace come sono stati gli stadi 4 e 5.
    Visto che ci avviciniamo ad Ottobre è difficile capire l'evoluzione che potrà prendere il tempo meteorologico, mischiandosi più variabili al nostro caso.
    Possiamo però stabilire che vi sarà un graduale mutamento, anche se per qualche giorno persisteranno le attuali infiltrazioni orientali con tempo abbastanza buono e fresco sulla Penisola; a metà della settimana potrebbe giungere qualche nuvola in più, specie sulla Sardegna, a causa di un tenue richiamo umido sud-occidentale.
    Contemporaneamente verrà minato il ponte alto-pressorio, in sincronismo con una eventuale fase 6 della MJO e la collaborazione di un nuovo pattern EA+/WR+, con l'eventualità di uno schema barico europeo tendenzialmente più votato allo scambio meridiano, salvo poi ripristinare il blocco di tipo ATL, con anticiclone che torna a far visita nel Mediterraneo ed infiltrazioni da nord-ovest sotto il segno di una NAO-/neutra, prevista per altro in flessione in questi giorni.
    Una situazione complessivamente ingarbugliata poiché stiamo attraversando una fase di transizione, essendo l'Autunno in pieno fieri e l'estate (intesa come anticicloni) ancora capace di posizionare qualche remora. Infine complica la previsione il vortice polare che pian piano si sta destando dal letargo estivo ma che ancora non è capace di fornire quelle indicazioni sulle ondulazioni delle getto utili per capire l'andamento di talune figure bariche. Sarà capace di un primo affondo serio? Un'incognita da non sottovalutare.
    Nel medio-lungo termine (140-200 ore) potrebbe dunque tornare un po' di spalla anticiclonica, in seguito alla rottura del bridge oceanico, per poi osservare una maggior verticalità degli scambi meridiani.




    ...when the night has come
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  10. #70
    Comitato Tecnico Scientifico L'avatar di mat69
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    Predefinito Re: Weijkoff, blocking atlantico ed incertezze evolutive long-range

    Bel pezzo di Gianluca

    Vorrei inoltre sottolineare quanto abbia potuto influire nel determinare l'attuale assetto barico una decisa MJO in fase 4.
    L'attuale massima situazione di convezione a livello equatorialee tropicale è infatti individuabile nelle corrispondenti fasi 2,3,4 e gradualmente calante in fase 5 e 6. Non mi stupirei che le fasi 7 e 8 venissero saltate o passassero a bassisima magnitudo.
    Ad ogni buon conto questa carta di anomalìe di geopot. è riferita alla fase 4 del mese di settembre:


    La madden è inoltre, a mio avviso, molto determinante come paramentro teleconnettivo e, a maggior ragione, quando i paramentri facenti capo al Vp sono ancora leggermente assopiti dalla bella stagione appena terminata..
    Matteo



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